20 Logan. I bastoni di legno sanno essere molto convincenti.

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Oppure, semplicemente, tutte queste cose assieme, hanno creato qualcosa che non capisco.

Ora Meredith, nella mia vita, non ha un ruolo preciso. Andiamo a letto assieme, a meno che non cambi idea, probabilmente siamo amici e , come io mi preoccupo per lei, so che lei si preoccupa per me, come ha dimostrato la sua insistenza perché venissi a Tucson.

"Non lo so!"

Ammetto a voce alta e l'espressione di mio padre si addolcisce, mentre un sorriso soddisfatto gli increspa le labbra. Perché sembra sempre sapere tutto lui?

"Questa è la cosa più onesta che hai detto da quando abbiamo iniziato a parlare di lei. Tu che ruolo hai nella sua?"

Questa è una altra domanda insidiosa che, per qualche motivo, non mi sono mai posto.

So che gli piaccio, che adora il mio corpo e che, esattamente come io non so resistere a lei, lei non riesce a farlo con me, ma mi sento come una parentesi provvisoria della sua vita.

Lei ha fatto dei progetti, che non hanno nulla a che vedere con me e, quando non stiamo assieme, la sua vita, esattamente come la mia, va avanti normalmente.

Io mi ritrovo a pensarla più spesso di quanto dovrei, mentre sono sicuro che per lei non sia lo stesso. Ogni volta che ci siamo incontrati, fuori dal "programmato", mi è sempre sembrata fredda, composta. Un'altra Meredith.

No, di questo sono sicuro.

"Io non ho nessun posto nella sua vita. Lei ha fatto dei programmi che non mi includono. È sempre stato così!"

Dirlo a voce alta mi fa sembrare questa cosa ancora più fastidiosa di quanto non risultasse nei miei pensieri.

"Oh, quindi questa è una cosa che non ti piace. Che tipo di progetti?"

Arriccio il naso, perché non mi piace pensarci e non ho nemmeno le idee molto chiare. È stata piuttosto vaga.

"Ha accennato a qualcosa come trovarsi un bravo ragazzo che la tenga fuori dai guai, che possa rassicurare la sua famiglia in modo che non si preoccupi, quindi qualcosa di completamente diverso da me."

Questo mi spinge a chiedermi che cosa ci faccia vicino a me allora.

Sono solo un capriccio? Uno sfizio da togliersi prima di iniziare la sua idilliaca e stupidissima vita perfetta?

"Ti da fastidio, eh?"

Lo dice con supponenza, come se fosse a questo punto che voleva portarmi fin dall'inizio.

"È una cosa stupida. Ovvio che mi dia fastidio!"

Lui ridacchia, riappoggiandosi comodamente allo schienale della poltrona.

"No, ti da fastidio perché sei convinto che non andresti mai bene per il ruolo che lei ha in mente!"

Scuoto la testa, tanto forte da farmi male al collo.

"Non è per quello. È una cosa stupida da fare. Non puoi programmare il tuo futuro a tavolino ed essere convinto che sarai felice. La sola idea l'ha fatta scoppiare a piangere. Inoltre non ne sono solo convinto, ne sono certo."

"Perché?"

La sua domanda mi stupisce. Lui, più di chiunque altro, dovrebbe sapere il perché. Gliene ho parlato.

"Te l'ho già detto."

Lui scuote la testa, fulminandomi con un occhiata gelida.

"Io non posso cambiare. Se anche volessi provarci, sarebbe impossibile. Io sono questo. Sono tuo figlio, è vero, ma rimarrò comunque il bastardo di Paula. Questa è la triste verità."

Lui si alza in piedi, minacciandomi con il bastone.

Il pensiero di quel nodoso pezzo di legno contro la mia testa fa male e spero decida di non usarlo davvero come arma.

"Non lo ripetere mai più, Logan. Tua madre ha sbagliato, ma non sei assolutamente un bastardo. Se avessi saputo della tua esistenza, avrei fatto di tutto per portarti via da lei, quindi tu hai un padre e qualcuno da poter chiamare famiglia. Non è mai troppo tardi, il fatto che tu sia qui lo dimostra."

Fa una lunga pausa e sento la rabbia che animava la sua voce fluire via.

"Inoltre nessuno ti sta dicendo che devi cambiare. Tu vai benissimo così come sei. Hai costruito molto dal nulla e dovresti andarne fiero. Inoltre, noi uomini non cambiamo, mai; Men che meno per una donna. Scopriamo solo di essere più complicati di quello che pensavamo."

Poggia la mia mano sulla testa e mi scompiglia i capelli come se fossi un bambino, facendo sgorgare dentro di me un incredibile sensazione di calore.

"Sei un bravo ragazzo, Logan. Non lasciare che il modo in cui sei cresciuto ti privi della possibilità di qualcosa di bello. Non fare il mio stesso errore."

Non capisco dove voglia arrivare con questo discorso, ma so che, se anche continuassi a pensarci, non lo capirei.

Il mio silenzio gli basta, perché lo sento allontanarsi in cucina e mi lascia da solo con i miei pensieri.

Per fortuna il telefono sceglie proprio quel momento per suonare e mi affretto a prenderlo, sperando che mi distragga dalla valanga di cose che mi sento dentro e che non capisco.

Mi dispiace!

Automaticamente sento un enorme sorriso farsi strada sul mio viso.

Di sicuro queste due paroline non rendono più facile arrivare ad una conclusione, ma mi hanno di sicuro ridato il buonumore.

Lo leggo ancora una volta, soffermandomi sul nome del mittente, come se la miniatura della sua foto non fosse abbastanza.

Io, questa ragazza, proprio non la capisco.








Eccoci quì con un nuovo capitolo e spero che vi sia piaciuto, perché entrare nella testa di Logan non è per nulla facile. Spero davvero di cuore che vi sia piaciuto e spero che vogliate lasciarmi qualche commento. Vi aspetto domani sera o al massimo sabato entro l'ora di pranzo per il capitolo successivo. Kiss kiss.

Amanti in Segreto. The Colorado Series #3. COMPLETA / REVISIONEWhere stories live. Discover now