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Mentre siamo stesi sul prato asciutto e abbastanza pulito a parlare del più e del meno, mi menziona un fatto che mi incuriosisce.
"Com'è che sei diventato così?" gli chiedo senza tante cerimonie.
Lui sembra un attimo perplesso, ma poi quando lo squadro da capo a piedi capisce che intendo.
"Oh non me lo ricordo bene, ma non ho intenzione di cambiare" a questa affermazione un piccolo sorriso idiota mi spunta sulle labbra.
"Tu invece?" mi chiede.
" Il mio ex era un metallaro, poi da lì ho scoperto i vari 'mondi' e mi sono ritrovata meglio in quello degli emo" ammetto con una smorfia, non mi piace molto parlare del mio passato.
"Figo" dice lui sorridendo.
Gli sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Ma che fai?" ride leggermente e fa sorridere anche me.
"Niente, mi piace vedere i tuoi occhi, sono belli" arrossisce leggermente.
"Uhhhhh sei arrossitooo" rido mentre lui fa una faccia buffissima. 
"Non è vero!" prova a prendermi per farmi il solletico ma io mi alzo e scappo, lo stesso fa lui inseguendomi per tutto il parchetto.
"Se ti prendo sei morta!" mi grida mentre ridiamo rincorrendoci.
Dopo poco mi blocco di botto girandomi e lui non aspettandoselo mi cade addosso.
Finiamo entrambi per terra, lui sopra di me.
"Alzati che pesiiiii" gli dico con voce stridula che lo fa ridere.
Si alza e mi porge la mano, io gliela stringo e mi faccio aiutare a rimettermi in piedi.
Mentre mi alzo la manica del giaccone si ritrae leggermente, ma quel tanto che basta per far intravedere le mie cicatrici.
I suoi occhi da cerbiatto si puntano subito in quel punto, così non appena sono in piedi mi risistemo.
"Mo..." mi fa, ha un'espressione tra l'arrabbiato, il sorpreso e il deluso.
"Tu non hai visto niente, okay?" gli dico dandogli le spalle e dirigendomi fuori dal parchetto.
Dopo pochi metri sento la sua mano sulla spalla, al che mi fermo e sento subito le sue braccia avvolgermi.
Mi sento così al sicuro che scoppio  a piangere.
"Mi dispiace, sono una stupida e debole, non volevo lo scoprissi così" ripeto cose così per qualche minuto mentre mi rintano contro il suo petto cercando di soffocare i singhiozzi.
Per fortuna non c'è nessuno che ci possa sentire.
"Ehi ehi ehi, calmati" mi fa lui accarezzandomi i capelli e cercando di calmarmi.
Ci vuole un bel po perché ciò succeda, ma poco a poco mi stacco.
Asciugandomi le ultime lacrime mi scuso per tutto.
"Tranquilla, non è niente. Sono solo rimasto un po sconcertato, ma va tutto bene" mi sorride rassicurante.
"Grazie" gli dico abbracciandolo.
Guardo l'orario e noto che è tardissimo.
"Gio sono già le 21.30, credo i tuoi si arrabbieranno moltissimo se non torni immediatamente".
"Fa nulla, tanto i miei sono via, c'è solo mio fratello a casa" scrolla le spalle.
"Oh okay" abbasso lo sguardo sulle scarpe non sapendo che altro dire.
"Tu devi andare a casa?" mi chiede.
"No no, praticamente vivo da sola, i miei non ci sono mai" mi appare nella testa un'idea non proprio intelligente ma prima che il mio cervello decida cosa fare la mia lingua è già in movimento.
"Vuoi venire da me?" mi mordo la lingua non appena l'ho detto.
"Molto volentieri" risponde lui.
"Bene" andiamo velocemente a casa dato che è già tardi e ho un po paura.
Apro la porta e vedo che mia madre mi ha lasciato una pizza da mangiare.
"Ti va bene metà pizza?" gli chiedo un po in imbarazzo.
"Non potrei chiedere di meglio" ci sediamo sul divano e mentre mangiamo guardiamo la TV e chiacchieriamo tra noi.
Dopo un po che stiamo guardando un film un sonno improvviso mi pervade e cado molto velocemente nel mondo dei sogni.

Ehiiii
Scusate se non ci sono stata per molto ma non stavo molto bene,  spero il capitolo vi piaccia. ♡

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