Capitolo 21 - Capodanno col botto-

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Jake

Anche se era il primo Natale che trascorrevo senza i miei genitori, fu forse il più felice e sereno che io abbia mai avuto.

Mi sentivo completo e in pace con affianco Maia.

La sua sola presenza riempiva la stanza, il suo sorriso mi illuminava la giornata.

Ancora non riesco a credere di esserci cascato anche io, ma ormai poco contava. Ero cotto a puntino.

Dopo aver terminato l'albero tutti insieme, ovviamente dopo aver preso Maia sulle spalle per farle mettere la grande stella luminosa proprio in cima, eravamo soddisfatti. E così ci dedicammo a preparare il cenone e il pranzo di Natale.

Ci scambiammo i regali sul tappeto del salotto, di fianco al grande albero decorato di rosso e oro, riscaldati dal fuocherello rilassante del camino in muratura.

Io le regalai un braccialetto d'argento con un ciondolino che rappresentava un fiocco di neve formato da tanti piccoli brillantini luminosissimi. Se ne innamorò subito.

Maia invece mi sorprese, regalandomi una vacanza insieme a lei in Italia.

La busta conteneva oltre ai due biglietti aerei, uno per me e uno per lei, un bigliettino, sul quale mi spiegava il perché di quel regalo. Voleva farmi conoscere due delle persone che le erano state più vicine nella sua vita. I suoi gioiellini, li chiamava così, i suoi nonni. La data di partenza era il ventiquattro di febbraio... il suo compleanno. Le saltai praticamente addosso riempiendola di baci e stringendola forte a me.

In quella casa mi sentivo a mio agio, con Owen che era sempre stato come un fratello per me, con Terri che era una delle donne più buone che io abbia mai conosciuto e infine con la mia dolce Maia che non perdeva occasione per farmi sorridere.

Non mi sentivo un pesce fuor d'acqua bensì parte integrante della famiglia.

Perfino il divano non era così scomodo come credevo, anche se devo ammettere che qualche sera è capitato che sgattaiolassi in camera di Maia per un po' di tenerezze... cosa ci posso fare io se sono un tipo bisognoso d'affetto?!

...

Le vacanze di Natale passarono veloci. Durante queste ricevetti qualche messaggio da ragazze di cui nemmeno ricordavo il nome e di cui non me ne era mai fregato niente che volevano vedermi e stare con me. Ogni volta provavo un senso di disgusto per chi ero e ciò che facevo prima di innamorarmi di Maia. Lei non era gelosa o almeno non lo dava a vedere, ma io decisi comunque di cambiare il numero del cellulare onde evitare problemi. Avevo una paura fottuta di perderla...

Qualche mattina con il sole andammo tutti insieme in centro a farci un giretto tra le bancarelle natalizie dove ci si poteva trovare ogni tipo di cosa.

Ma per lo più le trascorremmo in casa a mangiare, fare giochi o vedere film natalizi.

Lo stereo era sempre in moto spargendo note musicali allegre e di tradizione in tutta la casa.

Arrivò anche la neve che creò un'atmosfera magica, incantevole.

In un batter d'occhio era già il trentuno di dicembre, l'ultimo dell'anno.

Eravamo tutti indaffarati con i preparativi della festa che si sarebbe tenuta da li a poche ore, nell'accogliente salone degli Evans.

<< Ehi ragazzi eccomi. >> esclamò Owen richiudendosi la porta d'ingresso alle spalle mentre si scrollava la neve accumulata sul giaccone pesante.

<< Per fortuna, dopo una dura lotta con una vecchietta, ce l'ho fatta! Sono riuscito a trovare l'ultimo panetto di burro presente nei supermercati! Eccolo, ammiratelo!>> disse estraendo il panetto da dentro la busta di plastica del supermercato e mostrandolo in giro per la casa a modi trofeo.

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