13. Disappeared

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Tre giorni dopo...
Erano passati tre giorni. Tre cavolo di giorni senza vedere né Draco né Harley. Ero preoccupata. Sembravano scomparsi nel nulla.

Da quella sera non ho più visto mio fratello. Draco invece se ne andò quella notte, credendo che io dormissi, senza lasciare nemmeno un biglietto.

Le giornate erano passate sempre allo stesso modo: sveglia, cibo, lezioni, altro cibo, altre lezioni e letto. Sveglia, cibo, lezioni, altro cibo, altre lezioni e letto. Entusiasmante.

Passavo le giornate con Hermione, Ron, Harry, Fred e George e riuscivo a non pensare a quei due idioti.
Avevamo appena finito di fare colazione e, essendo Sabato, avevamo tutto il giorno libero.

«Ciao ragazze» era una voce che non sentivo da un po' di tempo, ma riconoscibile fra mille.
«Ciao Cedric» disse subito Hermione.
«Ehi» aggiunsi io.
«Io... Vi lascio soli» disse Hermione dandomi un colpetto e scappando via. Bell'amica.

«Come stai?» mi chiese dolcemente. Dio quanto era dolce quel ragazzo, con tutti, sempre e comunque.
«Bene... Tu?»
«Bene.» che imbarazzo.
«È da un po' che non parliamo. Anzi, direi che non abbiamo mai parlato un granché, e mi sento un insensibile per questo.»
«Cedric senti, tu sei un ragazzo dolcissimo e non devi assolutamente sentirti in colpa. Ci siamo fatti prendere quel giorno, non è successo nulla, davvero.» cercai di tranquillizzarlo.

Non sapevo il reale motivo per cui stessimo facendo quella conversazione, ma sentivo che potevo essere sincera con lui.
***
Passammo il resto della giornata, a parlare e a ridere come due pazzi. Sinceramente, era bello avere un amico con cui poter ridere e scherzare senza aver paura di sembrare una foca spastica.

«Davvero hai partecipato al torneo tre maghi?!» quasi strillai.
«Si, insieme a Harry.» momento momento momento.
«Harry? Harry Potter? Non ne avevo idea» ora che lo vedo...
«Sai anche che ho rischiato di morire in quel torneo, che Hermione ha avuto una storiella con Viktor Krum, che io ho avuto una storia con Cho... Ci sono tante cose che non sai»
Ero a bocca aperta.
«Nonono adesso tu mi racconti tutto» gli dissi mentre ci incamminavamo verso la Sala Grande per la cena.

All'ingresso lo abbracciai e ognuno andò al proprio tavolo.
«Sei stata via tutto il giorno...» iniziò Hermione ma io la bloccai.
«Perché non mi hai detto che sei stata con Viktor Krum» diventò più rossa dei capelli di Ron.
«N-non cambiare argomento!»
«Non sto cambiando argomento!»
«Cambiamolo veramente argomento okay ragazze?» intervenne Harry.
«Tu sta zitto. Hai partecipato al torneo tre maghi?!»
«Ragazzi!» ci richiamarono Fred e George in coro.
«Okay» rispondemmo in coro io e gli altri due omettitori di fatti.
«O Merlino!» ci fece sobbalzare Hermione. «Domani ci sarà il tuo smistamento!» e quindi?
«Dobbiamo preparare un sacco di cose!» continuò Ginny alzandosi assieme a Hermione.
«Fatemi almeno finire di mangiare!» implorai ma fu inutile. Mi fecero alzare con la forza e mi trascinarono fino al dormitorio dei Grifondoro.

«Allora, i capelli suggerirei di legare due ciocche ai lati della testa in modo da lasciarli sciolti e poi di fare delle onde» iniziò Hermione buttandomi, aiutata da Ginny, sul letto.
«Mentre per il trucco direi di mantenere il tuo solito ma aggiungerei un po' di ombretto verde scuro per riprendere il colore dei tuoi occhi» continuò Ginny.

Mi stavano rincoglionendo per quanto parlavano veloce.
«Allora. Se il cappello ti smisterà in Grifondoro, i nostri applausi saranno i più forti di tutti» disse la riccia.
«Mentre se capiterai in Serpeverde... Sentirai i nostri singhiozzi» continuò invece la piccola di casa Weasley.
«Ragazze, promettetemi che qualsiasi sarà la casa in cui capiterò, rimarremo unite. Noi e gli altri quattro idioti»
Ci fu un attacco di risate generale.

Non potevo crederci. Domani sarei stata finalmente smistata. Due settimane erano volate. Volevo godermi al massimo quei momenti, perché domani, in qualsiasi casa sarei capitata, sarebbe cambiato tutto.
Probabilmente non avrei avuto tutte le lezioni in comune con i Grifondoro, ma avrei comunque visto le mie migliori amiche, indipendentemente dal colore della mia cravatta.

Uscii dal buco del ritratto per fare una passeggiata nei giardini interni prima di andare a dormire e a prendere alcuni abiti dal dormitorio dei Serpeverde, quando una mano salda e familiare mi avvolse il polso e mi fece voltare verso di lui.

«Malfoy...» dissi incontrando fredda i suoi occhi di ghiaccio.
«Dobbiamo parlare.»

You Can't Turn Back|| Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora