Capitolo 40.

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"Cameron, buongiorno." dice mia madre salutandolo.
"Come sta?" chiede gentilmente.
"Molto bene, tu?"
"Ora si, molto bene." dice guardandomi e con la coda dell'occhio vedo mia madre sorridermi.

"Mamma perché Cameron non rimane a mangiare qui?" chiede Jane. Mi si forma un groppo in gola. Le faccio segno di no senza farmi vedere da Cameron.
"Non voglio creare disturbo." dice sorridendo imbarazzato.
"Nessun disturbo, per me." Dice mamma spuntando dalla cucina e sottolineando il 'per me'. Vorrei sotterrarmi in questo momento, o strozzarle magari. Preferirei la seconda.

"Beh, tranquille, c'è mia madre a casa che.." si ferma ed io rimango stupita. Non ha mai detto 'mia madre' da quando lei è tornata qui. La cosa a quanto pare, fa uno strano effetto anche a lui. Scuote la testa e continua come se fosse niente. "Ehm..mi aspettano a casa, magari sarà per la prossima volta." dice sorridendo imbarazzato e le sue gote si arrossiscono un po'. Wow, non l'avevo mai visto in questo stato.

"Insisto." dice mia madre sorridendogli.
"Tranquille, sarà per la prossima volta."
Mi costringo a tirar fuori le parole da bocca dopo esser stata in silenzio a seguire la conversazione.
"Cam.." dico e lui volge lo sguardo verso di me. "Per me puoi restare." dico.
"Tranquilla, Leigh, so come stanno le cose." mi sussurra. So come stanno le cose? Eh? Ma che vuol dire?
Lo guardo confuso mentre lui rimane serio.

"Andiamo solo a fare un giro e ve la riporto per pranzo." dice a mia madre. "Se per lei va bene." mi guarda. Ha capito che io non volevo che lui mangiasse qui? Cioè non è questo quello che volevo, o forse sì perché sarebbe stato imbarazzante, ma l'ha capito..
"Cameron no, forse non hai.." mi interrompe.
"Vai a prepararti se vuoi che usciamo." la sua frase sembra detta duramente all'inizio, ma poi mi fa un mezzo sorriso. Almeno queso glielo devo, no?

Annuisco e vado di sopra. Faccio una lunga doccia e canticchio nella vasca. Dopo aver indossato l'intimo mi vesto. Indosso una maglia che sembra più una specie di vestito ed un leggins nero con dei stivali. Lego i capelli in una treccia e mi trucco con un po' di eye-liner. Mi butto in faccia quintali di fondotinta per coprire i lividi ed eccomi qua! Credo di essere più o meno accettabile.

Prima di scendere le scale sento una frase pronunciata da Cameron: "Si, signora Meester, sono sicuro di questa scelta e vorrei comunicargliela." mi si forma un nodo nello stomaco. Di cosa sta parlando? E, soprattutto, di chi? Ma che domande..di che cosa può parlare con mia madre? Di me, ovvio. E conoscendo mia madre e Jane sono parecchio ficcanaso.

"Cam, sono pronta." dico scendendo le scale. Si alza dal divano e mi viene vicino. Insieme ci avviciniamo alla porta.
"Allora noi andiamo mamma." dico e lei ci guarda con tenerezza.
"Cam se cambi idea faccelo sapere." dice facendogli l'occhiolino e lui ridacchia. Cosa sta succedendo?
"Certo. A dopo." dice chiudendo la porta alle sue spalle e sospirando profondamente.
"Andiamo?" mi chiede ed io annuisco.

Entro in macchina chiudendo la portiera e lui, dopo aver fatto la stessa cosa dalla sua parte, mette in moto.
"Dove vorresti andare?" mi chiede.
"Mh, sono parecchi i posti in cui vorrei andare."
"Tipo?"
"Vorrei tipo tornare a Londra, sai per rivedere Matt e Lucy e anche Naomi, mi mancano tanto sai."
"Naomi?" chiede confuso. Giusto, lui non ne sa nulla.
"È la figlia di Matt e Lucy. Le facevo da babysitter prima di tornare qui."
"Capisco. Mh..oltre ad andare a Londra, dove vorresti andare?"
"Non so, voglio rilassarmi."
"Mh, ok." dice pensando.

Dopo questa conversazione rimaniamo in silenzio e credo che debba spiegargli ciò che ha capito., quindi inizio a proferire parola.
"Cameron, io non credo che tu abbia capito bene cosa intendevo prima." Stringe il volante talmente forte che le nocche sbiancano mentre lui svolta a sinistra.
"Credo di aver capito perfettamente, Leigh. Non devi essere obbligata a farmi restare da te." Deglutisco.
"No Cam, non è.." mi interrompe correggendomi.
"Cameron."
"Cameron." ripeto. "Non è questo che volevo dimostrarti o farti capire..Io..beh, io.." continuo e mi guarda frenando per il traffico.
"Tu?" mi chiede guardandomi negli occhi.
"Io..sento ancora come mi trattasti prima che fossi rapita. Lo sento sulla mia pelle come fosse ieri ed..ora che si è creato un certo imbarazzo tra noi, preferisco farlo allentare un po' prima di.." mi fermo. Oddio. Cosa stavo per dire?
"Prima di?" dice iniziando a camminare di nuovo.
"Nulla." dico arrossendo.

"Avanti, dillo." mi incoraggia svoltando a destra e dandomi qualche occhiata con la coda dell'occhio.
"Io..credo..ancora che..che per noi possa esserci una speranza." ci metto un po' a pronunciare questa frase. Vedo i suoi occhi illuminarsi e le sue labbra piegarsi in un sorriso luminoso.
"Si, lo spero anche io." dice sinceramente. Mi giro verso di lui a quella risposta. Lo sperava anche lui? "Magari quando sarai pronta anche tu e non avrai più quei brutti pensieri verso di me."
"Cameron.."

"So di aver sbagliato, Leigh. Mi sono fatto trascinare da una persona diversa da me, dalla sua cattiveria. Mi sono fatto trascinare nella fossa delle persone che non sanno quel che fanno e quel che dicono, trattando tutti intorno a me come se fossero pezze, persino Sierra e tu sai quanto lei sia importante per me." Confermo.
"Da quando sei andata via, però, ho cercato di cambiare, di migliorare per te, per quando saresti tornata. Ho dato un'altra possibilità a mia madre, ci sto provando a comportarmi come prima." mi blocco. È una cosa positiva che sta facendo e ne sono davvero felice.
"Ho cercato di fare le cose razionalmente e certe volte mettendoci anche il cuore, cosa che sto facendo con te." parcheggia la macchina di fronte ad una spiaggia. Sebbene siamo in pieno inverno, l'idea mi affascina parecchio. Esce dalla macchina chiudendo la portiera dal suo lato e viene verso il mio lato aprendomi la portiera. Mi aiuta a far scendere e tira dalla sua tasca una benda nera. Una benda? Mi fa girare e me la fa indossare. Non vedo niente. Sento solo le onde del mare infrangersi contro gli scogli.
"Ci sto mettendo davvero il cuore con te, qui di ti prego di fidarti di me." dice prendendomi la mano.

Mi conduce fino a quando non sento il terreno morbido sotto ai miei piedi. Saremo sicuramente sulla sabbia. Cammino e cammino fino al 'Ferma' di Cameron.
"Quindi, Leigh, come ti dicevo prima, spero che tu possa fidarti di me e che tu possa credermi sul serio perché.." Mi sfila la benda ed un insieme di candele si presentano davanti ai miei occhi formando la frase 'Voglio ricominciare con te.' Alcuni petali di rose sono sparsi intorno a questa scritta e rimango a bocca aperta.
"Voglio ricominciare con te, sperando che dimentichi tutti gli errori fatti e le parole senza significato che ti ho detto. Per me sei stata importante e sei importante, sei parte di me come lo è il nostro bimbo o la nostra bimba." per la prima volta parliamo della nostra creatura. "Voglio far parte della tua vita e di quella di questa creatura e voglio, ovviamente, che voi possiate far parte della mia. Perdonami, Leigh." Gli sorrido.

Ha fatto tutto questo per me e per cercare di dimostrarmi che davvero ci tiene come dice. Mi ha dimostrato che mi ama davvero e non solo con una semplice sorpresa, ma anche con il comportamento avuto ieri sera. Devo perdonarlo? La risposta credo si capisca.
"Si Cam. Si, ti perdono, e si, voglio ricominciare con te."

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