16: Il segreto

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{ ATTENZIONE! CONTENUTI PIUTTOSTO FORTI IN QUESTO CAPITOLO! }

- LEONARD! -.
Gli lanci le braccia al collo e anche lui ti stringe a sè.
- _______! Genevieve! State bene, menomale! -.
- Ehi! Eccovi qui, vi stavamo aspettando! - Andreas compare alle spalle di Leonard. Le sue ferite sono state medicate.
- ________! - Nancy si fa strada tra i ragazzi e abbraccia a propria volta te e Genevieve.
Sei senza parole.
- Ra... Ragazzi...? Ma... Com'è possibile che... -.
- Ci hanno salvato Flowey e Sans - Spiega Andreas.
Rimani senza parole.
- S... Sans? È stato Sans a salvarvi? -.
Leonard si gratta la testa. - Beh, sì. Inizialmente non volevamo fidarci, visto anche ciò che ti ha fatto. Poi però è stato abbastanza convincente e Flowey ci ha spiegato che possiamo fidarci -.
- Ma... Come ha fatto a portarvi qui? -.
- Asgore non uccide mai gli umani con le proprie mani. Così Sans si è offerto di ucciderli, mentre in realtà li portava quaggiù con la mia guida - Spiega Flowey.
Allora Sans non è poi così bastardo...
Forse dopo averti fatto catturare si è sentito in colpa...
- Allora adesso torneremo a casa! - Esclama Genevieve emozionata.
- Sì, se riusciamo ad uccidere cinque​ mostri- Risponde Andreas.
Mentre gli altri parlano entri nella capannetta scavata nella roccia.
È piccola e polverosa, ma calda e accogliente.
Sul pavimento sono sparsi tre sacchi a pelo, due sono piegati in un angolo.
- Ma... Dov'è Sans? - Chiede Flowey.
Genevieve gli riassume cos'è successo a palazzo.
- E se fosse ferito? Se avesse bisogno di aiuto? - Chiedi.
- Ci ha detto di rimanere qui - Risponde Leonard.
- Se volete posso andare a cercarlo- Si offre Flowey.
Improvvisamente la porta si spalanca e Sans piomba all'interno.
I suli vestiti sono ridotti in brandelli e lui non sta affatto bene.
Vi precipitate da lui.
- SANS! - Esclami chinandoti al suo fianco.
Lui muove la testa e ti guarda. Sorride.
- ________... Sei salva, menomale! -.
- Sì... Tu stai bene? -
Si mette seduto massaggiandosi la testa.
- Bah, sono stato meglio -.
- Ehi... Grazie per quello che hai fatto per noi... E... Scusami per quello che ti ho detto... -.
- Scusami tu. Quando ti ho fatto catturare da Undyne l'ho fatto apposta, in modo che i tuoi amici stessero con te. Sarebbe stato più difficile salvarvi tutti se foste stati in posti diversi.
E... Quello che ti ho detto a Waterfall è vero, ________.
È per questo che ho deciso di aiutarvi. Altrimenti... Sareste già tutti morti.
- Emozionante - Commentò Andreas.
Tu non sai cosa rispondere, così sorridi.
Allora Sans... Prova veramente dei sentimenti per te.
La cosa ti riempie di gioia.
- Hai un bel sorriso - Ti dice lui.
- Ehm... Allora? Come torniamo in superficie?!? - Chiede Leonard interrompendolo bruscamente.
Sans si stringe nelle spalle. - Boh -
- COME "BOH"? - Esclamate tutti.
Lo scheletro scoppia a ridere.
- Ahahahah, avreste dovuto vedere le vostre facce! Ahahahahahha!
Ad ogni modo... Sapete già che per attraversare la barriera vi serve l'anima di un mostro.
Ebbene, non è necessario che uccidiate nessuno.
Dovete sapere che il re precedente, il padre di Asgore, aveva un nemico: il re degli umani, che aveva ucciso un sacco di mostri. È per causa sua che la guerra è iniziata, sapete?
Ad ogni modo: quel re ha nascosto tutte le anime delle proprie vittime in un luogo, che col tempo è stato dimenticato da tutti, anche dallo stesso Asgore.
Quel luogo è pieno di anime dimenticate di mostri -.
- L'ho trovato io anni e anni fa - Conclude Flowey.
Genevieve saltella soddisfatta. - Che bello! Potremo tornare a casa senza uccidere! - Esclama.
Sans le sorride. - Ovvio, piccola -.
Anche tu sorridi.
È molto meglio che lui tratti Gen come una bambina che come un animale come ha fatto con te.
- Ci andremo domani - Disse lo scheletro, poi indicò i sacchi a pelo.
- Adesso andatevene tutti a letto. Il viaggio domani sarà lungo e difficile. Io tornerò a casa, o Papyrus s'insospettirà -.
Detto questo saluta e cammina verso la porta, ma tu lo afferri per il braccio.
- Aspetta! -.
- Cosa c'è, dolcezza? -.
- Non puoi andare a casa... Papyrus ti picchierà di nuovo... -.
Lui sorride, ti tira verso di sè e ti accarezza una guancia.
- Non preoccuparti. Questa sera non tornerà a casa: starà fuori a cercare voi. Non mi accadrà nulla -.
- Sei sicuro? -.
- Certo -.
Mentre parla continua ad accarezzarti i capelli.
Poi ti bacia velocemente la fronte e ride.
- Anzi, sai che ti dico? -.
- Che rimarrai qui? -.
- Massì, dai -.
Detto questo si volta e vaa ad aiutare gli altri coi sacchi a pelo.
Lo osservi mentre ride con Genevieve, con Nancy e con Andreas.
Noti subito lo sguardo truce di Leonard.
Lui... Lui ha una cotta per te: sicuramente sarà incazzato per la tua relazione con Sans.
Devi parargli...
Ti dirigi verso di lui e gli sorridi.
- Ehi -.
- Che vuoi? -.
Sospiri. - Leonard, io... -.
Ti prende il polso e ti trascina in un angolo.
Gli altri si girano a guardarvi, ma poi capiscono che è meglio lasciarvi in pace.
- Cosa ci trovi in lui, scusa? Dopo tutto quello che ti ha fatto... -.
- Lo so, però... -.
- ________, svegliati! Lui ti ha picchiata, insultata, trattata come un cane e, peggio di tutto, ti ha anche violentata! Non mi sembra una cosa da niente, sai? E come fai ad... Ad amarlo?
Lui non prova amore. Lui vuole solo abusare di te, lo capisci? -.
- Leonard... -.
- E non ho finito! Io ti amo da quando ti ho conosciuta e tu... Tu non te ne sei mai accorta! Anzi, sembrava che avessi paura di me! E poi quando è arrivato Andreas sì, siamo diventati più intimi, ma tu hai sempre continuato a... -.
- LEONARD! - Lo interrompi.
- Ascoltami, per favore. Sans all'inizio, è vero, non provava amore per me.
Ed è vero tutto ciò che mi ha fatto, ma se ti ha salvato la vita l'ha fatto solo per i sentimenti che prova per me.
E scusami se lo ricambio. Scusami se non faccio come vuoi tu.
E scusami tanto se quando ti ho conosciuto ero appena scappata di casa.
Scusami tanto se ho avuto paura di te per parecchio tempo.
Ma tu non sai che motivi avessi per farlo.
Inoltre... Scusami, scusami davvero tanto se io ti vedo come un fratello.
Tu mi hai sempre protetta.
Io ho sempre saputo ciò che provavi per me.
Però fino a poco tempo fa avevo paura, ok?
E non stare a chiedermi perché, va bene?! -.
- Scommetto che a Sans lo diresti. Perché di lui ti fidi e di me no, vero? Mi sono sbagliato sul tuo conto. Se ti fidi più di un orribile mostro che ti ha sverginata anziché di me, allora sei proprio una troia! -Esclama ad alta voce.
Ma è possibile? Possibile che sia così cieco e ottuso?
- SONO STATA VIOLENTATA PRIMA DI SCAPPARE DI CASA, OK? DA MIO FRATELLO! E POI HO DOVUTO UCCIDERLO! TU NON PUOI CAPIRE, LEONARD! NON PUOI SAPER SEMPRE TUTTO, ANCHE PERCHÉ IN QUESTI ANNI NON HAI MAI CAPITO UN CAZZO! -
Tutti si girano verso di te, a bocca aperta.
Ecco, ora lo sanno.
Ora sanno perché odi i ragazzi.
Ora sanno perché inizialmente non ti fidavi di loro.
Ora sanno il motivo della tua fuga.
Ora sanno il tuo segreto.
Senti le lacrime scenderti lungo le guance.
Indietreggi verso la porta ed esci fuori, nel tunnel, mettendoti a correre nella direzione opposta al palazzo.
Non ti interessa dove il tunnel ti condurrà.
Non ti interessa nemmeno se ti trovassi davanti a Papyrus o Undyne.
Così continui a correre, correre e correre.
Ti sembra di sentire dei passi alle tue spalle, ma probabilmente è solo un'impressione.
Odi Leonard. Lo odi con tutta te stessa.
Lui non sa che essere considerato un fratello da te è la cosa più importante.
Certo, capisci i suoi sentimenti.
Lo capisci benissimo, eppure non puoi fare a meno di essere in collera con lui.
Tu ami Sans. Chi se ne importa di quello che ti ha fatto.
Per qualche strana ragione lui ti ha reso più forte. Più... Sensibile.
E questo è un bene? Un male?
Non lo sai.
Tanto... Quandi tornerai in superficie tu e Sans dovrete separarvi, quindi...
No. No, lui verrá con voi, in un modo o nell'altro.
Tutto intorno a te è parecchio buio, non vedi dove metti i piedi. Cadi.
- Merda! - Esclami.
Rimani un po' stesa a terra, poi ti metti seduta e ti rannicchi, portando le ginocchia al petto e posando la testa su di esse.
Il silenzio totale è rotto solo dai tuoi singhiozzi.
Senti un rumore di passi, poi una lanterna ti illumina.
Non t'importa chi sia.
- ________? -.
È Sans.
Non gli rispondi e lui si siede accanto a te. Non dice nulla, ma ti accarezza la schiena.
- Ehi... Dolcezza, non piangere... -.
- S... Scusami... - Singhiozzi.
- No, scusami tu. Facendo ciò che ho fatto... Devo aver rievocato in te brutti ricordi.
Non... Non ne avevi mai parlato con nessuno, vero? -.
Scuoti la testa.
Lui ti cinge con un braccio e ti accarezza i capelli.
- Puoi parlarmene, se vuoi -.
Cala un lungo silenzio.
Poi inizi a raccontare.
- Mio fratello, Max, aveva quattro anni più di me.
Vivevamo con mia mamma, spesso via per lavoro. Così ero sempre sola con lui.
Finché ero piccola non mi faceva nulla. Quandocominciai a crescere iniziò a molestarmi, tutte le volte eravamo soli.
E poi... Un giorno... Quel giorno.
Ero tornata da scuola ed ero andata in camera a studiare. Mi ero chiusa a chiave in camera per non vedere lui...

" ________ cercava di non tremare.
Si concentrò su ogni singolo suono (lo scorrimento della penna sul foglio, i passi dei vicini al piano superiore, un'ambulanza che passava in strada, il clacson di un autobus...), ma nulla poteva distrarla dal peso degli occhi del fratello che la scrutavano attraverso la serratura.
Sapeva che Max era malato. Aveva dei problemi. E adesso voleva farle del male.
_______ cercò di concentrarsi maggiormente sul compito di algebra, quando....
- ________.... Apri la porta-.
La voce di Max le giunse alle orecchie lenta e fredda.
Non rispose.
- Andiamo, sorellina. Non ti farò male! Vedrai, ci divertiremo! -.
______ strinse ancora più forte la penna, ma la mano le tremava talmente tanto che fu costretta a smettere di scrivere.
Max bussò, sempre più forte.
tum. tum. Tum. Tum. TUM. TUM!
-________, cazzo! Apri questa dannata porta di merda! Maledetta mocciosa! -.
Riprese a bussare.
______ balzò in piedi.
Afferrò la sedia della scrivania e la spinse davanti alla porta.
In quel momento quella si spalancò, sbalzandola all'indietro.
Max comparve sulla soglia con un ghigno malefico stampato in volto.
I capelli corvini erano sparsi ovunque e gli occhi verdi brillavano di uno strano barlume di pazzia.
________ dallo spavento barcollò all'indietro e cadde.
Il fratello l'afferrò per il braccio e la fece alzare.
- Vedrai, ci divertiremo molto insieme!-.
- NO! NO! AIUTO!! AIUTO, QUALCUNO MI AIUTI! - Urlò la ragazzina.
Ma non arrivò nessuno.
L'ultima cosa che vide prima del colpo in testa era il volto pieno di pazzia del fratello.
Poi tutto divenne buio...

Quando ________ si svegliò non capì dove fosse.
Aveva freddo e c'era molto buio.
La testa le pulsava: sembrava volesse spaccarsi da un momento all'altro.
Inoltre aveva anche molta nausea e si sentiva incredibilmente debole.
Cercò di portarsi una mano alla tempoa, ma notò due cose che le fecero gelare il sangue nelle vene.
Era completamente nuda e legata ad una specie di letto.
Il battito della ragazzina aumentò, così come la nausea e il mal di testa.
Cercò di capire dove si trovasse.
Era una stanza di pietra, con i muri di mattoni umidi e corrosi dal tempo.
L'unica fonte di luce era una minuscola lampadina spoglia appesa al soffitto.
Si udì un suono e una porta accanto al letto si aprì.
Max entrò sorridendo nella stanza.
Era nudo.
Si avvicinò ghignando a ________ e le accarezzò le cosce.
- Benissimo, tesoro. Adesso ci divertitemo... -.
Mai nulla fu comparabile al dolore che la ragazza provò quella volta.
Il sangue usciva dalla sua intimità e continuava ad uscire.
Non si fermava, non si fermava più!
E poi faceva male... Faceva male, così male!
_______ credeva di morire. Anzi, sarebbe morta di sicuro!
Urlò, urlò e implorò Max di fermarsi, ma quello non la ascoltò.
La ragazza sentiva sempre più dolore, vedeva dei lampi sfrecciarle davanti agli occhi.
Si sentiva come se qualcuno la stesse squartando, mentre le corde le segnavano i polsi e le caviglie e le mani.
Le mani di Max esploravano ogni centimetro di pelle nuda ricoperta di sudore e pelle d'oca, mentre i loro corpi si muovevano in una danza violenta e infinita.
- Adesso ti slegherò, piccola. Solo così potrò godere al massimo - Le sussurrò il ragazzo all'orecchio.
Ma ______ era stanca.
Era stanca, era addolorata, era... Era stufa.
Nonappena fu libera balzò in piedi.
C'era un martello posato a terra.
Sapeva che in quella cantima ci mettevano le cose che non venivano più usate.
Prima che Max potesse fermarla lo colpì in testa.
Una, due, tre volte, con tutta la forza che aveva.
Il sangue schizzò ovunque: sul letto, sui muri, sul pavimento, sul corpo nudo del ragazzo e sul volto terrorizzato di __________.
La ragazza finalmente si fermò.
Max era morto.
Max... era.... morto.
Era stata... lei ad ucciderlo. Lei, proprio lei.
Doveva scappare. Doveva scappare e non tornare mai più..."

- E adesso sai cosa accadde quella volta - Concludi.
- _______.... Oh mio Dio, non mi sarei mai aspettato una cosa simile... -.
- Non ne avevo mai parlato con nessuno -.
Lui ti stringe forte a sè e ti culla.
- Va tutto bene. È tutto ok -.
- Ora... Ora però sto meglio. Molto. Grazie, Sans... -.
Lui sorride. - Non ho fatto nulla, dolcezza -.
Non rispondi.
Finalmente dopo tanto tempo ti senti leggera.
Così sorridi e ti addormenti tra le braccia calde e rassicuranti di Sans.

Underfell! Sans X readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora