13: Senza speranza

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Il sangue ti cola dalle ferite.
I polsi legati ti fanno male.
Riesci a malapena a respirare.
Sans ti tiene per un braccio per non farti nè cadere nè scappare.
- Ti è bastato, dolcezza? -.
Non rispondi.
L'hai chiamato bastardo, hai cercato di scappare.
E questo è il risultato.
Undyne ride divertita.
- Consegnamela, Sans. Adesso la recita è finta -.
Lui ti spinge verso di lei.
- Però adesso pagami - Dice lo scheletro.
Undyne ti spinge a terra e posa uno stivale di ferro sulla tua schiena.
- Scordatelo. E adesso sparisci, prima che chiami Papyrus-.
Sans sbuffa. - Come vuoi -
Ti guarda ghignando, poi sparisce.
Bastardo.... È uno stronzo!
Allora si è inventato tutto. Ha giocato con i tuoi sentimenti solo per divertirsi.
Ha fatto solo finta.
- Alzati, umana -.
Undyne toglie lo stivale dalla tua schiena e tu ti alzi lentamente.
- Che... Che cosa vuoi da me? -.
Chiedi stancamente.
- Ti porterò alla capitale, dove il re ti ucciderà e prenderà la tua anima - Risponde lei come se fosse la cosa più naturale del mondo.
- Ovvio, come ho fatto a non capirlo -.
- Hai voglia di scherzare, ragazzina? -.
- No -.
- Allora muoviti -.
Inizia a camminare, tirando le corde che ti legano i polsi.
Dopo un po' però si ferma e si volta ghignando verso di te.
- Anzi, prima di portarti alla capitale ti porterò da Alphys. Lei potrebbe avere bisogno di qualche altro umano sul quale condurre degli esperimenti... -.
Riprendete a camminare.
Rimani in silenzio: stai architettando un piano per fuggire.
Nelle condizioni in cui sei non puoi certo provare a correre via. Anche in uno stato normale Undyne ti catturerebbe subito.
L'unica opzione che ti rimane è aspettare.
Prima o poi... Forse, succederà qualcosa di bello.
Se solo imparassi a non fidarti delle persone...
Adesso non saresti senza speranza.
Tu e Undyne camminate a lungo.
Ad un certo punto inizi a sentire molto caldo, finché non arrivate in un luogo in cui il caldo è insopportabile.
Arrivate sotto un cartello, con su scritto "Hotland".
Vorresti toglierti il giubbotto, stai morendo di caldo.
Ti chiedi come faccia Undyne a stare con l'armatura.
Dipo una breve camminata arrivate davanti ad una grossa costruzione, sulla quale porta c'è scritto "LAB".
Entrate e vi trovate un salone completamente buio.
- Alphys? Ci sei? - Chiede Undyne.
Nessuno risponde. 
Continuate a camminare.
All'improvviso sentite un click e la porta di un ascensore si apre.
- Oh, è di nuovo laggiù-.
Entrate nell'ascensore, che inizia a scendere.
- Dove stiamo andando? -.
- Ora lo vedrai -.
Dopo una lunga discesa finalmente arrivate.
Vi trovate in una specie di grosso laboratorio.
Una donna è ferma in corridoio.
Non è proprio una donna... Beh, insomma...
- Oh, Undyne. Non ti aspettavo così presto -.
- Ti ho portato un'umana. Potrebbe servirti? -.
Alphys si porta una mano al mento e ti studia pensierosa.
- Hmmm.... Non saprei. Non mi sembra molto utile. Mi pare anche abbastanza cagionevole di salute in questo momento... Però... No, portala pure ad Asgore. L'umano che ho qui va ancora bene: non è morto per adesso -.
- C... cosa? Che umano? - Chiedi.
E se fosse uno dei tuoi amici?
Undyne ti colpisce e cadi a terra.
- Non mi sembra che qualcuno ti abbia dato il permesso di parlare-.
- E chi se ne fotte- Replichi.
Altro colpo, altro dolore lancinante.
- Vabbè dai, allora la porto da Asgore -  
Alphys annuisce e sorride (è inquietante) - D'accordo. E non dimenticare il nostro appuntamento per più tardi -.
- Ovvio -.
Tu fai per alzarti, quando senti un forte colpo alla nuca.
Poi... più nulla.

- Secondo voi sta bene? -.
- No -.
- Meglio di noi di sicuro -.
- Tu dici? Devono averla picchiata -.
- Mmh... Già. Dite che ce la farà a svegliarsi? -.
- Lo spero! -.
- Aspettatte! Guardate, sta aprendo gli occhi... -.
C'è freddo... Molto freddo.
Sei sdraiata su un pavimento di pietra.
Apri lentamente gli occhi e la prima cosa che vedi sono tre volti che ti guardano preoccupati.
- ______! Finalmente ti sei svegliata! Stai bene? - Chiede Genevieve aiutandoti a sederti.
- Ehm... So... Sono stata meglio -.
- Eravamo così preoccupati! Pensavamo che ti avessero uccisa! - Esclama Nancy.
- Ti ha fatto del male lo scheletro con la felpa nera? - Chiede infine Andreas.
Preferisci non rispondere.
- Dov'è Leonard? - Dici.
I tuoi amici esitano a rispondere, così capisci.
- Il laboratorio di Alphys! - Esclami.
- Il che? -
- La scienziata reale -.
- Oh. Sì, comunque. Leonard e laggiù-.
Solo adesso noti che il piede di Genevieve e stato medicato, così come le ferite di tutti i tuoi amici.
- Chi vi ha curato? - Chiedi curiosa.
C'è davvero qualcuno di "gentile" in quel posto?
- Non lo sappiamo. Vedi, tutte le volte che siamo feriti dalle pareti esce del gas soporifero che ci fa addormentare- Inizia Nancy.
- E quando ci svegliamo... BOOM! Curati Conclude Genevieve evidenziando il "boom" con le braccia.
- E... Vi hanno fatto qualcosa? Tipo picchiato, cercato di uccidere... - Chiedi ancora.
Andreas annuisce. - Sì. Al quanto pare adesso il re e fuori dalla Capitale, non sappiamo perché, quindi non ci hanno ancora ucciso. Però... La donna pesce e le altre guardie reali si divertono a vederci soffrire... E tu invece? Ti hanno tenuta per giorni! Che ti è successo? -.
Apri la bocca per parlare, ma la richiudi subito.
- Lasciamo stare -.
- Ma... -.
- Ho detto lasciamo stare. Sto bene -.
No cazzo, non stai affatto bene.
Avresti voglia di urlare con tutto il fiato che hai in gola, ma adesso non è il momento di farsi prendere dai sentimenti.
- Dobbiamo trovare un modo per scappare - Annunci.
Sarà difficile. Siete in una grossa prigione con una porta a sbarre.
Il portone delle Segrete è chiuso con un enorme lucchetto.
- È impossibile - Risponde Nancy.
- Ci abbiamo già provato - Continua Genevieve.
- In tutti i modi - Conclude Andreas.
Fai per parlare, ma vieni interrotta dal portone delle Segrete che si spalanca cigolando.
Sentite dei passi avvicinarsi sempre di più.
Tap. Tap.
Tap. Tap.
Tap. Tap.
Le torce appese alle pareti proiettano ombre inquietanti e ricurve sul pavimento.
Lo sconosciuto misterioso si avvicina.
È Papyrus.
Vederlo ti infastidisce parecchio.
Anche i tuoi amici non sembrano felici della visita.
Lo scheletro appena ti vede ghigna soddisfatto.
- Oh, eccola qui la troietta! -.
Arrossisci violentemente.
- Sai, mio fratello dice che si è divertito molto con te e che gli dispiace non poterti scopare più -.
Il tuo respiro si fa più affannoso.
Gli occhi dei tuoi amici vagano da te a Papyrus.
Poi Andreas si alza, anche lui in viso.
- Cosa le avete fatto.... Bastardi! -.
Si lancia verso le sbarre, cercando di afferrare lo scheletro, che scoppia in una fragorosa risata.
Poi un osso compare dal nulla e colpisce Andreas, trafiggendolo da parte a parte.
Tu e le altre cacciate un urlo.
Fate per raggiungerlo, quando delle altre ossa formano una specie di barriera, mentre Andreas è sdraiato in una pozza di sangue.
- No! Andre! Andre! - Urla Nancy, ma è inutile.
Papyrus entra nella cella e afferra il ragazzo per i capelli.
- Ah, ero venuto qui per dirvi che Asgore è tornato al palazzo. Ha già preso l'anima del vostro amico che avevamo lasciato ad Alphys e adesso prenderà quella di questo qui.
A presto, ragazze! -.
Voi lo implorate di fermarsi, cercate di uscire dalla barriera.
Ma questa scompare solo quando Papyrus e uscito dalle segrete, portando Andreas con sè.
Rimanete immobili, senza parole.
Nancy è la prima a rompere il silenzio.
- P... perché non ce l'hai detto? Quello che ti ha fatto? -.
- Non... Non ha im...Importanza - Balbetti.
Non riesci a staccare gli occhi dalle sbarre.
Tu e le ragazze siete senza parole.
E senza speranze.












Salve gente!
Wowie, siamo arrivati a 555 letture, sono troppo CONTENTA!
Ma GRAZIE! Wiiii!
Ad ogni modo, scusate se non ho più aggiornato, ma:
- Dovevo trovare delle idee (aspettate il prossimo capitolo 😉)
- Scuola 😫🙄

Il prossimo capitolo cercherò di aggiornarlo il più presto possibile.
Questa storia comunque sta giungendo al termine, eh già.
Beh, che dire?
Spero che questo capitolo un po' più lungo del solito vi sia piaciuto!
E adesso...
*rullo di tamburi*



ANGOLO PUBBLICITÀ
*pubblicitaaaaaaà!!*
Alua, io vi consiglio

"Non sei sola, Chara" di DeathBill  
Che è una storia (ha solo 2 capitoli al momento) molto commovente.

Poi sempre dello stesso autore c'è "La casa sulla collina dei papaveri"
Che è un Thriller, ma il finale non ve lo aspettereste mai.

E poi... boh, basta. Se avete richieste sono qui! 😉

Underfell! Sans X readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora