Capitolo 5: Leone

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Evan si girò e la vide.
"Muori spesso ultimamente non trovi?" l'apostrofò lei passandogli una mano tra i capelli.
"Ti dispiace?"
"No ~" lo abbracciò "Però starei lavorando.."
"Sai esattamente cosa dovresti fare"
"Sai esattamente che non ti accetterebbero e torneresti vivo"
"... posso vedere cosa succederebbe almeno?"
La mora fece apparire un taccuino pieno di post it colorati.
"Arriva un altro Leone tra 10 secondi"
"Così presto? "
"Non eri in programma"
"MA!"

Un fascio di luce irruppe in quello spazio nero come un fulmine a ciel sereno: era arrivata la nuova anima.
La ragazza si librò fino alla nuova arrivata e la fissò fino a quando non ebbe preso le sembianze delle sue precedenti spoglie mortali.
Quella aprì gli occhi.
Era una ragazza minuta dai capelli castani che le incorniciavano perfettamente il viso insieme ad una frangetta ordinata.
"Dove sono?"
Chiese la castana spaesata.
"Chi sei tu ?"
Chiese alla mora.
"Tu sai chi sono..."
La castana si concentrò un minimo: non era Elena... Elena era il suo nome, la ragazza dalla carnagione lattea era...
"Anele, giusto?"
La mora sorrise e prese per mano la ragazza.
"Dove mi stai portando?"
Non era dubbiosa solo curiosa.
La fermò al centro di una strana rovina circolare.
Un nuovo fascio di luce investì Elena.
Oro, argento, zaffiri e rubini ricaddero sulla ragazza vestendola di grazia e splendore a cui si intrecciava la seta più pura e le stelle più belle del firmamento.
Elena guardò di nuovo la ragazza, stava sorridendo.
"Dove sto per andare?"
"Dove solo divinitá arrivare"
La ragazza sgranó gli occhi
"Sono Dio?"
"Dio non è unico bambina"
E Elena ascese abbracciata e cullalata dalla sua stessa luce divina.

"Bello non avere un nome" 
"E' frustrante, lo sai" si girò verso di lui "Torni indietro o vuoi morire davvero sta volta?"
"Nha, passo, diventerò un dio un'altra volta"
Scomparve rapito dall'oscurità.
E rimase di nuovo sola.

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