Solo, Baciami.

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Successivamente la scena al parco con Lu, Klaus corse fino a fermarsi dentro un vicolo, certo non era un bellissimo posto ma non so perché mi sentivo bene.
Sarà stato per il calore del corpo di Klaus così vicino a me? Non lo so, e non mi importava. "K-Klaus dove siamo?" "Shhh." Mi fece, come per dirmi di stare in silenzio, subito dopo vedemmo la sagoma di Lu correre sorpassando il vicolo dove ci eravamo infilati.
Pochi minuti dopo Klaus uscito dal vicolo, con me ancora in braccio, si diresse verso casa sua. "Finalmente." Esclamò appena fummo di fronte alla sua porta di casa.
Entrati mi lasció andare aiutandomi a stare sulle gambe "Grazie..." era l'unica parola uscitami dalla bocca in quel preciso momento; casa sua era silenziosa, sia io che lui non parlavamo. Pochi secondi dopo il silenzio Klaus disse "Che fatica eh." E si stese sul sofà, io gli andai incontro e come l'altra volta a casa sua lo guardai in faccia mentre lui aveva gli occhi chiusi e le braccia dietro la testa "Cosa hai da fissare Sakura?" Disse sorprendendomi, aprendo un occhio "N-Niente" girai subito lo sguardo, quando sentii una risatina da Klaus "Non è una cosa da niente Sakura." Detto questo, mi prese dalla spalla e con una sola spinta mi fece stendere su di lui, i nostri visi erano così vicini.
"Dimmi Sakura. Ti andrebbe di baciarmi?" Domanda inaspettata in una situazione altrettanto inaspettata! "C-cosa? Q-quando...? P-perché!" Ero talmente nel panico che le frasi che uscivano dalla mia bocca erano senza senso, "Un bacio, ora, perché lo voglio. Ho risposto a tutte le tue domande Sakura?" Sul volto di Klaus si scrisse un piccolo sorriso malizioso, "forse..." pensai mentre lo guardavo negli occhi "I tuoi occhi sembrano volermi vedere anche in inappropriate situazioni." Disse Klaus per poi ridacchiare "COSA?!" Urlai per la sua frase "Scherzo scherzo." Disse per poi avvicinarsi al mio orecchio e sussurrare "O magari no." Le mie guance presero un color rosso peperone, questo fece ridere di nuovo Klaus.
Passammo del tempo a stare vicini tanto da poterci baciare però, nessuno si faceva avanti. Io non ero sicura se farlo o no, e lui...beh non saprei cosa stesse passando per la sua testa. "Sakura." Klaus ruppe il silenzio che si era creato tra di noi, "Si?" Ci guardammo negli occhi, "Posso?" Arrossendo chiesi stranita "C-cosa?" "Posso baciarti..." mi chiese spostandomi dalla faccia i capelli per poi metterli dietro le orecchie, "I-io...non so..." Forse dovrei dirgli di si? O forse no?. "Ti amo..." disse Klaus sorprendendomi "u-uhm.." il momento si stava facendo veramente imbarazzante, lui prese ad avvicinarsi al mio viso ed era talmente vicino che sentivo il suo respiro caldo sulle mie labbra. Quando eravamo a punto di baciarti...
La porta dell'appartamento di Klaus si aprì con un botto, ed entrambi dallo spavento cademmo dal divano per poi finire per terra con un tonfo "SIGNOR GOLDEISTEN NON HA ANCORA PAGATO L'AFFITTO!" Disse una signora di 50 anni, credo, entrando dentro. "Ma si può sapere che problemi ha!" Ribattè Klaus intendo ad alzarsi dal pavimento ed allungandomi una mano per aiutarmi ad alzare "G-grazie".
Quando poi tutti e due eravamo in piedi mi accorsi che Klaus aveva un'espressione arrabbiata...molto arrabbiata; "Che cosa cambia se l'affitto glielo pago domani invece che ora, mi scusi!" Disse Klaus incrociando le braccia "cambia il fatto che lei sarà l'unico a non averla pagata nel rispettivo giorno a differenza di tutti gli altri condomini." "In più, questa è la quinta volta da quando abita qui che non rispetta i giorni!" Aggiunse la signora.
Dopo qualche altro scambio di parole Klaus pagó e la signora finalmente se ne andò.
Ritornata la tranquillità nella stanza io guardai a Klaus che era ancora un po' nervoso, "Tutto bene..?" Gli chiesi mentre era seduto sul divano ed io dietro di lui in piedi "Si. Diciamo." Guardò in alto verso di me chiedendomi "Sakura. Baciami, per la milionesima volta, baciami non ce la faccio più." "M-ma.." "Nessun ma. Sakura Mitsuki baciami ora." Mentre lo diceva con serietà si mise con le gambe sul divano; girato verso di me, appoggió la sua mano dietro la mia nuca e avvicinandomi sentii le sue calde labbra sulle mie, era tutto così perfetto.

My pervert teacherWhere stories live. Discover now