Capitolo2

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Il mattino seguente Yoongi, come al solito, era in biblioteca e stava tirando fuori dagli scatoloni i nuovi arrivi quando Hoseok gli arrivò alle spalle causandogli un quasi infarto.
L'amico si era offerto di aiutarlo, troppo pigro per seguire le lezioni di quel venerdì.

Hoseok non faceva altro che confondere i titoli dei libri e creare piccole torri che poi faceva crollare di proposito, Yoongi l'aveva colpito sulla fronte con la penna che teneva sempre sull'orecchio e gli aveva dato del bambino.
Con un broncio il più piccolo si era seduto per terra, rifiutandosi di aiutare il suo Hyung.

"Aish, sei davvero infantile. Oh, guarda... È tornato lo spilungone che non fa altro che fissarti."

Aveva osservato Yoongi incrociando per un secondo lo sguardo di Tae.

"Hyung sei per caso geloso?"

Hoseok si era messo in piedi e aveva portato le dita nei passanti dei jeans del maggiore avvicinandolo al proprio corpo, i loro bacini quasi si toccavano.

"Come potrei essere geloso di te, sei così brutto."

Yoongi si era tirato indietro dopo aver baciato la guancia dell'amico e ora fronteggiava quei due ragazzi che avevano iniziato a fargli visita frequentemente nell'ultimo periodo.

"Ti serve qualcosa ragazzino?"

Aveva parlato a Taehyung mentre Hoseok si avvicinava a lui e appoggiava la spalla contro quella del più grande.

"Siamo venuti per invitare Hoseok hyung alla festa del dormitorio di domani sera."

"Non posso proprio, non posso lasciare il mio hyung da solo."

Hoseok aveva mormorato con la voce da bambino mentre pizzicava le guance di Yoongi.

"P-può venire anche lui..."

Era intervenuto Jimin tenendo il tono basso mentre si guardava i piedi. Ora gli occhi dei tre erano finiti sul ragazzino che era evidentemente in imbarazzo.

Hoseok aveva acconsentito senza badare troppo a Yoongi che continuava a scuotere il capo, infatti quando i due ragazzi erano andati via gli era toccato un colpo alla nuca dal maggiore.

Il sabato Yoongi lavorava solo di mattina, così dopo aver finito il suo turno era tornato nel suo piccolo appartamento dove era deciso a studiare fino a tardi.
Si era preparato dei nuddles freddi e una tazza fumante di tè, aveva sistemato i libri sul tappeto davanti al divano e si era seduto iniziando quella lunga sessione di studio che era ormai il rito di ogni sabato.

Erano passate diverse ore quando qualcuno bussò alla porta. Yoongi aveva completamente rimosso l'appuntamento con Hoseok e quando si era voltato verso l'orologio improvvisamente gli tornò in mentre che sarebbero dovuti andare ad una festa tra circa mezz'ora.
Il più piccolo appena era entrato nell'appartamento e aveva trovato l'amico ancora in tuta aveva imprecato in silenzio e gli aveva preso un braccio trascinandolo fino al bagno per poi chiudercelo dentro.

"Non uscirai di lì finché non ti dai una ripulita. Cosa sei, una vecchia zitella?"

E mentre borbottava era tornato al tappeto per sistemare alla meglio quello che sembrava essere il nido di Yoongi.

Dopo venti minuti era uscito finalmente dal bagno, aveva i capelli in ordine e si portava dietro un profumo dolce che aveva fatto girare la testa a Hoseok. Si era fermato davanti all'armadio e stava alzando la zip dei jeans quando il più piccolo gli era arrivato alle spalle, con le braccia attorno alla sua vita e le labbra sul suo collo.

"Hobi, se mi infastidisci così non ci arriveremo mai alla festa."

"Allora invece che alla festa andiamo nel tuo letto."

Hoseok aveva portato le mani su quelle di Yoongi e dopo averle scansate aveva riabbassato la zip.

"Yah, hai rotto tanto sull andarci perciò ci andremo. Soddisferò ogni tuo bisogno dopo la festa."

Si era voltato, il maggiore, aveva messo le mani sul collo della maglia di Hoseok e lo aveva tirato giù così che arrivasse a un'altezza ragionevole per poter premere le labbra sulle sue.

Arrivati ai dormitori Yoongi già aveva mal di testa per la musica mentre Hoseok saltava da una parte all'altra mentre seguiva la musica.
Il più piccolo si era avvicinato all'orecchio del maggiore per avvertirlo che sarebbe andato a prendere da bere, l'altro aveva annuito e gli aveva dato un colpo sul sedere prima che fosse troppo lontano.

Yoongi rimase appoggiato alla scala davanti l'entrata finché qualcuno non richiamò la sua attenzione picchiettandogli un dito sulla spalla, quando si voltò trovo il ragazzo basso che stava sempre con lo spilungone.

"Sono contento che alla fine hai deciso di venire."

Sorrise, il piccoletto, e a Yoongi piacque quel sorriso dolce e il modo in cui i suoi occhi erano scomparsi per poter sorridere assieme alle labbra.

Il maggiore non rispose e continuò a guardarsi attorno, sperando di trovare Hoseok di ritorno, dopo cinque minuti trovò l'amico che era intento a ballare con lo spilungone e delle bibite nessuna traccia.

"Hyung vuoi ballare?"

"No, non ballo."

"Oh, andiamo, questa canzone è così bella!"

Il piccoletto aveva scordato l'imbarazzo che mostrava qualche secondo prima e ora aveva preso la mano di Yoongi tirandolo con se, portandolo in mezzo a chi ballava già da un po.
Yoongi non sapeva davvero come avrebbe dovuto muoversi, di solito non ballava. Si limitò a muovere i fianchi e a spostare i piedi da una parte all'altra seguendo il ritmo e quei pochi passi bastarono a non farlo sembrare totalmente incapace.

Se da una parte lui era cauto e un po rigido con i movimenti, dall'altra Jimin si muoveva suadente e agile.
In un primo momento il più piccolo stava a qualche passo dal maggiore poi, quando acquistò sicurezza, si spostò con il sedere sui fianchi di Yoongi creando sfregamenti osceni che stavano dando troppo ossigeno al cervello del più grande.
Ma Yoongi non era il solo a sentire l'eccitazione dovuta a quei movimenti, anche Jimin stava impazzendo a sentire come il corpo di Yoongi reagiva.
Si voltò, il più piccolo, si avvicinò all'orecchio del maggiore.

"Hyung, vieni con me."

Prese Yoongi dalla mano e lo trascinò con se nella piccola cucina comune dei dormitori. Una volta soli spinse il più grande contro la credenza, tornò appiccicato a quel corpo asciutto ma sexy e prese a baciarlo.
Yoongi fu sorpreso in un primo momento, poi però trovò abbastanza lucidità per ricambiare quel bacio frettoloso, prendere Jimin per i fianchi e portarlo seduto sul ripiano della cucina mentre si sistemava tra le sue gambe.



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Okay, calmi!
Non credevo di riuscire ad aggiornare oggi e invece... Ce l'ho fatta YAY!

Spero vi piaccia e spero che urliate quanto ho fatto io.

Spero non ci siano troppi errori perché ho scritto si corsa per poter aggiornare in tempo, quindi perdono ricontrollerò presto e sistemerò nel caso serva!

Ci vediamo al prossimo~

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