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Pov.Jenny

Erano le cinque e mezza e stavo tornando a casa in auto dalla lezione di pianoforte.
Stavo percorrendo la strada che si affianca al bosco poco lontano da Beacon Hills.
Le note di "alive" e la voce di Sia risuonavano in tutta la mia auto, adoravo quella canzone.
Ogni volta mi portava a pensare a tutte le volte che ero in camera mia a piangere perché non mi sentivo all'altezza di tutto quello che mi circondava.
Pensavo che sarei rimasta indietro, pensavo che non ero capace ad andare avanti come tutti gli altri.
Mi sentivo debole e indifesa.
Odiavo sentirmi così, odiavo me stessa perché pensavo tutto questo.

Mi dovetti fermare di colpo perché c'era un cervo che era riverso sulla strada e mi impediva di passare.
Scesi dalla macchia e andai a vedere come stava.
Aveva un graffio enorme sul fianco.
Corsi nella mia auto a prendere uno straccio per tamponare la ferita.
Quando tornai dal cervo lo trovai alzato, mentre cercava di reggersi sulle sue zampre.
Mi avvicinai cercando di fargli capire che lo volevo aiutare.
Dopo poco si lasciò bendare e poi lo presi di peso cercando di reggerlo.
Volevo portarlo alla clinica veterinaria così lo coricai in auto e partì per il centro città.

Il cervo era stato calmo per tutto il viaggio e questo era un vero sollievo.
Parcheggiai dietro allo studio e scesi per prendere il cervo.
Mi girai per vederlo i gli accarezzai il muso cercando di farlo stare rilassato.

Appena girai l'angolo per entrare nello studio mi fermai di colpo.
Emisi un piccolo urlo e strinsi di più a me il piccolo cervo.
Non potevo credere ai miei occhi.
C'era il cadavere di un uomo con un profondo taglio alla gola che giaceva per terra e intorno a lui c'erano Isaac, Liam e Scott.
Poco più lontano c'erano Tyler e e Dan Argent con delle pistole in mano.
Rimasi paralizzata, non sapevo come reagire o cosa fare.
Isaac si girò verso di me e vidi il suo volto diverso dal solito.
Aveva delle zanne, degli occhi gialli brillante e aveva delle orecchie da lupo.
Guardai gli altri e vidi che sia Scott che Liam avevano le stesse sembianze di Isaac.
"Sarà una mia allucinazione, sarò stanca" pensai cercando di tranquillizzarmi.
Ma proprio nel momento in cui riuscii a riprendermi i due fratelli Argent scapparono a bordo della loro jeep ed Isaac venne verso di me.
Non so se sia stato l'istinto o altro ma strinsi il cervo al mio grembo e appena Isaac cercò di prendermi il braccio mi scansai.
- Non provare nemmeno a sfiorarmi - gli urlai contro mentre cercavo di allontanarmi.
- Jenny sta tranquilla, non ho intenzione di fare male né a te e né al cervo - rispose lui cercando di avvicinarsi.
- ma sei un lupo! Come faccio a stare tranquilla? - risposi sempre urlando.
Feci una piccola corsa fino alla porta d'ingresso ed entrai nello studio.
Tirai un sospiro di sollievo e guardai il cervo che probabilmente era spaventato quanto me.
- serve qualcosa? - mi chiese la voce di quello che pensai fosse il veterinario.
- si, ho trovato questo cervo vicino al bosco, è ferito - risposi e lui mi fece segno di seguirlo dentro il suo studio.
- mi dispiace per quello che hai visto fuori, non succede tutti i giorni lo giuro - disse facendomi un sorriso alla fine.
- lo spero proprio, non è stata una bella scena e non intendo rivederla - risposi appoggiando lo mani sul banco dove era steso il cervo.
- ti pregherei di non dire comunque nulla a nessuno, ne va della sicurezza di molte persone - disse mentre fasciava la gamba al cervo, dopo averla disinfettata.
- Non ne avrei il coraggio e poi nessuno mi crederebbe - risposi osservando i suoi gesti.
- Non devi dire niente nemmeno ad Alaska, anche sé è la tua migliore amica - continuò e si girò a guardarmi.
- come fa a sapere che è la mia migliore amica? - riposi sorpresa, non me lo sarei mai aspettata.
"Come fa a saperlo? Né io né lei eravamo mai venute qua dentro"
- devi sapere che Isaac parla molto di te, Jenny - rispose ridendo.
- Isaac?! - dissi stupita.
"Isaac?! Pensavo di importare ben poco a lui" pensai.
- si, lui quando viene qua mi parla spesso di te, credo che tu gli interessi molto - rispose tranquillamente.
- oh - commentai.
Rimasi letteralmente senza parole, mi sembrava strano crederci.
Io e lui non avevamo mai parlato per più di cinque minuti, non siamo mai usciti insieme.
So poche cose su di lui elui né sa poche su di me anche se eravamo a scuola insieme sin all'asilo.
Avevo comunque paura di lui adesso.
Avevo visto il suo viso cambiato, più duro e mostruoso.
Avevo perso di vista il suo dolce viso per pochi secondi quando si era girato verso di me.
Non avevo avuto quel mal di stomaco che avevo sempre avuto ogni volta che i nostri sguardi si incrociavano.
Avevo avvertito paura e voglia di scappare, non da quella situazione ma da lui.

Ora che sapevo che loro non erano solo umani dovevo stare attenta a non dire nulla, nemmeno ad Alaska.
Era strano.
Ogni volta che li incontravo a scuola rivedevo le immagini dell'altro giorno.
Guardavo sempre Isaac ma quando lui si girava, anche solo per guardami, il mio sguardo si posava su altro e cercavo di non pensare a lui nelle sembrianze di un licantropo.

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Salve
Eccomi qua con un nuovo capitolo interamente sul punto di vista di Jenny.
Ho aspettato tanto per pubblicare questo capitolo perché era difficile da scrivere.
Da qua parte la vera storia.

Ora vi saluto.
Ciao ciaooo

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 16, 2016 ⏰

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