The Things That I Would Change [T.W.]

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Pov. Alaska

Il sole era alto nel cielo e la temperatura era veramente gradevole, gli stormi di uccelli volavano altri nel cielo e le chiacchiere delle persona per le strade non disturbavano il mio piccolo cervello che si era appena svegliato.
Ma, ahimè, non potevo stare qua fuori a godermi questa stupenda giornata perché dovevo andare a scuola.

Aprì la porta d'ingresso per entrare e con una smorfia di disgusto guardai gli altri studenti e i prosessori che camminavano nei corridoi.
Ammiravo la felicità di quelli del primo anno perché non sapevano a cosa andavano incontro, non sapevano cosa sarebbe accaduto loro nei prossimi anni.
Ogni volta che entravo qua dentro mi sembravano di entrare in carcere, mi veniva l'ansia per ogni minima cosa e volevo soltanto tornare a casa e continuare a dormire.
Non mi piaceva per niente la scuola.

Andai verso il mio armadietto, lo aprì e subito notai un barattolo, lo presi in mano e lessi cosa c'era scritto sull'etichetta.
" buoni propositi per il nuovo anno scolastico ".
La calligrafia era quella di Jenny, la mia migliore amica.
Dentro al barattolo c'erano dei post-it con scritte sopra varie cose da fare quest'anno.
Ne estrassi uno a caso.
" farsi notare da Isaac Lahey ".
"Questo è sicuramente stato scritto da Jenny" pensai, sapendo della cotta della mia migliore amica per lui.
Non si poteva dire che non fosse un bel ragazzo, gentile e tranquillo ma non era il mio tipo.
Fui costretta dall'assordante rumore della campanella a rimettere tutto apposto e a chiudere il mio armadietto.

Sbuffando entrai nella classe di biologia ma appena misi piede dentro l'aula Aiden, uno dei gemelli catalogati come " i gemelli più fighi della scuola ",
come se ci fossero altri gemelli qua a scuola,
mi venne a sbattere contro ed io caddi con il culo per terra.
- Dio santissimo e te da dove diamine spunti? - disse visibilmente irritato il ragazzo.
- Scusa se non sono alza tredici metri e dieci e scusa anche se guardo davanti quando cammino - riposi tirandomi su e andandomi a sedere vicino a Scott McCall, il capitano della squadra di Lacrosse della scuola.

Erano ormai 10 minuti buoni che mi massaggiavo il fianco per colpa di quell'idiota che mi era venuto addosso.
- Ti fa così tanto male? - mi chiese preoccupato Scott.
- Beh, sai com'e, mi è finito addosso un bestione paragonabile ad un bue di due tonnellate - dissi ironicamente mentre sbuffavo.
Aiden dietro di noi sbuffò in riposta visto che aveva sentito tutto.
Scott rise della situazione che si era creata.
Da una parte c'ero io che mugolavo insulti ad Aiden e dall'altra c'era lui che sbuffava ed alzava gli occhi al cielo.

Suonò finalmente la campanella ed io uscì stando attenta a non sbattere contro qualcuno e mi incamminai verso la mia prossima lezione.
Proprio mentre stavo per entrare una mano mi toccò il fianco ed io sobbalzai.
- Scusami, stavo per venirti addosso ma mi sono fermato appena in tempo -
La mia faccia, appena riconobbi quella voce, divenne un misto tra "omg ora sclero" e "OMG STO SCLERANDO ORA".
Tyler Argent mi aveva appena parlato e mi aveva appena toccato il fianco.
Nella mia testa stava seriamente scoppiando la terza guerra mondiale, era come se tutti gli omini che lavoravano per far funzionare il mio cervello avessero innescato una rivolta contro i miei muscoli perché non riuscivo a muovermi.
- Stai bene? - mi chiese lui con faccia perplessa visto che io non mi ero mossa nemmeno di un millimetro e che probabilmente la mia mascella toccava il pavimento ed avevo inondato la scuola con la mia saliva.
- oh sisi tutto apposto cioè sto bene - risposi cercando di mettere insieme anche solo delle sillabe.
"Brava Alaska, sei una persona veramente intelligente".
Lui rise e mi sorpassò per entrare in classe mentre io rimasi lì a sorridere come una cretina.
Appena tornai sulla terra ferma anche con il cervello mi sentii fottutamente stupida.
Entrai in classe andandomi a sedere vicino alla mia migliore amica che aveva assistito alla scena e stava ridendo come una psicopatica.
"Davvero confortante Jenny, veramente.
La tua migliore amica fa una completa figura di merda con il ragazzo per cui ha una cotta da tre anni e te cosa fai?!
Ridi e la prendi per il culo.
Non c'è più rispetto in questo mondo" pensai maledicendo la mia migliore amica.

Oggi era Giovedì e come tale, dopo scuola c'erano gli allenamenti di Lacrosse.
Io e Jenny andavamo sempre a vederli anche se non ci importava niente dello sport ma lei doveva vedere Lahey ed io dovevo vedere Argent.

Stavo percorrendo il corridoio per andare verso il campo degli allenamenti, quando la porta degli spogliatoi maschili si aprirì e Scott mi venne addosso.
Mentre cadevo riuscì ad afferrare il braccio del ragazzo che cadde con me e ci spiacicammo per terra.
- oddio mi dispiace e starei qua a scusarmi per altri cinque minuti ma devo correre via, scusami - disse alzandosi velocemente.
Tutta quella fretta mi fece insospettire anche perché non era da Scott, non che lo conoscessi bene ma non lo avevo mai visto così agitato.
Decisi così di seguirlo cercando di non farmi beccare.

Dopo cinque minuti di inseguimento lo vidi entrare nel laboratorio di chimica dove c'erano anche Stiles, Kira, Lydia, i gemelli, Malia, Liam e Isaac.
"Ma cos'è? Una riunione segreta?"
Okay questa cosa mi sembrava strana, assolutamente strana.
Decisi di avvicinarmi di più e tendere il mio ottimo udito per captatrice di campanelli dei pizza's guys.
Non capivo di cosa stessero parlando, capivo solo parole a caso.
"Ritrovamento"
"Medicina"
"Albero"
"Casa"
"Bosco"
"Veterinario"
Ma una più di tutte mi impressionò.
"Licantropo".
"Ma i licantropi non esistono!
Di cosa staranno farfugliando questi pazzi?"
Mi chiesi ma proprio in quel momento dovetti correre via perché Stiles stava afferrando la maniglia della porta.

Per tutto il tempo degli allenamenti parlai di questa cosa con Jenny e guardammo tutti i ragazzi di quel gruppo per cercare di capirci qualcosa.
Inutile dire che finiti gli allenamenti eravamo ancora più confuse di prima.

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Salve 🌸
Ecco il primo capitolo della mia nuova ff, spero vi piaccia.
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