Capitolo 10♠️

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Gotham City 3:40 AM
"Jim" l'uomo sulla poltrona sobbalzò richiamato dalla moglie.
"Sarah, che vuoi?" Chiese lui sorseggiando il suo vino.
"Joker, volevo sapere alcune cose" disse piano la donna
Jim si alzò e guardò fuori dalla finestra la città di Gotham illuminata dalle luci delle case e da piccole esplosioni causate, probabilmente, da ragazzini.
Nessuno ci faceva più caso da quando i veri cattivi hanno fatto il loro ingresso anni fa'.
"Ti posso dire che in questa città i pagliacci non hanno mai fatto ridere" abbassò lo sguardo lui
"Ma cosa si sa di lui?" Chiese Sarah interessata
"Poco, anzi pochissimo, l'unica persona che sa abbastanza su di lui è Harley" l'uomo pensò a come la sera precedente Harley si era buttata fra le braccia di Joker baciandolo e come lui non appena visto Batman l'ha scaraventata a terra come uno straccio.
"Avete guardato sugli appunti di quando era psicologa?" Chiese Sarah appoggiandosi al marito.
"Non aveva preso quasi niente di appunti, ed il registratore era stato spento tutte le sedute, non abbiamo niente" si versò un'altro bicchiere il poliziotto
"Mi ricordo la dottoressa Quinzel" disse in modo malinconico Sarah
Jim si era sempre sentito responsabile della pazzia di Harleen, era così giovane, così bella... Così sana, non poteva ancora credere che quella ragazza bionda tutta in ordine e perfetta ora girasse nel mezzo della notte a Gotham con i capelli neri e rossi e mezza nuda.
"Joker è il mio più grade fallimento e lo resterà per sempre" disse Jim portandosi le mani alla testa esasperato da quel pagliaccio.

Villa Wayne 3:40 AM
Bruce era seduto sulla sedia di pelle nera, era spesato, com'era possibile che il Joker scappasse sempre? Si sentiva un'incapace con lui, ma non lo dava molto a vedere.
"Smettila di pensare a lui" una voce dietro di lui lo risvegliò dai sui pensieri, Barbara.
"Non posso, non posso! Devo prenderlo, ucciderlo! Ma tutte le volte non lo faccio, o non riesco a farlo" disse Bruce stressato
"Joker non è un elemento facile da prendere, non devi sentirti in colpa" Barbara appoggiò una mano sulla spalla di Bruce.
"Il dovere ci chiama!" I due furono chiamati da Tim che scese la scalinata scivolando sulla ringhiera e scendendo con un salto.
"Bel salto Tim!" Esordì Barbara battendogli il cinque.
"Grazie Babs" disse lui
"Tim, perché il dovere chiama?" Chiese Bruce passando la tuta a Barbara.
"Bat segnale caro Bruce" disse lui euforico.
"Tutta questa euforia?" Chiese Barbara mettendosi la maschera.
"Niente di che, era una nottata piuttosto noiosa!" Tim era sempre stato così, gli piaceva l'azione, anche troppo per i gusti del cavaliere oscuro.
Barbara roteò gli occhi e andò verso la finestra uscendo, Tim fece lo stesso e Bruce prese la Batmobile salutando Alfred, notò subito una nuova di fumo in aria, sarebbe stata una lunga nottata.

Gotham City 10:00 AM
Harley guardava il soffitto bianco, la sera prima Mr.J l'aveva quasi soffocata, succedeva spesso che quando lo facevano incazzare o aveva i suoi due minutini di violenza se la prendeva con lei, solo quando si è accorto che Harley non rideva più e non respirava più ha mollato la presa facendola cadere a terra, aspettando che si risvegliasse, non si era mosso per due ore, convinto di averla uccisa, e invece erano lì la mattina dopo con il suo J che giocava con i suoi capelli, lei stesa su di lui passando le lunghe dita sui tatuaggi incisi nel petto.
Ad un certo punto lui le tirò i capelli fortissimo.
"Ahi!" Strillò lei
Lui la trascinò per i capelli fuori dal letto buttandola a terra.
"Oh Harley cara, ieri mi hai attirato per farmi portare ad Arkham mentre tu saresti scappata con quel vegetale?" Disse lui guardandola negli occhi.
"Tu mi hai denunciata!" Disse lei a denti stretti per non urlare ancora.
Lui le mollò i capelli e si alzò.
"Denunciata! Che paroloni!" Agitò le mani lui
Harley si alzò dal letto incrociando le braccia.
"Se facciamo che io mi dimentico della denuncia e tu di ieri?" Chiese circondando lei sue braccia al collo di lui
"Potrei starci Baby, solo... Ora devo andare" disse lui spingendola sul letto dirigendosi all'armadio.
"Dove vai?" Chiese Harley
"In un posto" rispose lui infilandosi i pantaloni
"Posso venire?" Chiese lei speranzosa in un sì
"No" Rispose duro lui
Lei sbuffo e si accese una sigaretta.
"Ci sarà Blake a casa, convincilo a giocare a monopoli" scoppiò a ridere il Clown
Sbuffò ancora Harley facendo ridere Mr.J ancora
Lei si alzò e prese dei pantaloncini e una camicia buttata a terra e scese andò al piano superiore
Lì c'erano Blake, George e gli altri di cui non gli importa il nome seduti sul divano.
"Buongiorno" disse lei
"Buongiorno" Rispose Blake seguito dagli altri
Harley andò in cucina e si preparò un caffè, mentre sorseggiava quest'ultimo Joker fece il suo ingresso con la pistola d'oro in mano, la alzò e sparò ad un ragazzo che cadde dal divano.
"Umh... Chi era George?" Chiese dando un calcio al malcapitato.
"Seven" rispose non curante lui
Mr.J aveva questi attacchi,voleva ammazzare, ammazzava.
"Oh capisco, beh portatelo via mi sporca il divano" disse J
Harley scoppiò a ridere trovava la scena estremamente comica.
"Andiamo su" incitò gli uomini ad andare verso il furgone
Poi si avvicinò ad Harley tirandola per i fianchi verso di lui facendole cadere la tazzina, la spinse contro il muro baciandola, le rimase ferma godendosi il momento.
"Preparati a stasera Bambola" le sussurrò lui all'orecchio.
Lei sorrise mentre lui andava verso la porta.
La casa era vuota, fatta eccezione per Blake davanti alla porta che la fissava.
"Blake io e te non abbiamo mai avuto un gran rapporto in questi anni" disse Harley sedendosi a terra
"Avevamo tutti e due di meglio da fare" rispose lui facendo spallucce.
"Penso di si, sei sposato!" Disse Harley indicando la fede al dito.
"Già da sei anni" disse lui toccando l'anello.
Lei si alzò e andò verso l'uomo.
"Hai figli?" Chiese lei
"Emh.. Si due" disse lui quasi spaventato dal comportamento di Harley
"Hai loro foto?" Chiese lei saltellando
"Si" rispose confuso lui tirando fuori dalla tasca il portafogli.
"Come si chiamano? Quanti anni hanno?" Chiese Harley piano
"Lei è Clara la più piccola ha 4 anni, qui era al saggio di danza classica, lui è Jay ha 5 anni, adora il baseball e lei è mia moglie Emily, qui era al nostro matrimonio." Disse lui ripensando ai momenti passati con la moglie
"Che donna fortunata, la invidio veramente tanto" disse La bionda toccando le foto
"Perchè? Tu hai J non ti basta?" Chiese Blake
"Certo ma io non avrò mai un matrimonio, Sinceramente non ce lo vedo Joker a chiedermi di sposarlo, e non ce lo vedo neanche da padre, se un giorno gli dicessi che sono incinta mi farebbe abortire a forza di calci" disse lei tristemente
"Ma tu sei la regina di Gotham, hai tutto" disse lui
"Certo, però preferirei avere il volto della felicità come tua moglie, perché sai sotto tutto questo trucco si nasconde il volto della tristezza" disse Lei allontanandosi, poi si girò e lo guardò negli occhi
"comunque... Meglio essere una vera regina per una persona, che la finta regina per tutti"
A/N
Ho aggiornato!
Sono in crisi perché mercoledì ri inizia la scuola ah ah ah.
Quindi cerchrò di aggiornare anche domani.
E niente spero vi piaccia.

Le piante governeranno il mondo

-Ivy

Zitta Ivy che è in me.

Rotten ||Harley QuinnWhere stories live. Discover now