Capitolo 6♠️

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Gotham City 4:30 AM
La BMW nera luccicante sfrecciava per le strade di Gotham ad una velocità impressionante.
Harley rideva forte insieme al suo Puddin', intravide dietro di loro una macchina con il tettuccio molto basso completamente nera.
"C'è il nostro amico basty Harley! Sparagli!" Continuò a ridere lui
Harley prese la pistola color oro rubata, come la macchina, al proprietario del locale.
"Alle ruote baby, mira alle ruote" la incitò lui
Primo colpo, la targa, secondo terra , terzo, la ruota destra, finalmente!
"Sei un po' incapace ma rimedieremo" sorrise lui
"Almeno ho preso la ruota!" Cercò di difendersi lei
"Al terzo colpo" continuò a ridere lui
Sentirono un colpo sopra la macchina, poi il pipistrello era sul parabrezza, Harley alzò gli occhi al cielo.
"Che palle questo coso volante!" Urlò lei.
"Lo scuotiamo un pochino?" Chiese lui facendomi l'occhiolino
"Fallo Puddin'! " lui sorrise andò alla ceca contromano per la strada creando incidenti multipli dietro di loro, andava ancora più veloce di prima, Harley si affacciò al finestrino e vide che alla fine della strada c'era un muro, si sarebbero schiantati contro!
"J ce un mu-" nom finì la frase che la macchina con un colpo secco si schiantò contro il muro, il pipistrello volò via poco prima dello schianto e Harley andò avanti finendo sul parabrezza, intorno a lei c'erano i vetri della macchina,  sentiva un po' di dolore ma era sopportabile, si mise a sedere appoggiando la schiena al muro dietro di lei, Mr J stava uscendo dalla macchina, aveva del sangue sulla fronte  e rideva, rise anche lei, risero per un tempo indefinito, risero del pipistrello, dello schianto della macchina, del mondo!
"Vieni qui bambola!"urlò lui aprendo le braccia
Lei si lanciò addosso a lui, ancora ridendo.
"É così divertente!" Disse lei saltellando
"Ovvio!" Disse lui, tirò fuori una pistola e iniziò a sparare in aria
"Signori Joker é tornato! E con lui Harley Quinn! Preparatevi all'inferno" esordì lui per poi baciarla, stava sparando colpi alla cieca, colpendo passanti disperati o qualunque malcapitato si trovasse lì a quell'ora della notte.
Lei prese un altra pistola e sparò al cielo, era così rilassante il suono degli spari!
"Che si fa ora?" Chiese curiosa Harley
"Non so, che vuoi fare?" Chiese lui accendendosi una sigaretta
"Quello che vuoi tu" rispose Harley accendendosi anche lei una sigaretta.
"Io un idea ce la avrei" disse lui guardando il corpo della ragazza davanti a lui
Lei allacciò le braccia al collo di lui e gli soffiò il fumo in faccia.
"Potresti iniziare raccontandomi qualcosa di te" gli sussurrò lei
"Dio quanto sei eccitante" disse lui passandole una mano su tutto il corpo.
"Quindi?" Chiese lei diminuendo le distanze.
"Cosa vuoi sapere?" Chiese lui
"Tutto" disse allontanandosi lei
Si sederono su una panchina, rimasero in silenzio per alcuni secondi, poi lui rise.
"Piccola Harley, non mi ricordo tutto" disse lui
"Non sono piccola, per quanto ne sai potrei avere la tua età, e comunque come non ti ricordi? Mi hai raccontato di tua moglie!" Disse lei facendo un altro tiro della sigaretta.
"Chi ti dice che è vero? Io mento sempre" rispose lui imitandola
"Non mi vuoi raccontare il tuo passato?" Chiese Harley leggermente offesa.
"No è solo che se proprio devo avere un passato, preferisco avere più opzioni possibili!" Rise lui
"Beh, io vorrei sapere queste versioni" incrociò le braccia lei
Lui rimase in silenzio per alcuni minuti.
"Rebecca, erano suoi i vestiti, alcuni di Donna, di altre donne insomma, vuoi sapere delle cicatrici vero?" Chiese lui infine
Lei annuì
"Io ero giovane avevo diciannove anni, la mia ragazza era rimasta incinta, ci eravamo sposati per far contenti i suoi, era al settimo o sesto mese quando mi chiesero di prendere parte ad una rapina in banca con cappuccio rosso, era all'ottavo mese quando mi hanno chiamato, era morta per uno scalda biberon ed il bambino con lei, la rapina non sarebbe più servita a niente quindi mollai, mi costrinsero, morirono tutti gli uomini tranne me, e li incontrai Batman! Scappai da lui e non ricordo neanche come ,mi ritrovai all' Ace Chimicals, il posto dove lavoravo come chimico ai tempi, avevo due opzioni, buttarmi nei rifiuti chimici o farmi arrestare, e pensai, tanto cos'ho da perdere? Meglio morire ora che in una fottuta prigione. E più o meno fu così, mi lasciai cadere nei rifiuti chimici come hai fatto tu, Batman non mi salvò, lì è morto il monotono e noioso Jack Napier ed è nato Joker!, quando uscì da quella vasca avevo la pelle bianca i capelli verdi e la faccia tagliata a lato, formava un sorriso , e la prima volta che mi sono visto ho pensato sembro un pagliaccio ,avevo già allora la passione per le carte, la mia faccia mi ricordò il jolly, chiamato anche Joker o Jack." Finì il suo racconto con una risata e indicò il tatuaggio delle carte, con il Jolly al centro.
"Perché danneggiato ?" Chiese Harley sfiorandogli la fronte
"È il primo che ho fatto, io sono stato danneggiato, ma a me piace così, anche tu sei marcia, a te piace così?" Chiese lui avvicinandosi alle sue labbra
"A me piace così" sussurrò lei
Lui le spense la sigaretta sulla coscia, lei guardò la parte arrossare sanguinare, ma non sentiva dolore, solo eccitazione, lui la attirò a se e iniziò a baciarle il collo, lei sfiorava con lei lunghe e magre dita il petto di lui, lui si staccò di colpo e si alzò.
"Mh?" Mugolò Harley
"Arrivano gli sbirri, continuiamo a casa zuccherino" disse lui aiutandola ad alzarsi, gli passo una pistola.
"Mira alle braccia, gambe, fianchi... Insomma non alla testa" disse lui camminando tranquillo
"Perché?" Chiese Harley confusa, non doveva ammazzarli?
"Soffrono di più quelli stonzi!" Rise lui facendo, come al solito, ridere anche lei
Vide le macchine della polizia avvicinarsi, Mr J andò verso la macchina distrutta e tirò fuori una mitragliatrice argentata,come la sua dentatura.
"Mani in alto! Siete circondati! Joker arrenditi ora!" Urlò un poliziotto dalla radio
"Te che dici Harley ci costituiamo?" Rise lui
"A me no va puddin' a te?" Chiese lei annoiata dalla situazione
"Harleen, se sei effetti di droghe o sei stata rapita dal Joker vieni qui ora!" Urlò un poliziotto, Steve
"Idiota se fosse sotto effetti di droghe non ti capirebbe" alzò gli occhi al cielo lui
Harley mirò alla testa di Steve e sparò
"Scusa puddin' ma è irritante quell'uomo, anzi era!" Rise lei
"Che le danze abbiano inizio!" Urlò lui iniziando a sparare alla cieca
Harley lo seguì sparando dove le capitava si nascondeva dietro lo sportello ammaccato della macchina,
Vide Il coso volante buttarsi contro il suo Puddin'
"Brutto topo volante in calzamaglia togliti!" Lei gli sparò ed il coso volante in calzamaglia volò via.
Dopo circa quindici minuti erano tutti morti, Mr.J era in piedi e continuava a sparare al cielo, quasi cercando di colpire qualcuno sopra di lui.
"Nessuno mi fermerà mai! Neanche Dio può ostacolarmi!" Iniziò a ridere
"J! Ti hanno sparato!" Urlai in preda al panico
Lui mi prese il viso per calmarmi e mi accarezzò dolcemente i capelli.
"Calma Harley, guarda te, sei piena di sangue" rise ancora lui
Harley si guardò il corpo, era piena di tagli lividi e sangue,tanto sangue.
A/N
Alla fine stanotte non avevo niente da fare e ho scritto, ero tipo stesa sul terrazzo perché si crepa di caldo.
Uhh Harley Gangster😈
MOLTE PERSONE CONFERMANO CHE BATMAN È UN TOPO VOLANTE IN CALZAMAGLIA!
Piango la foto del capitolo🃏😭

Rotten ||Harley QuinnDove le storie prendono vita. Scoprilo ora