Epilogo

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Siamo ormai a settembre, precisamente il quattordici,  l'estate sta per finire e tra pochi giorni inizierò una nuova avventura, a Los Angeles. Quest'estate è stata la migliore in assoluto. L'aver conosciuto i ragazzi è stata la cosa migliore. Voglio bene a tutti quanti e mi mancherà passare le giornate con loro, la sera in casa a guardare un film o in discoteca, i pomeriggi a passeggiare e le giornate passate al mare, non dimentichiamo poi le feste organizzate dai Jacks o da Cam.
Tra esattamente quattro giorni inizierò la scuola e tra sei giorni compierò vent'anni. Ancora non ci credo che sono stata ammessa a una scuola così importante come la Debbie Reynolds School. Mia madre, James e Will non fanno altro che dirmi che sono orgogliosi di me e che anche papà lo sarebbe stato. Porto ancora il suo ciondolo che mi regalò mia madre al mio sedicesimo compleanno, è come un porta fortuna. Ricordo ancora la reazione di Will appena l'ho chiamato per dirglielo, è letteralmente venuto da me, lasciando il lavoro per congratularsi con me. È il fratello che tutti vorrebbero. Anche Cam, Tay, Matt, Carter, Nash e i Jacks si sono congratulato con me.
A proposito di Nash, ieri sera siamo usciti, noi due da soli. Tipo un appuntamento e pare che le cose tra di noi funzionino abbastanza bene. Sono felice della situazione che si è creata tra di noi.  Ero davvero felice il giorno in cui Nash ha ammesso cosa provava per me e ho subito chiamato Debby per dirle tutto, l'ho perfino detto a mia madre, ricordo ancora la sua frase 'bastava solo aspettare'  e aveva perfettamente ragione. Le mamme!  Bisogna sempre ascoltarle.  Però non stiamo ancora insieme.
Johnson e Gilinsky invece tornano oggi pomeriggio e io non vedo l'ora di abbracciare Johnson, mi è mancato moltissimo e da quanto ho saputo da Nash è stato lui farlo riflettere e a fargli capire se provava o no dei sentimenti nei miei confronti. E avevano ragione pure Cam e Matt Nash si confidava con i Jacks così loro avrebbero potuto resistere alla 'ragazza labbruccio'  o come la chiamava Matt.  Posso ritenermi fortunata ad avere degli amici come loro, che mi sopportano e mi vogliono bene, come io d'altronde.
Io e i ragazzi non abbiamo preparato niente per il ritorno a casa dei Jacks, niente feste, niente cose sdolcinate, niente di niente. Andremo solo all'aeroporto a prenderli. Probabilmente sono stanchi e l'unica cosa che vogliono fare è andare a casa e dormire, l'ultima tappa del tour mi pare sia stata in Italia, e le ore di volo sono decisamente tante. Abbiamo solo deciso di trovarci a casa di Tay, che è bella spaziosa, per stare insieme a mangiare la pizza e guardare un film.
Il volo sarebbe arrivato per le tre, e manca poco meno di un'ora. Nash dovrebbe arrivare tra poco, poi andremo a prendere anche Aaron e Carter mentre Matt va da Cam, Madison e Tay per ritrovarci tutti in aeroporto.
Il clacson di una macchina attirò la mia attenzione e uscì di casa per vedere la macchina di Nash parcheggiata davanti il vialetto di casa.

<<ciao Nash>> dico salendo in macchina, vicino al poso del guidatore

<<ciao piccola>>

Prima che partisse mi avvicino a lui e gli do un bacio sulla guancia, non stiamo ancora insieme e non mi va di essere io quella che lo bacia per prima. Insomma io ho fatto la prima mossa ora tocca a lui condurre il gioco.

<< quanto devo aspettare prima che tu mi baci sul serio? >> sorride guardandomi

<<e io quanto devo aspettare per vedere Johnson? >> chiedo seria ma con tono divertito

<<preferisci lui a me? >> domanda facendo l'offeso

<<ti ricordo che è stato lui a fare tutto questo>> dico indicando noi due e la sua mano sopra la mia

<<e io non potrei desiderare altro>> 

Si avvicina a me, e mi lascia un tenero bacio sulle labbra. Decisamente meglio. Non so cos'altro desiderare, forse solo che io e lui ci mettiamo davvero insieme.

<<forse è meglio andare>> sussurro a pochi centimetri di distanza da lui

<<continueremo stasera >> mi dice lasciandomi un ultimo bacio

Gli sorrido e poi mette in moto per andare a casa di Aaron e poi di Carter...
Scendiamo tutti e quattro dall'auto di Nash ed entriamo in aeroporto. Nash mi prende per mano e mi sento come protetta, il fatto di stare con lui mi da sicurezza. Forse è la cosa di cui ho bisogno ora.

<<siete in ritardo di dieci minuti! >> ci dice Cam

<<parla con loro due, sono arrivati da me cinque minuti dopo>> dice Aaron indicando me e Nash

Cam ci guarda ma io evito il suo sguardo e mi appoggio a Nash, contro il suo petto. Con la coda dell'occhio lo vedo sorridere, e Nash mi circonda le spalle con il braccio e intanto che gli altri parlavano io e Nash siamo abbracciati.
L'aereo dovrebbe essere già atterrato perché sono già le tre passate, l'unica cosa da fare è aspettare. Dopo una decina di minuti finalmente dalla scale mobili noto due ragazzi, un moro e in biondo più basso. Aspetto che scendano dalle scale e subito vado ad abbracciare Johnson. Lascia cadere la borsa che teneva in mano e ricambia l'abbraccio.

<< mi sei mancata, più di quanti credi>> ammette dolcemente

<<anche tu, avrei voluto chiamarti tutti i giorni>>

Sciolgo l'abbraccio e torno da Nash mentre Johnson e Gilinsky venivano salutati dagli altri. Madison e Gilinsky non fanno che baciarsi, sono davvero dolci. Finiti i saluti, accompagniam i ragazzi a casa. Johnson sale da Nash mentre Gilinsky da Matt, visto che c'era anche Madison e volevano stare insieme...
La sera arriva in fretta, siamo tutti quanti a casa di Tay,  ci sono anche Madison e Mahogany. Abbiamo ordinato la pizza e ora stiamo guardando un film. Io e Nash siamo seduti vicini sul divano e di fianco a me c'è Tay e poi Cam e Carter. Sulla poltrona invece sono seduti Madison e Gilinsky e sull'altra poltrona ci sono Matt e Johnson.

<<Marika>> sento sussurrare da Nash

Mi giro ma appena lo guardo mi colse di sorpresa mettendomi una mano sulla guancia e mi bacia. Non so se è perché abbiamo chiarito i nostri sentimenti o se è sempre stato così con le sue ragazze ma questo ragazzo mi sta baciando troppe volte. E adoro questa cosa, tanto che sorrido sulle sue labbra.

<<posso guardare il film? >> mi chiede

<<sei tu che mi hai baciato per primo!!>> affermo

Mi fa la linguaccia e torna a guardare il film.
La serata fu fantastica, ci siamo divertiti tantissimo. Mi mancheranno queste serate una volta iniziata la scuola, e manca davvero poco.  Ma ehi! È ciò che volevo, ciò che desidero fare fin da quando sono piccola. Ciò che mio padre mi ha insegnato e ciò che voglio fare per il resto della mia vita.
Direi che è giunto il momento di dirlo: che abbi inizio il mio  percorso per diventare una ballerina professionista
FINE.

SPAZIO AUTRICE:
Che dire?  Questa prima parte è finita e speri che vi sa piaciuta. Farmelo sapere tra i commenti e lasciate qualche stellina che è sempre gradita..

Non togliete questa storia dalla bibliotecario perché qui vi farò sapere quando uscirà il primo capitolo di Era solo un gioco 2. strano scriverlo.
Forse entro domenica riuscirò a pubblicarlo.

Marika.





|Era solo un gioco| Nash Grier (COMPLETA)Where stories live. Discover now