Capitolo 43

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'Stasera sarà la tua sera'  questa frase non ha fatto altro che apparirmi in qualsiasi momento nella mia mente. Penso che centra con il fatto che ho baciato due volte Nash. Ammetto che mi sono divertita molto a giocare a quel gioco, e sono stata fortuna ad aver baciato solo due ragazzi. Cam è quello ad aver baciato più ragazze, era talmente ubriaco che non riusciva a tenere la carta attaccata alle sue labbra.
Sono circa le due di mattina, e in casa di Cam ci siamo solo io, lui, Aaron, Matt,  Carter, Nash e Tay che mi sono accorta solo da poco che c'era perché era rimasto con dei suoi amici anziché giocare con noi altri. David e Debby sono andati a casa. Debby perché doveva partire presto per andare a Los Angeles con Dan mentre David se né andato e basta. Cam aveva chiesto a noi se volevamo rimanere a dormire qui, i suoi e sua sorella non c'erano perché sono andati dalla loro nonna quindi casa era tutta libera e noi abbiamo accettato di rimanere.
Sono seduta vicino a Tay sulla poltrona, siamo abbastanza stretti ma l'altra pozione era stare seduta sul pavimento visto che il divano e l'altra poltrona erano già occupate.

<<un uccellino mi ha detto che tu e Kian... >> mi dice a bassa voce per non farsi sentire dagli altri che parlavano tra di loro <<bacia bene? >> continua ridendo

<<sei peggio delle ragazze, te lo hanno mai detto?! >> esclamo

<<Debby non c'è e io sono un buon amico>> dice mettendosi sulla difensiva

<<su questo non ho dubbi>> sbuffo appoggiando la testa sulla sua spalla

<<tutto bene? >> mi chiede preoccupato

<<problemi d'amore>>

<<con Kian? >> chiede stupito

Scossi la testa e la alzo per guardarlo negli occhi. È davvero un ragazzo affettuoso e troppo divertente, mi sono affezionata subito con tutti. Non vorrei avere amici migliori che si preoccupano se qualcuno sta male.

<<Nash? >> mi chiede sicuro che la risposta fosse si

<<si vede così tanto? >> 

<<non tanto. Ma ormai tutti noi lo sappiamo ce ne siamo accorti con il tempo. Sinceramente all'inizio pensavo la storia si sarebbe fermata a distanza di una settimana ma poi alle feste finivate sempre per baciarvi. E io e i ragazzi ce ne siamo accorti al Rammer prima che Johnson e Gilinsky partissero. Non vi siete baciati vero? >>

<<no, mi ha detto che non mi voleva baciare e glielo ho fatto credere pure io.. Ma ehi stasera l'ho baciato due volte>>

<<e..? >>

<<non cambierà niente Tay.. Lui mi evita e io penso ancora a lui>>

<<sarà il caso di provvedere, devi conoscere altri ragazzi>> mi consiglia sorridendo

Gli sorrido anch'io e ci uniamo agli altri, avvicinando la poltrona mettendola attaccata al divano. Ho la testa appoggiata alla spalla di Tay e i miei occhi si stanno per chiudere ma resisto e guardo il film che sta andando in onda in tv.
Poco dopo però i miei occhi si chiudono definitivamente e il sonno di impossessa di me...

La mattina mi sveglio con il collo dolorante e il braccio destro addormentato, appena apro gli occhi mi accorgo di essere nella stessa posizione di ieri sera. La testa appoggiata alla spalla di Tay, il braccio destro che faceva da cuscino per la testa di Cam. Non ricordo di aver messo il braccio lì. I due stanno ancora dormendo e cerco di non svegliarli mentre mi alzo. Appena entro in cucina vedo il caos, bicchieri di plastica per terra o messi in disordine sul piano della cucina,  terrine dove prima erano piene di patatine svuotate e le bottiglie di alcool vuote. Prendo i bicchieri vuoti, li metto uno sopra all'altro e da una parte, così come con le bottiglie per fare spazio sul piano della cucina.

<<c'è da mangiare?>> chiede qualcuno alle mie spalle

Mi giro e Nash mi sta guardando. Ha i capelli tutti spettinati e ha un'aria così stanca, ma come dargli torto. Sono le undici ma ci siamo addormentati tutti alle tre.
Appena tornerò a casa mi metterò a dormire sul mio comodo letto.

<<emm...non lo so. Stavo sistemando>> dico indicando il tavolo <<non vale la pena fare colazione adesso. Tra un ora è mezzo giorno>>

<<questo è vero. Ma ho talmente fame.. >>

<<non dirlo a me.. Senti è meglio che torno a casa. Non è che lo diresti agli altri? >> gli chiedo gentilmente mentre tiravo fuori il cellulare per chiamare James, anche se penso sia a lavoro

<<se vuoi ti accompagno>> dice avvicinandosi

<<mi faresti un enorme favore. Sono tutti a lavoro a quest'ora >>

Vado a prendermi la borsa e poi usciamo di casa per salire nella sua macchina. Nei primi cinque minuti nessuno dei due parlò e per evitare ancora questo silenzio imbarazzante, chiedo a Nash se potevo accendere la radio.  Appena la accedo partì subito Closer dei The Chainsmokers e inizio a canticchiarla sotto voce mentre guardavo la strada davanti a me. Amo la musica, quasi più delle serie televisive e senza di essa non so cosa farei.
D'un tratto mi ritrovo a guardare il ragazzo dagli occhi di ghiaccio mentre guidava. I ricordi della notte precedente iniziarono a farsi spazio nella mia mente e improvvisamente inizio ad aver caldo, sono sicura di star arrossendo. Posso ancora sentire il suo tocco delicato, le sue labbra che si scontrano con le mie, le sue mani sulla mia vita e le mie che toccano il suo morbidi capelli. Il  bello di aver vissuto queste sensazioni per ben due volte ma forse mi sto facendo solo del male perché lui non prova gli stessi sentimenti che io provo per lui. Forse ha ragione Tay, dovrei conoscere altre persone, ma se rimango amica sua niente riuscirà a farmi dimenticarmelo. La cosa positiva è che almeno adesso non mi evita come faceva prima. 

<<una foto dura di più,sai>> sento dire da Nash

non mi ero nemmeno accorta che lo stavo ancora guardando e ora sul suo volto è apparso un sorriso, quel meraviglioso sorriso.  

<<no...emm...>> balbetto imbarazzata 

abbasso la testa facendo si che i miei lunghi capelli mi coprono la faccia, ancora arrossata. Spero di arrivare presto a casa perché non so ancora quanto riuscirò a resistere...
Con le mie indicazione Nash riesce a portarmi a casa, si ferma davanti il vialetto di casa e senza pensarci due volte, perché avevo fretta di uscire dall'auto, mi avvicino a lui ma mentre gli stavo per scioccare un bacio sulla guancia, si gira leggermente e le mie labbra entrarono in contatto con l'angolo della sua bocca. Perfetto direi! ora posso morire in pace! 

<<emm...è meglio che vado>> dico velocemente

prima che potessi girarmi per aprire la macchina dell'auto vedo Nash sorridere, di nuovo. Cos'è oggi la giornata dei sorrisi, per caso?? Lascio perdere e apro la porta per uscire, la chiudo alle mie spalle e mi vado verso la porta di casa senza girarmi perché sennò avrei fatto solo un favore a Nash. Sono sicura che sia ancora lì, seduto in macchina a guardarmi, e, come ho già detto, io odio quando le persone mi fissano. Apro la porta di casa con le chiavi e, dopo essere entrata, la chiudo alla mie spalle.  Involontariamente guardo fuori dalla finestra e vedo la macchina di Nash sfrecciare lungo la strada....

SPAZIO AUTRICE:

Ho deciso: appena la scuola inizia pubblicherò i capitoli una volta la settimana, probabilmente la domenica sera. a settembre vado in quarta superiore e probabilmente alcune volte non riuscirò nemmeno a pubblicarli ma per adesso faccio il possibile per pubblicarne. spero che continuerete a leggerli perché stanno per succedere delle cose ma ho anche pensato di fare anche la seconda parte dove racconterò l'anno scolastico di Marika e tutte le cose che succederanno.  mentre questa storia finirà con la fine dell'estate però non ne sono così sicura...  

Voi che ne pensate? intanto lasciate qualche commento e delle stelline che a me fa sempre piacere vedere che  a qualcuno piace ed è interessato alla scuola.

Marika.

|Era solo un gioco| Nash Grier (COMPLETA)Where stories live. Discover now