Capitolo 32

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L'attesa fu davvero snervante e alcuni uscivano dalla porta distrutti, la decima ragazza uscì dalla sala piangendo, è andata così male? pensai tra me e me. Ho avuto modo di parlare con la coppia vicino a me e mi hanno detto che è il secondo anno che provano ad entrare in questa scuola. È a numero chiuso e ogni anno passano solo duecento persone su mille quindi devi essere molto brava, alcuni però mollano dopo metà anno perché non ce la fanno. Il ragazzo mi ha detto che ha conosciuto uno che era entrato ma dopo tre mesi ha abbandonato la scuola visto che era sempre stanco e anche mentalmente non ce la faceva più, faceva danza classica e tutti sanno quanto dura sia 

<<numero venti>> dice la signora di prima

Tocca a me. La coppia con cui stavo parlando mi fa gli auguri e dopo aver preso il cd, mi avvicino alla signora e usciamo dalla seconda parta che come avevo intuito, portava subito all'auditorium. Prima di salire sul palco però do al tecnico il cd.

<<quando vuoi puoi partire>> mi dice una dei tre insegnanti

Schietti i signori! Avranno di sicuro sotto mano la mia cartella che ho spedito per l'iscrizione con tutti i miei dati

<<questo è per te papà >> dico sottovoce guardando in alto

Faccio un cenno al tecnico, la musica parte e io inizio a ballare come non avevo mai fatto prima. Mi sentivo bene, sollevata. L'ansia che avevo pochi minuti fa sparì appena la canzone partì. La musica mi cullava come una madre fa con il proprio figlio appena nato. È questo che mi è stato insegnato ed è questo ciò che porterò sempre con me: sentire la musica non solo ascoltarla.
La musica finì e improvvisamente cala il silenzio, nessuno dice niente, ricevo solo un grazie da uno degli insegnanti. Torno nella sala e prendo le mie cose salutando i ragazzi di prima e augurando loro buona fortuna. Esco di nuovo dalla sala e torno da Debby, Will e la Smith.
Appena mi vedono arrivare Debby mi corre in contro e mi salta addosso.

<<sei stata bravissima, ho filmato tutto>> dice tutta esaltata

<<sapevo che ci saresti riuscita>> le dico ridendo

La Smith mi fa i complimenti e le dico che i risultati sarebbero usciti domani in mattinata sul sito, speriamo che vada tutto per il meglio. Vado da Will e lo vedo con gli occhi rossi che mi guardava con un sorriso a trentadue denti. Ha pianto?

<<Hai pianto?>> chiedo asciugandogli una lacrima

<<non ti vedevo così bene mentre ballavi da quando lo facevi con papà. Sono orgoglioso di te e anche papà lo sarebbe stato>>

Gli scende un altra lacrima e prima che potessi piangere anch'io lo abbracciai forte. Will mi è sempre stato accanto anche quando dopo la morte di mio padre avevo pensato di mollare la danza, è stato lui ha convincermi senza di lui non sarei qui.

<<ti voglio bene>> gli dico

<<anch'io e tanto>>

<<Però non piangere se no fai piangere anche me>> gli dico dopo aver sciolto l'abbraccio

Usciamo dalla scuola e torniamo a casa. La Smith fu gentile ad accompagnare prima Debby a casa e poi me e Will, prima di scendere  dalla sua auto le dissi che le avrei mandato un messaggio nel caso fossi passata al secondo provino oppure no.

<<mamma siamo a casa!>> urlo

Butto lo zainetto sul divano mentre Will si siede sulla poltrona. Sentiamo subito  qualcuno correre giù per le scale essendo in legno, e poi a me dicono di non correre per le scale sennò cado

<<allora? >> chiede mia madre impaziente tanto quando James

Will tira fuori il cellulare e fa vedere loro il video, glielo avrà sicuramente mandato Debby. Dopo me lo faccio mandare per inviarlo ad Allison e ai ragazzi ma sono sicura che Debby lo abbia già inviato a Cam.

<<oh tesoro! Balli come tuo padre >> mi dice mia madre abbracciandomi

È da molto che non mi vedono ballare, diciamo da quattro o cinque anni. Non ho più avuto modo di farlo perché ho smesso di ballare per un anno e gli anni prima ero più piccola e non ballavo come lo faccio ora.

<si sa qualcosa dei risultati? >> mi chiede James

<<escono domani>>

<<sarai sicuramente passata>> mi dicono in coro James e mia madre

Mi sdraio sul divano mentre guardo la tv ma sono così stanca che gli occhi si chiudono da soli, non so se ce la faccio stasera al concerto. Sarei capace di dire a Johnson che non ci vado e poi hanno un altro concerto qui a Huntington Beach. Infatti è quello che feci prima di addormentarmi sul divano.

****

<<tesoro svegliati>>

<<mamma lasciami dormire>> dico ancora con gli occhi chiusi

<<ci sono alcuni tuoi amici>> mi dice accarezzandomi la fronte

<<ma che ora è??>>

Quasi le undici, mi risponde mia madre, apro di scatto gli occhi, ho dormito così tanto? Cinque ore, direi. Sono in camera, qualcuno mi avrà portato qui. Chiedo a mia madre chi ci fosse e lei mi dice Cam, e gli altri non se lì ricordava. Non dovrebbero essere al concerto dei Jacks con Debby?? Giuro che se l'hanno lasciata sola li ammazzo tutti quanti!
Le dico poi di farli venire in camera, qualcuno bussa ed entrano Cam, Tay, Aaron, Matt e Carter. L'unico che manca è Nash.

<<ma non dovreste essere al concerto? >> chiedo quasi urlando

<<Johnson mi ha chiamato per dirmi che non saresti venuta perché eri stanca così visto che ci tenevi ad andare ad un loro concerto gli ho detto che ci sanremo andati tutti insieme la prossima volta, cioè martedì>> mi disse Cam <<e Debby l'ho avvertita io, è rimasta a casa perché è stanca>> continua prima che potessi parlare

Questo ragazzo mi legge nel pensiero!
Lì faccio accomodare sul letto vicino a me e racconto loro della mia giornata a LA, di quanto sia bella quella città, del provino, dei  ragazzi che erano con me e delle persone che uscivano piangendo. Il prossimo provino sarebbe stato di improvvisazione e se fossi passata al primo di oggi, le date le avrebbero comunicate domani insieme ai risultati.
Rimaniamo a parlare finché non si fa mezza notte e dico loro che ero davvero stanca. Mi salutarono tutti con un bacio sulla guancia e li accompagno alla porta di casa ma prima che anche Cam fermo Cam

<<perché non è venuto Nash? >> gli chiedo

<<non ha voluto, è andato al concerto dei Jacks. Ho provato a convincerlo ma ultimamente ha qualcosa che non va>> mi dice dispiaciuto

Ora che ci penso non è venuto a prendere Skylynn in accademia venerdì e lui viene sempre il venerdì ma stavolta c'era la madre. Fingo un sorriso e lo saluto con un bacio sulla guancia per poi chiudere la porta e tornare a letto.

SPAZIO AUTRICE:
Oggi mi sono sentita ispirata così ho pubblicato due capitoli, spero vi piacciano e scusate per gli errori.
Buonanotte :*

Marika.







|Era solo un gioco| Nash Grier (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora