Ti amo

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Sospirai alzandomi dal letto e mi guardai intorno spaesata, come se non vedessi la mia camera ma la camera di un'altra ragazza.
Mi alzai dal letto e andai in cucina per prendere un bicchiere di acqua, vidi mio padre sorridermi e così sorrisi a mia volta.
"Come stai principessa?" Chiese dolcemente, alzai le spalle bevendo un sorso di acqua e lui mi sorrise.
"Liam mi sembra un bravo ragazzo"scoppiai a ridere e lui mi fece l'occhiolino.
"A lui piaci" scossi la testa e sospirai.
"Papà, non penso nemmeno che mi vorrà mai come amica" esclamai alzando le spalle e lui annuì.
"Io e tua madre ci odiavamo" sorrisi.
Adorava raccontare quella storia e a me faceva piacere sentirla.
"Tua mamma era in prima media e io in terza, ci siamo scontrati perché correvano e beh ... Abbiamo cominciato ad insultarci per tutti i mesi della scuola ... A Giugno le chiesi di uscire" sorrisi e lo abbracciai.
"Ti voglio bene papà" ammisi e me ne andai verso camera mia.
Mi sforzai di dormire e appena mi addormentai sognai il cancro che si impossessava di me e mi lacerava.

Aprii gli occhi deglutendo e mi asciugai le lacrime, guardai la sveglia.
Erano appena le 7, CAZZO! Ero in ritardo!
Mi alzai di fretta, presi la divisa e corsi in bagno per farmi una doccia velocissima.
Mi cambiai in fretta e furia e andando in cucina presi un cornetto, salutai i miei genitori e uscii di casa addentando il cornetto.
Avevo voglia di camminare, ma ero troppo debole per farlo e così mi fermai alla fermata dei bus e vidi Liam zoppicare verso di me.
"Ciao verginella" mi salutò e così lo guardai male e lui non sorrise.
"Smettila Liam" ringhiai e lui alzò le spalle e non mi calcolò più per il resto del tempo.
Vidi Jake arrivare e così sorrisi e lui mi diede un bacio sulla guancia.
"Ciao bellezza" esclamò ridendo.
Vidi Liam sospirare.
Quel ragazzo era davvero molto ma molto strano e non capivo i suoi comportamenti del cavolo.
"Ciao Jakw" lo salutai sorridendo.
Vidi Nathan arrivare e mi diede un bacio sulla guancia.
"Ciao Kim" mi salutò, sorrisi.
"Ciao Nathan" risposi ricambiando il sorriso e vidi Liam guardarmi come un cucciolo smarrito e mi fece una tenerezza assurda e non ne capivo il motivo.
"Kim, stasera c'è una festa"esclamò Nathan sorridendomi.
"Ah ... Ehm .." Non ero mai stata invitata ad una festa.
Ero la verginella della scuola e lo zimbello di tutti, per colpa di Liam ovviamente.
"Alla verginella non piacciono le feste Nathan" esclamò Liam schifato, strinsi i pugni.
"Vengo con piacere Nathan"ammisi e Liam mi guardò confuso e poi esclamò:
"Come ti pare verginella, tanto non ti divertirai e non pensare che io venga a letto con te" lo guardai male e poi esclamai:
"Oh! Che peccato! Ora come farò a vivere?!" Lui sbuffò e ringhiò:
"Ma muori!" Sbuffai non rispondendo e Jake mi sorrise.
"Liam è stupido, lascia perdere" esclamò dolcemente al mio orecchio, annuii e ammisi:
"Lo so" e poi entrammo dentro al bus.
Liam si mise seduto accanto ad una ragazza e così lo guardai male e lui mi sorrise continuando a parlare con la ragazza.
Nathan e Jake parlavano di basket.

Arrivammo a scuola e alzandomi qualcuno mi fece lo sgambetto e cascai con la faccia su qualcosa di duro.
Pregai Dio che non fosse quello che pensavo.
"Kim alzati" esclamò Liam gemendo, la sfiga era con me!
Mi alzai e lui sorrise soddisfatto e poi seguii Nathan e Jake e lui sbuffò infastidito e stava camminando al nostro passo.
"Verginella?" Sussurrò Liam, mi girai e lo vidi a due centimetri dal mio viso.
"Non ti divertirai alla festa" esclamò alzando le spalle, avevo voglia di spingerlo e di fargli provare quello che provavo io quando lui mi prendeva in giro, ma farlo cadere non era la soluzione! Aveva una caviglia con il gesso.
"Non sono affari tuoi" risposi guardandolo male e lui alzò le spalle di nuovo e se ne andò.

Le ore passarono in fretta e per ricreazione rimasi in classe a mangiarmi un panino, non avevo voglia di vedere Liam.
"Ciao verginella" parli del diavolo e spuntano le corna!
Alzai lo sguardo dal mio libro e risposi:
"Che c'è?" Lui sorrise e venne accanto a me.
"Mi aiuti?" Domandò gentilmente, mi alzai prendendo le stampelle e lui mi appoggiò le mani sui fianchi gemendo per il dolore e poi si mise seduto.
Le sue mani erano sempre sui miei fianchi e avevo la pelle d'oca.
"Grazie verginella" esclamò confuso, alzai le spalle e mi misi a sedere accanto a lui.
"Che leggevi?" Chiese curioso.
"Mah niente di che, stavo leggendo The 100" risposi ridendo.
"Di nuovo?" Chiese ridendo, annuii.
"Devo shippare Bellarke!" Esclamai.
Lui sorrise divertito.
"Mi aiuti ad alzarmi?" Domandò piano, non voleva l'aiuto di nessuno.
Era molto orgoglioso e mi stava pregando, mi alzai e mi inginocchiai e lui appoggiò le mani sulle mie spalle e fece pressione per alzarsi.
"Grazie" disse e così presi le stampelle e le porsi a Liam.
Lui mi ringraziò e se ne andò via.
"A stasera!" Urlò ridendo.

You Are My Life (#Wattys 2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora