Compleanno-Seconda Parte

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Dal capitolo precedente:
"Kim, obbligo o verità?" I suoi occhi mi guardavano.
"Obbligo" sussurrai pentendomene subito dopo, lui si inginocchiò sul prato davanti a me e mi sussurrò:
"Fammi un succhiotto" sgranai gli occhi guardandolo imbarazzata e lui mi sorrise.
"O mi baci o mi fai un succhiotto" disse come se fosse la cosa più ovvia al mondo.

"Sei impazzito? Ci sono dei bambini!" Chiesi nervosa, lui sorrise e scosse la testa divertito.
"Tranquilla, ho visto mio fratello slinguarsi metà delle bambine qui" disse ridendo, lo guardai confusa e i bambini scoppiarono a ridere annuendo.
Io alla loro età, giocavo a barbie e a pokemon.
"Liam per favore, non scandalizziamo i bambini"lo pregai.
"Decidi, puoi sia farmi un succhiotto che baciarmi" disse come se fosse la cosa più ovvia al mondo, lo guardai male e lui si morse il labbro inferiore.
"Decidi" esclamò guardandomi dritta negli occhi, mi inginocchiai davanti a lui.
"Ti farò un succhiotto" risposi e lui sorrise piegando la testa da un lato, appoggiai le labbra sul suo collo e lo sentii fremere sotto alle mie labbra.
Non avevo mai fatto un succhiotto in vita mia, ma non volevo fare la figura della cogliona di merda.
Baciai la parte del suo collo e lo sentii gemere, sorrisi cominciando a succhiare piano e lui appoggiò una mano su un mio fianco e lo strinse appena, passai la lingua sul mio lavoro e gemette di nuovo.
"Oddio" sussurrò sconvolto, non feci in tempo a chiedere spiegazioni che i bambini si buttarono addosso a Liam, che cascò addosso a me.
Sentii qualcosa di duro che spingeva verso una mia coscia.
"Voi due starete insieme!" Urlò Thomas ridendo e i bambini risero con lui.
"Liam mi stai spingendo il tuo affare sulla mia coscia" sussurrai all'orecchio del ragazzo stupido che mi ritrovavo sopra, sorrise strusciandosi e gemette.
"Thomas alzati e alza i tuoi amichetti" disse Liam ridendo, i bambini si alzarono e Liam rimase a fissarmi le labbra.
"Liam mi porti al capanno degli attrezzi che prendo la palla?" Chiese il fratellino, così Liam si alzò da sopra di me respirando a fatica.
Il mio cuore stava martellando fortissimo, dovevo solo calmarmi.
Mi alzai da terra e seguii i bambini, Liam entrò dentro al capanno e delle bambine mi spinsero dentro e poi chiusero la porta.
"Thomas!" Urlò Liam sbattendo un pugno alla porta di legno.
"Voi due dovete stare insieme!" Urlò il bambino, scoppiai a ridere e Liam mi guardò male.
"Cosa c'è da ridere?" Chiese sbuffando.
Alzai le spalle.
"Il fatto che tu sia eccitato in un capanno" risposi ridendo e mi misi a sedere su una sedia, Liam sospirò e prese una birra e delle patatine.
"Vengo spesso qui, mi sento bene" rispose mettendosi a sedere a terra e mi porse le patatine, lo ringraziai.
"Venivo spesso qui, quando i miei litigavano" esclamò bevendo un sorso di birra.
Annuii sospirando e ammisi:
"Quando ero piccolina, mia nonna mi portava sempre in un posto .. Era una casetta di legno che lei e mio nonno avevano costruito per me... Quando mi sento sola, ci vado ancora" Liam mi guardò e annuì.
"Tua nonna malata?" Chiese confuso.
Annuii sospirando, dovevo stare attenta a non dire cazzate ed era difficile! Io le dicevo ogni giorno.
"Posso chiederti una cosa?" Domandò Liam prendendo delle patatine, annuii confusa.
"Tra te e Jake c'è qualcosa?" Chiese Liam imbarazzato, scossi la testa ridendo e ammisi:
"È un bravo ragazzo ma non penso che ci sarà mai qualcosa tra noi due. Forse ci sarà una bellissima amicizia" Liam mi guardò di nuovo negli occhi e si avvicinò piano alle mie labbra.
"Ciao ragazzi" io e Liam guardammo Jake che guardava male il migliore amico come se fosse un sacco da Box.
"Ciao Jake" lo salutò Liam alzandosi.
Mi alzai anche io e salutai Jake, che mi diede un piccolo bacio sulla guancia.
"Ciao Kim" mi salutò guardando male il suo migliore amico, che non badava nemmeno a noi due.
A Liam non fregava nulla di me e a me non fregava nulla di lui.
Da una parte era una cazzata ma vabè.
"Vi siete baciati?" Chiese Jake andando fuori, lo seguii e scossi la testa.
"No, forse se tu non fossi arrivato ci saremmo baciati ma me ne sarei pentita immediatamente" ammisi e vidi Liam camminare a passo svelto verso casa sua.
Aveva sentito quello che avevo detto, mi sentii in colpa e da una parte soddisfatta.
"Lui non fa per te" disse Jake alzando le spalle, annuii.
"Già" risposi alzando le spalle.
Io e Jake entrammo in casa e Liam parlava con suo padre che sembrava incazzato con lui.
"Perché il padre di Liam è incazzato?" Chiesi a Jake che alzò le spalle prendendo un bicchiere di acqua.
"Il padre di Liam vuole che il figlio abbia una carriera promettente a basket e quindi molte volte Liam non gioca perché i suoi voti fanno schifo, anche se è bravissimo" rispose come se fosse la cosa più ovvia al mondo, Liam mi guardò negli occhi e si beccò uno spintone da parte del padre, sembrava un cucciolo indifeso e mi faceva una tenerezza assurda.
"Vai di sopra, pensi solo a farti qualcuna" disse incazzato il padre.
Liam aveva gli occhi lucidi e annuì salendo le scale, il padre si allontanò.
Mi scusai con Jake dicendo che dovevo andare in bagno e così salii le scale.
Mi ritrovai Liam seduto a terra con il viso stanco, lo salutai e lui mi guardò male.
"Che c'è?" Chiese con tono freddo.
"Mi dispiace per tuo padre"
"Beh, ha ragione. Sono un figlio di merda"
"Non dire così" sussurrai mettendomi a sedere accanto a lui.
I suoi occhi erano ancora lucidi, accarezzai una sua guancia e sussurrai:
"Non sei un figlio di merda e non sei neppure stupido, anzi sei fantastico. Impegnati a scuola e sarai anche più intelligente di me" sorrise scuotendo la testa.
"Più intelligente di te? Non potrei mai esserlo" rispose alzando le spalle e guardandomi negli occhi.
"Era per farti ridere, io sono troppo brava" sorrise di nuovo e mi ringraziò.
"Di cosa?" Chiesi confusa, lui chiuse gli occhi.
"Beh .. Di essere venuta a vedere come stavo" rispose alzando le spalle.
"Tranquillo" ammisi.
"Ho sentito che hai detto a Jake che se ci fossimo baciati te ne saresti pentita..." Esclamò offeso, annuii.
"Sei un bel ragazzo ma ... Io non ..." Non riuscivo nemmeno a formulare una frase di senso compiuto.
"Tranquilla, è meglio che non ci siamo baciati" disse alzando le spalle.
Ci rimasi male ma aveva ragione, mi diede un bacio sulla guancia provocandomi dei brividi in tutto il corpo e si alzò da terra porgendomi la mano, la accettai e mi aiutò ad alzarmi.
"Io devo andare"esclamai, lui mi sorrise annuendo.
"A domani verginella" disse sorridendo e andandosene in camera sua.
Angolo Autrice:
Ehilà! Ecco qui la seconda parte del compleanno! Cosa ne pensate?! Si stavano per baciare ma è arrivato Jake! Secondo voi si sarebbero baciati? 😌🙈

You Are My Life (#Wattys 2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora