CAPITOLO 10

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"SERES"

Quiete, benessere, pace.

Erano queste le emozioni che provavo, non c'era più dolore, non c'era ansia... silenzio.

"Sono morto..." pensai... "si può pensare anche da morti?"... continuai...

Era una sensazione di piacere, estremo piacere, un torpore dal quale nessuno vorrebbe svegliarsi mai...
...provai a muovere il mio corpo... riuscivo a muovere ogni singolo muscolo senza sentire alcun dolore...

"Che sia stato tutto un sogno?" pensai fugacemente...

Provai piano piano a svegliarmi da quel torpore per cercare di capire dove mi trovavo. Avevo ricordi estremamente surreali, ricordavo persone ferme nel tempo, goccioline di pioggia sospese per aria, un "passaggio" magico all'interno di un basamento, una specie di tempio magico, Amon... la vera figura di Amon...

..un sussulto!
Annaspai..............

Dopo pochi secondi nei quali mi dimenai in acque oscure sembrando di annegare, mi resi conto che l'acqua era poco profonda, mi misi in piedi e il livello del fluido oscuro che riempiva quel lago nero arrivava fino alle mie ginocchia.

"Questo posto...  questa grotta..." dissi con un filo di voce, "la stessa dei miei sogni... eppure non sto sognando..." continuai con estremo stupore.
Mi toccai velocemente la testa, le braccia, le gambe, cercavo tutta quelle serie di ferite che Amon mi aveva inflitto durante lo scontro, non avevo più nessun segno della lotta. Il mio corpo era completamente guarito.
"Ma come mai sono nudo?" mi resi conto di non aver vestiti, non era un particolare che ricordavo nei miei sogni... Non riuscivo proprio a ricordarmi se nei miei viaggi onirici in quel medesimo posto io fossi stato vestito o no. In quel momento poco importava. L'importante era che fossi vivo, almeno era quella la mia convinzione in quel momento, e soprattutto che fossi nuovamente in ottima salute.

"Quanto tempo sarò rimasto senza sensi?" iniziai a preoccuparmi. I miei pensieri andavano a Eddy che magari si stava preoccupando, alla mia famiglia che magari pensava che io fossi scomparso, ai miei amici...

Non avevo nessun canone di riferimento per poter stabilire quanto tempo fosse trascorso da quando vidi pietrificarsi le persone, la scoperta della grotta del drago, lo scontro... ma soprattutto la mia perdita di sensi.

Mi guardai intorno, era tutto esattamente come me lo ricordavo, una grotta dove si intravedevano stalattiti, una grotta oscura con questo grande lago nero al suo interno. Ma in questa oscurità c'era luce, o meglio, sembrava illuminata e io distinguevo ogni particolare...

"Dov'è il libro?" dissi a voce alta guardandomi freneticamente in giro. Era li, galleggiando, poco davanti a me...
Allora era davvero successo tutto.
"Seres...Seres..." provai a chiamare...
nessuna risposta giunse...
"che strano, eppure nei miei sogni sempre compariva Seres...".

"Chissà se c'è anche quella specie di altare con le fiamme oscure ai lati..."

Mi incamminai nel lago oscuro...  adoravo quella quiete... quel silenzio così confortante, come se mi trovassi all'interno di una sorta di utero, era un luogo sicuro, mi sentivo davvero in pace...  ma soprattutto protetto.
Mi accorsi che poco più avanti incominciavo a vedere l'altare, proprio come l'avevo immaginato nelle mie visoni...
Era proprio quello il momento che nell'oscurità comparivano quei due grandi occhi infuocati e sentivo quella voce grave, dalla cadenza antica, che mi dava piccoli suggerimenti. Ma questa volta ancora non riuscivo a percepire nessun tipo di rumore oltre alle piccole onde che si formavano nel lago oscuro a ogni mio passo  per avvicinarmi all'altare.

Riuscivo finalmente a dare un'ubicazione precisa a questo altare, ero convinto fosse fuori dal lago, all'interno della roccia, invece mi sbagliavo. Sorgeva a filo dell'acqua, galleggiando con estrema stabilità, non vi era dislivello... ma si passava dal liquido al solido senza neanche accorgersene...
Era un meraviglioso tavolo cerimoniale, uno scrittoio molto grande, sembrava fatto anch'esso di ametista, ricordava la pietra con la quale era costruita la scala della grotta, rifletteva una sorta di luce. Le gambe del tavolo,  così come tutta la superficie, erano incise con motivi ondeggianti, senza alcun disegno preciso. Ai lati del piano superiore si ergevano due grandi candelabri in pietra, ognuno dei quali aveva cinque estremità.
Quando mi avvicinai all'altare i candelabri si accesero di fiamme oscure, subito mi spaventai...  ma fu davvero una frazione di secondo...
Questa illuminazione aggiuntiva mi fece accorgere di un particolare...  Nel mezzo dell'altare c'era un bassorilievo, un grande rettangolo... grande il doppio della grandezza del libro che avevo trovato....
Pensai di inserire il suddetto libro nello spazio sul lato destro del bassorilievo in modo tale da poterlo aprire e leggerne il contenuto...
...appoggiai il libro ma non successe nulla...  con mio assoluto stupore...
...provai ad aprirlo ma la copertina non sembrava volesse cedere alla mia volontà ... e permettermi di poter conoscerne il contenuto...

..."cosa faccio ora?... "dai Andrea pensa...", parlavo ad alta voce come i pazzi...
..." ma certo... che stupido che sono... la mia mano..."

...misi la mano all'interno del solco sulla copertina che rappresentava una fusione tra una mano umana e una di drago...

...sentii una forte energia pervadermi, o meglio... stavo trasferendo una sorta di mia energia al libro attraverso la mia mano...
...la copertina iniziò a illuminarsi...  ogni singola incisione prese a splendere di una magnifica luce violacea, una volta illuminata tutta la copertina il flusso di energia si trasmise anche all'altare che di colpo inizio a splendere emanando luce.
Si illuminò completamente... e quando l'energia toccò il lago oscuro si accese anch'esso...  riflettendo questa luce magica al di sopra con gli stalattiti.
Non vi era più oscurità, quella magnifica grotta era illuminata di una luce fatua, apparentemente violacea ma dai riflessi cangianti che creava un'atmosfera magica.

Mi guardai intorno estasiato, che meraviglia...  che sogno.. ma questa volta era reale!

"CI SEI RIUSCITO, BRAVO ANDREA" mi voltai a guardare dietro l'altare... aldilà del lago non più oscuro... bensì luminoso...

...una figura maestosa, una creatura alta otto, forse dieci metri...
...una lunga coda, un corpo squamato oscuro...
...si ergeva su due grosse zampe, aveva una postura bipede...
...zampe muscolose, un tronco umaneggiante ma ricoperto di scaglie nere...
... due grosse ali alle spalle che arrivavano fino alle sue zampe...
... le zampe anteriori, quasi come braccia umane, ma di dimensione decisamente maggiori, erano legate attraverso due catene a due pilatri posti ai lati della creatura...
...una testa di drago... uguale a quella che vidi scolpita nella roccia alla fine della scalinata...
...e i suoi occhi...
...quei due magnifici occhi scarlatti, caldi come il fuoco, profondi come l'infinito...
...era lui, ne ero sicuro...
Seres.

"BRAVO UMANO SEI RIUSCITO A NON FARTI PRENDERE IL LIBRO NERO... IL GRIMORIO.." esordì il grande drago...
"Sei Seres vero? La voce che accompagnava i miei sogni?"

"SI SONO IO, SERES... IL DRAGO DELLE TENEBRE... ORA CERCHERO' DI CHIARIRTI UN PO' LA SITUAZIONE CHE STAI VIVENDO PICCOLO UMANO...".

Ero eccitato come un bambino quando entra in un negozio di giocattoli, c'era un drago... sembrava mio amico... o quantomeno non era ostile, c'era magia... c'erano tutte le cose fantasy che io sempre avevo desiderato...era stupendo...
Mi incamminai verso la fine del lago per potermi avvicinare al drago

"FERMATI! FERMATI ALL'ALTARE! NON TI E' ANCORA PERMESSO AVVICINARTI!" mi pietrificò con un tono forte, sicuro, imponente...
Seguii le sue indicazioni senza fare alcuna obiezione.

IL SIGILLO OSCURO (#Wattys2018) in continuazioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora