Chapter 36

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N/A: come una stupida mi sono dimenticata di rendere pubblica la playlist.
Ora è pubblica e tutta vostra.
"Portland - Shawn & Lena"

"Just say you'll wait for me"

Till kindgdom come, Coldplay

Ultimamente erano successe talmente tante cose che, spesso, ne dimenticavo alcune; come ad esempio parlare con mio zio o il dover studiare.

Quando Shawn e Grayson mi avevano riaccompagnata a casa avevo promesso loro che avrei fatto del mio meglio per non cacciarmi più nei guai, ma in fondo sapevo che i guai avrebbero sempre trovato me.

Ancora scossa da come Taylor mi aveva usata, dallo scintillio della sua pistola e da come non avesse avuto esitazioni a minacciarmi con essa, rientrai in casa. La luce in soggiorno era accesa ed improvvisamente mi ricordai di mio zio.

"Dove sei stata fino a quest'ora? E cos'hai addosso?" Tuonò quando feci ingresso nella stanza.

"Ero da Grayson. Ha dato una festa." Mentii.

"Avete ricominciato a parlare?" Domandò stupito.

In quel momento mi resi conto davvero di quanto poco parlassi con mio zio. Tra i suoi lunghi turni di lavoro, le cheerleader, le mie lunghe serate nell'aula prove, Taylor e Shawn, non avevamo trovato tempo per parlare.

"Si, abbiamo chiarito." Dissi sedendomi accanto a lui sul divano. "Mi dispiace aver fatto tardi."

"Non importa, mi è sempre piaciuto Grayson. Ma la prossima volta avvertimi quando esci. Ti ho chiamato almeno dieci volte." Mi rimproverò addolcendo però lo sguardo.

"Tesoro, va tutto bene?" Domandò appoggiando una mano sulla mia spalla. Mentirgli comprimeva ogni fibra del mio essere, odiavo comportarmi così.

"Si, tutto bene. Mi sono divertita alla festa." Cercai di sorridere.

"Sono felice che tu stia bene." Mi attirò in un abbraccio ed io lo strinsi forte a me, cercando un appiglio al mio unico punto fermo nella vita.

"Mi sono dimenticata che dovevamo parlare, mi dispiace. Cosa dovevi dirmi?" Chiesi, ancora stretta tra le sue braccia.

"Penso sia tardi adesso, domani hai scuola. Ne parleremo più avanti, si?"

"D'accordo. Allora, buonanotte."

Lo abbracciai ancora qualche secondo e poi mi diressi al piano superiore.
Sembrava come se volesse temporeggiare, per non dirmi ciò che aveva da dirmi. Qualsiasi cosa avesse da dirmi di sicuro non sarebbe stata tanto orribile quanto ciò che stava accadendo nella mia vita in quel momento.

Nonostante la mia stanchezza e la mia voglia di dormire per sempre per sfuggire alle angherie della vita, non riuscii a chiudere occhio. Continue immagini di Taylor e Blake mi tormentava. Avrei voluto piangere per come mi ero fidata di nuovo della persona sbagliata, ma qualcosa mi diceva che me l'ero cercata e non avevo alcun diritto di piangere.

Portland » Shawn Mendes ( In Revisione )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora