"Cosa cazzo voleva?" chiede prima di venirsi a coricare sul letto.

"Non ha detto praticamente nulla" rispondo sedendo contro la spalliera del letto. Harry si gira e mi guarda.

"Perché chiamare allora?" mi chiede guardandomi come se conoscessi la risposta.

Non sapevo nemmeno di cosa stesse parlando, quindi perché dovrei essere a conoscenza del motivo dietro la sua telefonata.

"Qualcosa riguardo a Mr. Styles che mi avrebbe parlato riguardo a qualcosa che non so" dico con una scrollata di spalle.

"Tutto qui?" chiede sarcasticamente; rispondo con una scollata di spalle ed un cenno di assenso con il capo.

"Ci ha interrotti per chiedere se mio papà ti ha parlato di qualcosa di cui ti può riferire quando vi vedrete a lavoro? Che coglione"

"Hey!" gli do un pugno scherzoso sulla spalla che lo fa sorridere.

"Che c'è? So che sei irritata quanto me" si tira su sui gomiti e mi rivolge un grosso sorriso, mentre cerco di nascondere il mio.

So che ha ragione, ed anche lui lo sa.

"No" mento guardando altrove e cercando di non ridere.

"Certo" risponde sedendosi sul letto ed avvicinandosi a me.

Do un'altra scrollata di spalle come se non mi importasse, ma è ovvio che è il contrario; sto solamente assecondando il suo gioco perché so che vuole una reazione.

"Mmm Harry..." mi imita quando, poco tempo prima, avevo bisogno di lui.

Quasi scoppio a ridere, ma mi mordo il labbro inferiore e continuo a guardare altrove.

"Oohh Harry" sussurra al mio orecchio, e me lo copro. So che stavo gemendo il suo nome abbastanza forte, ma non riuscivo a controllarmi.

"Ooh-" prima che possa continuare lo spingo via e mi pongo a cavalcioni su di lui, intenzionalmente strusciandomi sul suo basso ventre.

Dall'espressione sul suo volto so che è rimasto sorpreso, quindi gli sorrido malignamente contenta di avergli chiuso la bocca.

"Mmm Harry" gemo fingendo nel suo orecchio prima di tornare nella posizione iniziale, cercando di non scompormi.

"Non mi tentare" mi dice con un ghigno e strizzandomi leggermente il sedere.

"Allora non mi stuzzicare" ribatto e lo faccio ridacchiare.

"D'accordo" dice mettendo le mani sulla mia schiena, "scusa"

"Bene" gli do un piccolo bacio sulle labbra facendolo sorridere.

"A che ora finisci oggi?" mi chiede mentre gli metto le braccia al collo.

"Appena dopo le sei, forse un pochino più tardi"

"Vuoi che ti passi a prendere? Potremmo fare qualcosa" suggerisce, e sento le farfalle volare nel mio stomaco dall'emozione.

"Sarebbe fantastico" rispondo sorridendo prima di piegarmi su di lui.

Si spinge in avanti e ci baciamo a metà tra noi due.

"Ci vediamo alle quattro allora?" chiedo sciogliendo l'abbraccio.

"Mhmm" mormora prima di darmi un veloce bacio.

Una volta giù dal letto posso sentire il suo sguardo su di me mentre mi muovo nella stanza raccogliendo la mia giacca, la borsa ed i tacchi. Mi rende così nervosa quando mi osserva in silenzio, è come se fosse più difficile camminare senza cadere.

[EDITING] My Boss' Son |ITA|Where stories live. Discover now