t w e n t y

164 22 18
                                    

Non ebbe il coraggio di voltarsi subito, il terrore l'aveva bloccata

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Non ebbe il coraggio di voltarsi subito, il terrore l'aveva bloccata.
Quando riuscì a realizzare che ciò che l'aveva sfiorata non era frutto della sua paranoia, si voltò cercando di staccare la mano dalla sua spalla.

Il suo possessore era un uomo sulla trentina,  dall'abbigliamento trasandato e gli occhi arrossati, contornati da occhiaie piuttosto profonde.

《Ciao ragazzina. Cosa ci fai tutta sola qua fuori, nel pieno della notte? È pericoloso.》
Furono le sue prime parole, pronunciate in modo strascicato, non rispettando i vari toni delle sillabe, completate da uno strano accento.

Genevieve, intimorita più che mai, cercò di allontanarsi, fallendo miseramente.
L'uomo riuscì facilmente a fermare quel gracile corpo,  prendendole il polso.

《Dai, ragazzina. Ti accompagno a casa. Non vorrai rimanere qua al freddo tutta la notte? 》
Dopo quelle parole, iniziando a trascinarla verso un'automobile lì vicino.
La ragazza provò a ribellarsi più e più volte, ma l'aggressore sembrava non volerla mollare.

Riuscì a rinchiuderla nel sedile posteriore, per poi  mettersi al sedile di guida e accendere il veicolo.
Le immagini fuori dai finestrini iniziarono a scorrere sotto gli occhi della ragazza. Genevieve, nonostante la paura e la confusione, riuscì a riconoscere la strada che lei e Ethan facevano ogni giorno per andare a lavoro.
Non riflettè abbastanza, era lo spirito di sopravvivenza che in quel momento che pensava al posto suo. Agì e basta.
Con uno strattone, aprì lo sportello alla sua destra e si buttò fuori dall'auto,cadendo sull'asfalto per poi rialzarsi, iniziando a correre nella direzione opposta.
Il guidatore, fin troppo poco lucido, non la rincorse.

La ragazza, vedendo di essere finalmente in salvo, si fermò un secondo a riprendere fiato. L'orlo del suo vestito era stappato e una macchia di sangue lo aveva sporcato all'altezza del ginocchio, poteva sentire quel liquido rosso colarle lungo la gamba. Il braccio destro era sbucciato e le bruciava. Qualsiasi parte del corpo le doleva, il giorno dopo probabilmente sarebbe stata cosparsa di lividi. I capelli si erano arruffati e avevano perso la loro piega riccioluta, ma quello al momento era forse il problema meno importante.

Provò a fare un passo, ma a fatica riuscì a muovere un piede. L'adrenalina che l'aveva spinta a correre via prima era ormai scomparsa, lasciando emergere i danni provocati da quel gesto coraggioso e azzardato.

Nel frattempo, dal fondo della corsia opposta il fanale di una moto infrangeva il buio con la sua luce, fermandosi proprio accanto alla ragazza.
Il guidatore scese velocemente, preoccupato.

Si avvicinò a Genevieve, senza perdere tempo ad osservarla.
《Cosa diavolo è successo?》

Realistic Fairytale Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora