Capitolo 13

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Quella mattina Louis era completamente sotto tono, non riusciva ad eseguire passaggi precisi, era lento e la palla gli scivolava continuamente via dai piedi e la leggera pioggia che cadeva su Doncaster non favoriva l'umore dell'atleta.
– Louis – lo richiamò Harry – cos'hai stamattina? –
– Non lo so! – gli rispose con rabbia – Mi fa male la gamba e niente! Non riesco a fare niente... – gli rispose scocciato
– Devi solo concentrarti di più, non ci sei con la testa... –
– Non vedi che stiamo solo perdendo tempo?? Sono lento e la gamba non risponde come dovrebbe! Siamo indietro con gli allenamenti, non riesco ad effettuare ancora i passaggi con la precisione di prima. Abbiamo sempre meno tempo e forse non potrò più giocare e non mi rinnoveranno il contratto. E io non so cosa devo fare! –
Harry lo guardò in silenzio, mentre il giocatore al suo fianco riprendeva fiato dopo gli esercizi e lo sfogo di poco prima
– Hai finito? – ruppe il silenzio il riccio
– Come? – gli rispose l'altro stranito
– Hai finito? – ripeté l'altro guardandolo impassibile – Perché se hai finito puoi continuare ad allenarti! –
– Cosa? –
– Hai capito benissimo! Riprendi gli esercizi di oggi! –

– Hai capito quello che ho detto? –
– Ho capito benissimo! Però Louis, forse non ti rendi conto che non sei tu cheprendi le decisioni qui! Sono io che ti alleno, io che decido quando e cosadevi fare e come devi farlo! Se ti faccio fare qualcosa è perché sono certo chetu ne sia in grado! – il calciatore lo guardava con gli occhi liquidi – Ènormale che per ora tu non riesca ad eguagliare il livello del pre infortunio,ma con pazienza e costanza tornerai in campo senza problemi. Louis siamoinsieme in questa cosa... io sono certo che tornerai ad essere il campione chesei e faremo vedere a tutti quelli che hanno scommesso contro di te di chepasta sei fatto. – il liscio tirò rumorosamente su con il naso – Fidati di meperò... io voglio solo il meglio per te! Va bene? – concluse fissandolointensamente, il calciatore annui lentamente e poi l'abbracciò
– Grazie! –
– Di cosa? – gli rispose facendolo ridacchiare. Quando i due si staccarono, Louisasciugò velocemente le lacrime che gli erano sfuggite dagli occhi e il ricciose se ne accorse, fece finta di niente
– Allora pronto? – chiese incamminandosi verso il campo, senza aspettarlo, coni coni sotto braccio – Visto che oggi sei così positivo lavoriamo anche suitiri laterali! – aggiunse e sentì alle sue spalle la risata dell'atleta. 



– Harry? – il riccio alzò la testa dagli schemi che lui e Louis stavano studiando da qualche minuto – Scusami ma il tuo telefono sta suonando da qualche minuto! – gli disse Johanna porgendogli l'apparecchio che proprio in quel momento riprese a suonare
– Oh grazie – la donna sorrise ad entrambi e uscì – Ti dispiace? – chiese il riccio rivolto a Louis
– No fai pure! –
– Pronto? – rispose quindi alla chiamata senza guardare il mittente
– TU! LO SAI CHE SEI UN MIGLIORE AMICO DI MERDA? –
– Oh... ehm... ciao Niall come stai? – chiese guardando Louis, che ridacchiava fissandolo
– Bene! Grazie per avermelo chiesto nell'ultimo mese! – gli rispose quello arrabbiato – E grazie soprattutto per avermi sequestrato l'auto senza nemmeno avermelo chiesto! –
– Ehi non è vero... ti ho avvertito! – si difese dando una piccola spinta a Louis che aveva continuato a ridacchiare

– Si! Mi hai mandato un misero messaggio in cui mi dicevi che avresti preso l'auto per un paio di giorni! Poi sei completamente sparito! –
– Eddai Nialler... non te la prendere ho avuto molto da fare! –
– Si me ne sono reso conto! – gli rispose offeso, rimasero in silenzio per qualche secondo entrambi
– Mi dispiace... ma ti giuro è stato per una buona ragione! –
– Va bene! – sospirò l'altro – Però mi hai fatto preoccupare sei sparito completamente per un mese e io non sapevo nulla... –
– Hai ragione! Avrei dovuto chiamarti mi dispiace tantissimo! –
– Ok... dimmi dove sei almeno vengo a riprendermi l'auto! –
– Eh-ehm... non sono proprio a Londra al momento! – rispose guardando Louis che aveva ricominciato a ridacchiare
– E allora dove? –
– Ecco... sono a Doncaster! –
– COSA??? – l'irlandese urlò così forte che il fisioterapista dovette allontanare il telefono dall'orecchio, facendo scoppiare il calciatore in una fragorosa risata, beccandosi una sberla sulla spalla dal riccio – E QUANDO PENSAVI DI DIRMELO? –
– Niall ti prego non urlare! –
– Io urlo quanto voglio! – gli disse abbassando però il tono di voce – Come pensavi di restituirmi la macchina scusa? – Harry stava per rispondere quando Louis gli fece segno di passargli il telefono, il riccio titubante glielo porse.
– Pronto? Niall? – chiese – Ciao Niall sono Louis Tomlinson – Harry senti Niall parlare dall'altra parte senza però distinguere esattamente le parole – Si! Volevo scusarmi con te per averti sequestrato il migliore amico, mi dispiace abbiamo lavorato moltissimo negli ultimi giorni che a sera eravamo sempre sfiniti! – disse sorridendo al riccio – Si! Si Harry è stato essenziale, è veramente bravo, me ne sono reso conto anche io! – il riccio arrossì facendo ridacchiare il calciatore – Assolutamente! Allora va bene, ti aspetto fra un paio di giorni! Va bene! Ti passo Harry! – concluse restituendogli il cellulare
– Niall? – chiese Harry titubante
– Haz ti salvi perché Louis Tomlinson è un vero gentiluomo! – gli rispose l'amico ancora eccitato
– Cosa vuol dire che ci vediamo fra due giorni? –

– Che fra due giorni vi raggiungo a Doncaster! – gli rispose raggiante, lasciando Harry allibito – Oddio già non vedo l'ora... scusa Harry ma ora ti devo lasciare perché ho finito la pausa! Ci vediamo fra due giorni! Ciaooooo! –


Spazio per Me

Buonasera a tuttiiiii, allora scusate ma ieri non sono riuscita recuperare il wi-fi quindi ho dovuto farvi aspettare fino ad oggi! Ma ora ecco a voi il capitolo! 

Ok finisce che non ho mai tempo per scrivere le note perché finisco di correggere il capitolo e me ne devo andare! Vi adoro tutti e ringrazio tutti quelli che leggono questa storia! A presto spero! Se non riesco a pubblicare prima.... Buon Ferragosto! Un bacione 

All The Love  

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