Capitolo 5

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Il giorno dopo, quando Niall fece per accostarsi alla porta per svegliare Harry, quest'ultimo era già vestito di tutto punto, i capelli ancora leggermente umidi dalla doccia appena fatta si arricciavano leggermente sulle spalle!
Si muoveva frenetico per la stanza controllando minuziosamente se il contenuto delle due borse presenti sul letto fosse a posto, qualche volta aggiungeva o toglieva un oggetto o una maglietta e poi dopo qualche minuto la riponeva di nuovo dentro!
– Ehi Ricciolidoro... buongiorno! Hai bisogno di una mano? –

 – Ehmm – rispose il riccio continuando nel suo frettoloso e inutile controllo dei borsoni – Forse... cioè No... anzi aspetta, puoi andare a vedere se in cucina c'è una borsa marrone? Dentro ci dovrebbero essere un paio di libri di fisioterapia! Ok? ... Grazie – gli disse continuando a muoversi per la stanza.
Niall ridacchiò e andò in cucina, sul tavolo troneggiava una grossa borsa marrone piena di libri, al biondo sfuggì una risata – Si! E' qui! Un paio proprio... – disse all'amico per poi iniziare a preparare la colazione per entrambi. Harry si materializzo in cucina non appena la macchinetta iniziò a gorgogliare e l'aroma di caffè andò a profumare la casa.
 – Allora sei pronto? – gli chiese l'irlandese versando per entrambi una tazza di caffè e porgendo ad Harry la sua, il quale ci aggiunse zucchero e latte.

– Bho... Sono un fascio di nervi Nialler. E se facessi un casino?? Se fossi maleducato? Se sbagliassi tutto? –

– Haz non potresti nemmeno se volessi! Hai una malformazione professionale che ti impedisce di non fare il tuo dovere bene! Vedrai che andrà tutto bene! – il riccio sorrise dolcemente all'amico e l'ansia che aveva un po' si affievolii.

– Ti serve un passaggio?? – aggiunse l'amico

– Si! Scusami Niall, giuro che appena riesco porto ad aggiustare la mia macchina! –
– Tranquillo Harry! Non c'è fretta, possiamo ancora lasciarla nel box dell'appartamento! A me non disturba. –
– Ok! Allora io vado a prepararmi, ti va bene se partiamo fra una mezzora? – il biondo annuii ed Harry si catapultò in camera per fare un "ultimo", il quarto controllo di ciò che doveva portarsi dietro.

Quando più o meno un'ora dopo Niall aveva parcheggiato davanti a casa di Louis, Harry continuava a guardare la casa dal finestrino dell'auto per diversi minuti.

– Haz? – lo chiamò l'amico – Ci siamo! – gli disse in maniera rassicurante quando il riccio si girò verso di lui con uno sguardo un po' smarrito.

Il riccio aprì lo sportello, scaricò le borse e poi salutò Niall, che doveva scappare al lavoro, guardando l'amico andare via, si fece coraggio e citofonò
– Si? – rispose la voce di un uomo

– Ehm... so-no Harry Styles! Dovrei essere atteso... –
– Oh Signor Styles... prego! Vengo ad aiutarla con i bagagli! – il bianco cancello elegante si aprì nello stesso momento in cui la porta di casa si spalancò e Paul Higgins comparve davanti a lui!

– Signor Styles! –
– Signor Higgins la prego... Harry è sufficiente, potrei essere suo figlio! – l'omone gli sorrise
– Allora esigo per essere solo Paul! Potresti essere mio figlio giusto? – il riccio scoppiò a ridere annuendo – Mi piaci Harry! – aggiunse tirando su i due borsoni di Harry senza fare una piega – Sei diverso dalle altre persone che frequenta Louis! – il suo sguardo un po' si adombrò – Sai è un bravo ragazzo veramente... potresti fargli un gran bene! – tornò a sorridere quando parlava del calciatore
– Tu come l'hai conosciuto? – gli chiese Harry, che dopo aver afferrato la terza borsa, quella piena di libri, l'aveva seguito verso la porta.
– Lo conosco da anni! – gli rispose aprendo la porta e facendogli segno di entrare – Sono con lui dall'inizio, da quando giocava ancora nelle giovanili, ma aveva già bisogno di una guardia del corpo! – aggiunse ridacchiando – Ecco perché ti dico, è che è un bravo ragazzo, un po' cocciuto, ma se si rende conto che sei una persona che vale, ti ascolta! – Harry sorrise al tono d'affetto che la guardia del corpo usava per parlare di Louis.
I due uomini erano ancora fermi all'ingresso quando li raggiunse Johanna
– Ciao Harry! Benvenuto! – lo accolse con un abbraccio che lasciò il riccio un po' spaesato
– Ehm grazie signora! – le rispose educatamente
– Chiamami pure Johanna! – disse la donna – Paul potresti portare le cose di Harry di sopra nella camera verde e blu? – chiese la donna alla guardia del corpo che annuii sorridendo, poi si ricolse ad Harry – Allora Louis, è di sopra! Mi ha detto di farti fare un giro della casa e di mostrarti la tua camera! Fai come fossi a casa tua d'accordo Harry?? – gli sorrise gentilmente la donna, il ragazzo annuii
– Bene! Dunque iniziamo da qui e ti mostro tutto! –

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