Capitolo 10

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Louis si svegliò quando senti la machina rallentare e poi fermarsi, aprì piano gli occhi e vide davanti a se un paesaggio familiare, che sicuramente NON era proprio Londra

– Harry? – lo chiamò assonnato – Perché siamo a Doncaster? –

– Oh... Buongiorno! Come stai? –
– Harry siamo a Doncaster! –
– Si ecco... ho parlato con tua madre e... Londra è veramente soffocante e magari allontanarti un po' ti avrebbe fatto bene! – disse esitante

Louis lo guardò per qualche secondo e poi tornò a guardare fuori dal finestrino un paesaggio familiare ma diverso allo stesso tempo, dopo pochi minuti Harry si fermò, il calciatore lo guardò un attimo e poi si girò verso il riccio che gli sorrideva davanti a se
– Come lo sapevi? –

– Sono un tuo fan!! –.
I due si sorrisero e slacciata la cintura, uscirono dall'auto, davanti a loro si staglia il Belle Vue, il vecchio stadio dei Doncaster Rover, o quello che ne restava. Quando nel 2007 dopo 85 anni, la squadra cittadina si era spostata al più grande e più bello Keepmoat Stadium, il vecchio stadio era rimasto abbandonato a se stesso. Il prato lasciato incolto e pieno di buche, le gradinate in cemento erano gli unici testimoni del passato di quel luogo. I due vi entrarono lentamente, Louis ancora zoppicante che guardandosi intorno, sorrideva ai ricordi.
– Sono anni che non vengo qui! Mia mamma stava seduta sempre là – disse indicando un punto più o meno a metà della struttura metallica pericolante che un tempo fungeva da tribuna – Se ne stava sempre li a fare il tifo, sia durante gli allenamenti, sia durante le partite e a volte portava anche le mie sorelle... facevano un casino tale! – aggiunse ridacchiando – Mi sono allenato tutti i giorni, per ore e ore, sognando di diventare qualcuno! – Harry gli sorrise.
Un vociare concitato ma non troppo alto li attirò verso un gruppo di ragazzi che poco lontano giocava a calcio.

– Ogni volta che vedo i ragazzi giocare, rimango sbigottito dal talento che c'è in alcuni di loro – disse Harry mentre si avvicinavano – e nonostante cioè per quanto siano bravi e dotati probabilmente non arriveranno mai alla Premier League. – poi rivolgendogli un sorriso timido – Tu ce l'hai fatta! La fortuna ti ha baciato e i tuoi sogni si sono avverati! Tu tra tanti altri ...... tu ce l'hai fatta!!! –

in quel momento uno dei ragazzi che stavano giocando si girò a guardarli e riconobbe immediatamente Louis.

– Oddio LOUIS TOMLINSON ?! – i ragazzi smisero di giocare, guardarono verso di loro e riconosciuto il grande campione gli corsero subito incontro " è Louis Tomlinson!", "è proprio lui!" . In pochi minuti una dozzina di ragazzi li accerchiò, strinsero le mani a Louis, che li salutò con un grande sorriso sul volto

– Ehi ragazzi come va? –

– Bene Louis tu come stai? –

– Come va il ginocchio? –
– Si come va il ginocchio? –

– Va bene! Sto bene! – rispose il calciatore – Sto migliorando! –
– Ma come mai sei qui? Sei tornato a casa? – gli chiese un ragazzo sorridendogli e mostrando così la finestrella tra i denti
– Ci siamo presi una vacanza... vero Lou? – rispose Harry
– Si ecco Londra era un po' soffocante... – rispose con una smorfia che gli fece ridere

– Hai fatto bene! – rispose sempre il ragazzo di prima, Louis lo guardò

– Hai fatto un bel passaggio prima! Mi raccomando ricordati di smarcarti più in fretta e vedrai che la prossima volta riuscirai ad andare in porta! –

– Ma tornerai a giocare? –
– Ce la fari in tempo per il derby contro l'Arsenal? –

– Sicuramente! – rispose Harry al ragazzo

– Fra poco tornerò in campo! – aggiunse Louis, poi si voltò verso Harry e – Ce la farai a rimettermi in piedi per il derby? –

– Abbiamo bisogno di te Louis! –

– Abbiamo 10 settimane, ma ti avverto quando avremo finito mi odierai! – gli disse Harry, Louis sbuffò – E dovrai fare tutto quello che ti dirò! – disse strizzando un occhio ai ragazzi che ridacchiarono

– Devi farcela Louis! Sei un mito, sei il nostro mito! –
Louis guardò i ragazzi e si mise a ridere – Dai tonate a giocare! – i ragazzi lo salutarono con grandi feste e si fecero abbracciare tutti.

– Allora come ti senti? – gli chiese Harry quando furono in macchina

– Bene! Non vedo l'ora di rimettermi al lavoro! –

– Mi fa molto piacere... – disse Harry procedendo per le vie di Doncaster – Ma prima... credo che quello sia per te! – gli disse fermandosi davanti ad una casa sulla quale svettava uno striscione " Ben tornato a casa Boobear!", Louis arrossì e superato il cancello automatico, parcheggiarono proprio quando la porta si aprì e ne uscì tutta la sua famiglia con Lotti che apriva la fila.

Il giocatore vedendo lì tutta la sua famiglia, sua madre con il nuovo marito e persino suo padre Mark, che gli sorrideva da dietro le sorelle, si commosse e
– Grazie! – disse al riccio

– È stato un piacere! – .

Scese dalla macchina lentamente, e fu quasi atterrato dalle sue sorelle che gli saltarono in braccio, per poi allontanarsi precipitosamente chiedendogli del ginocchio; Harry li guardava tenendosi in disparte non volendo interrompere un momento di tale dolcezza.
– Tu chi sei? – gli chiese ad un certo punto una delle ragazze
– Ehm... io sono Harry! –
– Io sono Phoebe. Sei un amico di Louis? –
– Una specie... ecco io son- – ma fu interrotto da Johanna, che lo raggiunse per abbracciarlo
– Harry... sei proprio un caro ragazzo! – gli disse sorridendogli – E poi mi sbaglio o sta già un po' meglio?? – il fisioterapista annuì e abbracciata la donna, la seguì quando tutti entrarono in casa. Non appena mise un piede in casa gli si parò davanti un'altra delle sorelle di Louis
– Ciao io sono Lotti piacere – disse porgendogli la mano – tu sei Harry giusto? Il suo fisioterapista... la mamma ci ha parlato di te! – aggiunse sorridendogli

– Oh eeehmm si, sono Harry! – rispose il riccio un po' a disagio
– Io sono Félicité – disse un'altra delle sorelle
– Oh ehmmmm –
– Ragazze! Volete dargli un po' di tregua?!?! Abbiamo e quando dico abbiamo guidato, intendo ha, 4 ore per arrivare fin qui, da solo, perché io dormivo, quindi anche con la radio spenta! Comportatevi bene! – gli venne in soccorso il capitano.

La giornata procedette con tranquillità, Louis fu attorniato per tutto il giorno da qualcuno dei suoi fratelli che reclamava un po' del suo tempo e della sua attenzione e il calciatore aveva uno sguardo felice e il volto rilassato.
– Harry io non so come ringraziarti... – gli disse quando finalmente riuscì a raggiungerlo ore dopo – Non sai quanto avevo bisogno di questo! – disse

Il riccio gli sorrise – Bene... – poi lo guardò – a questo proposito Louis, io ho una proposta da farti! Ho... ho pensato che, se ti fa piacere, potremmo portare avanti la tua riabilitazione qui per un po' di tempo! Ormai non hai quasi più bisogno di tutti i massaggi che ti facevo prima, ma solo di ricominciare ad allenare il ginocchio e metterlo sotto sforzo... ho già parlato con la società e per loro va bene! Quindi ho già parlato con Paul e se vuoi ci raggiunge qui domani, possiamo allenarci al Belle Vue, ce lo stanno già sistemando e il Keepmoat Stadium è a nostra disposizione, per le palestre e quando le squadre non si allenano... Torneremmo a Londra comunque un paio di settimane prima del tuo rientro in campionato... ma la parte grossa del lavoro la faremmo qui! – aggiunse guardandolo un po' titubante, il calciatore rimase in silenzio fissandolo
– Harry... tu sei meraviglioso! Hai veramente organizzato tutto? I-io non so che dire... Grazie! –
– Bhe prego! – gli disse il riccio sorridendogli
– Io mi devo scusare con te... non mi sono comportato bene! E invece tu... sei fantastico! Ecco scusami! –
– Tutto perdonato! – gli sorrise il fisioterapista.


Spazio per Me

No comment su questo capitolo... lo riletto in 5 secondi e mezzo, quindi pietà! È un regalo per omgmukexx lei sa perché, e ancora complimenti! Sono molto fiera di te! E per Nozy-chan che mi ha pensato e mi ha fatto stravincere giuro! 

Un bacio a tutti e a presto... spero 

All The Love

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