Capitolo 4

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Il week-end passò velocemente e Harry si ritrovò a guardare il cielo nuvoloso e pieno di pioggia di quel lunedì mattina, mentre con ansia aspettava l'arrivo di Ben!

– Oggi piove! – gli disse Niall, seduto davanti a lui, nel tavolo della loro piccola cucina –E che novità! – aggiunse con un mezzo sorriso; il clima inglese era ed è tutt'ora uno dei più maledettamente imprevedibili, che propone nello stesso arco della giornata passare da pioggia a sole!
– HAAAZ?! – lo richiamò il biondo e quando si rese conto di avere finalmente l'attenzione dell'amico, aggiunse – Hai bisogno che ti venga a prendere? –
– Non lo so.... Penso di si! Ben ha detto che mi avrebbe accompagnato, se.. se puoi venire a prendermi, i-io preferisco! Se puoi... –
– Tranquillo! – gli sorrise bonario l'irlandese – Oggi ho il turno serale, quindi sono a tua disposizione! –
il riccio ricambio il sorriso.
Rimasero qualche secondo di nuovo in silenzio, mentre finivano la colazione, Harry si perse di nuovo tra i suoi pensieri e le sue ansie per l'appuntamento imminente

– Ancora non ci credo che fra poco incontrerai Louis Tomlinson! Cioè è una leggenda... – lo richiamò ancora il biondo
– Si Niall, se smetti di ricordarmelo ogni due secondi! –

– Eddai riccio! Stai calmo! Andrà tutto bene! Ma non sei emozionato che finalmente conoscerai il tuo idolo? –
– NO! SONO IN ANSIA PERCHÉ STO FACENDO UNA STRONZATA AD ANDARE LI! Io non sono in grado, ma chi voglio prendere in giro! Ora chiamo Ben e gli dico di non venire direttamente! –
avevano fatto questa sceneggiata una ventina di volte durante tutto il weekend, Harry si faceva prendere dall'agitazione e da dubbi ed entrava in paranoia e quindi era Niall che lo faceva tornare lucido, come successe in quel momento.
– Haz? Haz guardami! – lo chiamò l'amico – Ascolta! Non sei assunto Harry, vai li, ti fai spiegare da lui l'infortunio e tutto ciò che è già stato fatto e poi fai la tua valutazione! Questo lo sai fare Harry, ne sei in grado, hai studiato anni e lo so io e lo sai tu! – gli disse tutto questo mentre seduto davanti a lui gli aveva preso le mani e gli accarezzava i polsi per calmarlo, Niall era fantastico, era l'anima delle feste l'amico giocherellone, quello che faceva sempre ridere tutti, ma aveva anche la capacità di calmarlo, la spalla su cui poggiarsi!
Quando finalmente Harry si calmò, suonarono al citofono, il riccio si alzò di scatto e andò a recuperare scarpe e cappotto per uscire, mentre Niall, andò a rispondere al citofono salutando Ben e assicurandogli che l'amico sarebbe sceso subito!

– Allora io vado. – disse il riccio fissando Niall negli occhi
– Vai, vedrai che andrà tutto bene! Poi mi racconti! – gli sorrise quello – E fatti dare dei biglietti per la tribuna! – aggiunse ridendo, mentre il riccio scrollò la testa con un sorriso e uscì di casa!

Quando arrivò in strada, Ben che lo aspettava con la macchina già accesa
– Ciao Harry! –
– Ben! Come stai? –

– Bene, grazie! Tu? –

– In realtà sono un fascio di nervi e sono terrorizzato da risultare incompetente! –

– Vedrai che te la caverai! Quando aiutavi i ragazzi della società, oltre ad essere sempre felice del tuo lavoro, alla fine si riprendevano sempre! –
Ben era un allenatore di calcio, per ragazzi che andavano dai 15 ai 17 anni e Harry, veniva a volte interpellato quando qualcuno s'infortunava in campo.

– Si ma Ben erano ragazzini e non erano quasi mai lesioni troppo importanti! E non si trattava del capocannoniere del campionato inglese e capitano del Chelsea! –
– Harry calma! Con Louis sarà la stessa cosa, dovrai solo valutare la frattura e consigliargli un trattamento! Ha già visto tanti specialisti, alcuni molto più qualificati di te, ma nessuno è riuscito a migliorare la sua situazione! Cosa ti costa provare? –
Harry annuii in silenzio, tra una chicchera e l'altra erano giunti a destinazione in South Kensington; una delle zone più centrali di Londra, uno dei quartiere più eleganti. Inoltre il quartiere di Kensington, che comprendeva anche South Kensington era stato nominato borgo reale, perché luogo di nascita della regina Vittoria. Le vie silenziose ed eleganti, sulle quali si affacciavano palazzi in stile vittoriano erano prova della signorilità ed eleganza del quartiere.

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