Capitolo 15

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Hermione Granger stava iniziando a pensare di essere diventata veramente pazza, mentre le braccia forti di Draco scivolavano attorno alla sua vita, cingendola e attirandola a sè, come se fosse la cosa più naturale del mondo. Come se negli anni passati fossero andati d'amore e d'accordo. La ragazza posò la schiena contro il petto di lui, sentendo una strana sensazione che le rivoltava lo stomaco, e rendeva la sua mente un intricato e confuso labirinto di pensieri ed emozioni. Quelle braccia che le circondavano la vita, poi, non aiutavano di sicuro: ogni volta che sentiva le dita del ragazzo sfiorarle i fianchi, un brivido la attraversava ed il cuore saltava un battito, tanto che ad un certo punto Hermione dovette allontanarsi di scatto da lui. Fece cadere distrattamente il libro che teneva in grembo mentre, sotto allo sguardo stupito del ragazzo, si allontanava velocemente e poneva quanta più distanza era possibile tra i loro corpi. Doveva pensare con lucidità, ma stando così vicina a Malfoy non riusciva a fare un solo pensiero che fosse logico. Era incredibile quanto le cose fra loro due fossero cambiate, soprattutto in così poco tempo; la giovane strega si sentiva scombussolata: da quando Draco Malfoy aveva smesso di guardarla con disprezzo? Da quando aveva cominciato a chiamarla per nome, invece che usare il buon vecchio nomignolo "Mezzosangue"? Il cuore iniziò nuovamente a batterle all'impazzata contro la cassa toracica, mentre Draco continuava a rimanere immobile, seduto sul pavimento polveroso della Stanza delle Necessità. La stava ancora guardando, probabilmente alla ricerca di una qualche spiegazione, per quel suo improvviso cambiamento d'umore. Fino a qualche minuto prima, infatti, la ragazza era rimasta imperturbabile tra le sue braccia; che cos'era cambiato?
Hermione rimase immobile, restituendo lo sguardo al ragazzo e sentendo chiaramente che le guance le si stavano tingendo di un rosso vivace. Come mai, in quella stanza, aveva iniziato a fare così caldo? -Non pensi che dovremmo parlarne?- gli chiese alla fine, con un sospiro di rassegnazione.
Il ragazzo si strinse nelle spalle, non sembrava troppo convinto dall'idea della Granger e, infatti, dopo un attimo di studiato silenzio disse: -Parlare di cosa?- quella sua domanda apparì talmente fredda, che Hermione spalancò gli occhi colta di sprovvista. Che il ragazzo stesse finalmente facendo ciò che lei si era aspettata fin dall'inizio, ovvero tirarsi indietro? Che tutto quello fosse l'ennesimo scherzo? In realtà, la giovane proprio non capiva perchè un'idea del genere la turbasse tanto. -Vuoi parlare davvero di quello che sta succedendo?- continuò poi Draco, facendola piombare alla realtà. Il ragazzo si era alzato e adesso stava in piedi di fronte a lei, gli occhi chiari fissi nei suoi, mentre parlava. -Perchè credo che con le parole rovineremmo tutto, Granger- fece un altro passo verso di lei, e adesso Hermione potè sentire il suo lieve respiro sulla propria pelle, resa bollente dalla vergogna. -A volte, i fatti sono meglio delle parole. Persino una secchiona come te dovrebbe saperlo...- le sfiorò una guancia con la punta delle dita, facendola rabbrividire per la millesima volta.
Lei chiuse gli occhu, mentre il respiro di Draco si faceva irrimediabilmente più vicino; in quelli che furono solo pochi secondi, le labbra del ragazzo furono su quelle di Hermione, prendendo ad esplorarle con una dolcezza di cui Draco non si credeva capace. Come avevano fatto a giungere ad un cambiamento simile? Fino al giorno prima, loro due si odiavano apertamente e Malfoy inorridiva soltando all'idea di sfiorare la Mezzosangue. Qualcosa, però, era evidentemente cambiato. Entrambi erano cambiati, nel corso di quegli anni, e Draco Malfoy era diventato completamente un'altra persona: con i doveri che aveva nei confronti della propria famiglia, il ragazzo si poteva dire quasi maturato. Ormai, il suo scopo nella vita non era solo sparare cattiverie a raffica; lui era quello che doveva riportare la famiglia Malfoy al proprio passato splendore. Ed in quelle ore trascorse con la Granger, si era quasi dimenticato di tutto: di suo padre, di Lord Voldemort e di quello che gli avrebbe fatto se non avesse portato a termine il proprio compito, e per finire si era del tutto scordato del marchio sul proprio braccio.
Draco si allontanò leggermente dalla ragazza, almeno quel tanto che gli bastava per poterla guardare negli occhi e perdersi in quel mare nocciola. -Vuoi ancora parlare?- fece un sorrisetto furbo, inarcando le sopracciglia.
No, dannazione, certo che no! Furono le prime parole che la Granger avrebbe voluto rivolgergli, per poi allacciare le braccia attorno al suo collo e tornare a baciarlo. Ciò nonostante, non furono quelle che gli uscirono dalle labbra, in un lieve sussurro: -Domani iniziano le vacanze natalizie, Draco- e apparì quasi spaventata, all'idea di dover trascorrere tanto tempo lontano da Hogwarts. Lontana da lui. -Dovremmo parlarne- insistè poi, ancora più a bassa voce.
Lui, però, non faticò a sentirla, data la vicinanza dei loro visi. Si allontanò di scatto da lei, improvvisamente con il viso cupo e le labbra serrate in una smorfia di dissenso. Le vacanze natalizie, che lui avrebbe passato insieme alla sua adorata famiglia; quel pensiero non gli aveva neanche attraversato l'anticamera del cervello. -Non c'è niente di cui parlare!- sbottò alla fine, risultando più brusco e sgradevole di quanto volesse. -Quello che sta succedendo è soltanto una cosa passeggera, non appena ci saremo stancati, non saremo altro che due sconosciuti! Tu ed io non abbiamo nulla in comune, oltre a questa... cosa!- continuò ad urlare, stizzito. Fu quando la guardò negli occhi, che si accorse di aver esagerato. Hermione aveva gli occhi gonfi di lacrime, proprio come la sera prima quando erano in cima alla torre di Astronomia, solo che in quel momento riuscì a trattenersi e le lacrime rimasero al loro posto. Draco trattenne il respiro, quando un'emozione nuova e sconosciuta lo colpì in pieno petto, con la stessa potenza di una pugnalata. -Hermione...- mormorò, allungando una mano nella sua direzione. Lo sguardo che lei aveva negli occhi, però, lo fece desistere e abbandonò la mano lungo il fianco.
-Credo che tu sia stato piuttosto chiaro, Malfoy- sibilò a denti stretti, probabilmente nel tentativo di non scoppiare in lacrime davanti a lui. Non avrebbe sopportato di farsi vedere in un altro momento di debolezza. -Tutto questo è stato uno sbaglio- e detto questo, prima ancora che lui potesse pronunciare una sola sillaba, Hermione gli voltò le spalle e uscì di corsa dalla stanza.

***

Dovevo aspettarmelo, si disse con rabbia Hermione, mentre infilava rabbiosamente le sue cose nella grande valigia. Stupida che non sono altro, che cosa mi ero aspettata da Malfoy? E io che l'ho anche baciato! Un conato di vomito la travolse, costringendola a fermarsi un attimo, arrestando i gesti meccanici che stava compiendo. Si prese il volto tra le mani, mordendo forte il labbro inferiore per impedirsi di piangere: le sembrava, forse, il momento adatto per lasciarsi andare a debolezze? Senza contare che, se fosse entrata una ragazza senza preavviso, lei non sarebbe riuscita a trovare una scusa adatta per giustificare le lacrime. No, non è niente, solo Malfoy e le sue cattiverie... avrebbe dovuto ricorrere nuovamente a quella stupida bugia, quando era chiaro perfino a lei che non era affatto così? Le faceva male ammetterlo, ma Draco Malfoy era stato solo realista. Le aveva detto le cose come stavano e lei, senza alcun motivo, si era arrabbiata; perchè aveva sentito il cuore incrinarsi ed essere molto vicino all'andare in frantumi, quando lei sapeva benissimo che cosa aspettarsi?
Si alzò dal letto e finì di fare la valigia, improvvisamente conscia che i suoi due migliori amici la stavano aspettando nella Sala Comune, per dirigersi insieme al treno che li avrebbe condotti a casa per la pausa natalizia. Da un lato, Hermione era felice perchè, una volta tanto, passava le vacanze insieme ai suoi amici; ma dall'altra parte, la ragazza non riusciva a capacitarsi del senso di vuoto che provava nel petto. Le sarebbe mancato, Malfoy? Le sue carezze, i suoi occhi che - una volta tanto - non erano freddi nè distaccati? Forse sì, ammise a se stessa, afferrando il proprio bagaglio e raggiungendo Ron e Harry. I due la stavano già aspettando da svariati minuti, tuttavia non parvero contrariati e, al contrario, la strinsero entrambi in un abbraccio inatteso.
-E questo?- rise la ragazza, ricambiando l'abbraccio dei ragazzi. Li guardò in faccia, preoccupandosi ulteriormente nel vedere le loro espressioni grevi: -Che cosa sono quei musi lunghi?- aggiunse poi, guardandoli con sospetto.
-Vedi, Hermione...- iniziò Ron, ricambiando per poco il suo sguardo e lanciando subito dopo un'occhiata a Harry, come per chiedergli aiuto. Quest'ultimo andò immediatamente in soccorso dell'amico, completando la frase per lui: -Abbiamo saputo... del bacio sotto al vischio con McLaggen- quando finì la frase, entrambi i ragazzi abbandonarono le espressioni tristi, lasciando il posto a due sorrisi ampi e affettuosamente derisori.
-Sotto il vischio, Hermione- rincarò la dose Ron, facendole l'occhiolinobl e scoppiando in una sonora risata quando vide l'espressione scioccata dell'amica. -Su, non fare quella faccia! Sii felice, il vostro sarà vero amore duraturo-
Hermione si sarebbe effettivamene messa a ridere - o a piangere -, se il bacio fosse avvenuto con il vero Cormac McLaggen. Tuttavia, sapendo a chi appartenessero veramente quelle labbra, il viso le diventò dapprima bordeaux e poi le sbiancò in rapida successione. Si era baciata sotto al vischio con Draco Malfoy. -Non posso credere che voi...- si bloccò a metà frase, trattenendosi a stento dall'urlare di rabbia. Se solo avessero scoperto con chi si era baciata davvero! Quei loro sorrisi idioti sarebbero spariti subito dai loro volti - non che a Hermione fosse passato per la testa di confessarglielo: inorridiva all'idea. -Credete davvero a queste stupidaggini? Un bacio sotto al vischio...- sbuffò sonoramente e guardò male i suoi amici, per poi trascinarsi, insieme al proprio bagaglio, fuori dalla Sala Comune dei Grifondoro. Sapeva benissimo che prendersela con Harry e Ron non migliorava le cose, e che avrebbe continuato a sentire l'inconfondibile stretta al cuore che le provocava il solo pensiero di Draco e del loro bacio. La vera domanda era: lei credeva a quelle stupide superstizioni? Non poteva proprio pensare che la cosa che c'era tra lei e Malfoy fosse amore, soprattutto dopo l'odio che li aveva tenuti lontani nel corso dei passati anni scolastici.
La Granger era evidentemente turbata e non osò fiatare per tutto il viaggio in treno.

                                ***

Buonsalve a tutti!!
Finalmente la tanto sospirata Dramione è arrivata, anche se in crisi già dagli inizi... si risolveranno le cose tra Hermione e Draco? Ma, soprattutto, che cosa succederà durante le vacanze natalizie in casa Weasley?
Se vi va, fatemi sapere cosa pensate degli ultimi capitoli con un commento e una piccola stellina.
Come sempre vi ringrazio di tutto il sostegno che mi date e vedere che la mia storia vi piace mi riempie di orgoglio!

lastelladelmattino

Perchè sei diversa questa sera? ||IN REVISIONE||Where stories live. Discover now