1.Uno stupido gioco

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Era inizio Febbraio 2016 quando, annoiata dalla sessione di esami, ho deciso di iscrivermi ad una chat. Sì, una chat, di quelle dove si conosce gente poco raccomandabile, persone con cui parli per pochi istanti e poi ognuno per i fatti suoi. Quelle chat in cui si cerca del sesso telefonico e ci si scambia foto. Tuttavia, io non cercavo niente di tutto ciò, cercavo, invece, un passatempo, qualcosa che mi svagasse, non troppo impegnativo.
Ero uscita da una relazione infernale da qualche mese, poi frequentato un paio di ragazze, ma non avevo concluso nulla. Ero annoiata, terribilmente annoiata.
Ho parlato con qualche ragazza della chat, fatto un po' la spaccona e chiesto qualche numero.
Questo mi è bastato, per qualche tempo.
Le giornate scorrevano lente, seguendo il ritmo dello studio, che diventava sempre più pesante. Il 24 febbraio trovo, su quella chat di cui parlavo, un messaggio privato da una ragazza che abita poco più lontano dalla mia città. Le rispondo. Il giorno dopo replica, dicendo che sa chi sono. Mi prendo male, approfondisco la questione e dice di conoscermi. Guardo la sua foto ma non capisco chi diavolo sia. Mi chiede il numero, mi fido e glielo do. Mi manda una sua vecchia foto e la riconosco. Una ragazza con cui avevo parlato qualche volta in treno, quando andavo al liceo. Una brava ragazza, da quanto mi ricordi.
Ho voglia di divertirmi così le chiedo di incontrarci, ma dice che ha un impegno quel giorno.
Il mio ego rimane spaccato a metà e mi irrito. Così, decido di fare la preziosa e aspetto che mi cerchi lei.
Vado a prenderla e la aspetto sotto casa.
La vedo, è cambiata un sacco, ma il viso è sempre lo stesso, uno sguardo dolce, ingenuo.
Mi fa tenerezza.
Mi sale la rabbia, quella rabbia amara, capisco che non riesco a essere superficiale e non posso "divertirmi", come avevo progettato.. o forse posso lo stesso?

Manuale Di Una LesbicaWhere stories live. Discover now