"Devo vedermi con tuo padre" dico duramente non guardandolo nemmeno negli occhi e passandogli di fianco.

"Oh andiamo Ella, non intendevo dirla così" mi segue fino alla porta una volta capito come ho preso le sue parole.

Apro la porta e Harry geme in disappunto.

"andiamo Ella..." dice bloccandomi sulla soglia.

Considero il fatto di spingerlo via, ma decido di ascoltarlo. Voglio sapere cosa è questa cosa veramente e voglio sentirglielo dire prima di parlare con suo padre.

"Allora come la intendevi?" gli chiedo a bassa voce mentre mi guardo i piedi in attesa di una risposta.

Passa qualche istante e non ricevo nessuna risposta. Lo guardo in viso e noto che i suoi occhi verdi mi evitano, guardano da tutte le parte tranne che nei miei.

"Harry" dico ingoiando il grosso nodo in gola causato dalla paura della sua risposta, "cosa siamo esattamente io e te?"

Lo fisso dritto negli occhi che stanno guardando lontano, la sua mascella si contrae appena mentre cerca la risposta da darmi.

"Harry...." ripeto sollecitandogli una risposta. Sospira incrociando le braccia e fissando dietro di me.

"Non lo so Ella" dice dando un piccolo calcio al tappeto. Gli rispondo con un leggero cenno del capo.

Certo che non lo sa, come ho fatto a non aspettarmelo?

"Beh, fammi sapere quando lo sai" rispondo con il dolore nella voce mentre mi incammino verso la hall.

Nonostante non l'abbiamo mai detto esplicitamente pensavo fossimo in una relazione. È stato così stupido pensare ad una cosa del genere senza che nessuno dei due abbia chiarito le cose! Ora mi sento come un'altra delle dipendenti della compagnia con cui ha avuto una storiella, che diventerà solo un altro fantasma che si aggira negli uffici di suo padre. Non riesco a sopportare il pensiero di diventare un'altra di quelle ragazze. Le vedo tutto il tempo. Lo fissano, lo bramano e si aggirano attorno ad Harry solamente per ricevere un piccolo segno di affetto da lui, anche se si tratta solo di un sorriso di apprezzamento. La metà di loro è fidanzata ora, ma vuole comunque un po' di Harry. Non voglio diventare così, quindi o chiariamo o dovrò andarmene. Non ce la farei mai a vedere Harry tutti i giorni sapendo che ciò che provo per lui è più forte di ciò che lui prova per me. Lo voglio, ma lo voglio completamente. Non voglio una storiella, voglio il vero Harry. L'Harry con il quale ridere e scherzare, con il quale chiacchierare, uscire e fare cose stupide. Voglio il lato vero e divertente di Harry, non il lato che mostra a tutte le altre ragazze. Voglio essere speciale per lui, ma immagino non spetti a me fargli provare queste cose.

Una volta raggiunta la hall Mr. Styles mi sta già aspettando nella sua business suit di classe.

"Ella" mi saluta professionalmente prima di incamminarsi fuori. Lo seguo mentre ci dirigiamo nella stessa macchina nera che ci ha portato in giro tutta la settimana.

"Mr. Styles, vorrei spiegarLe cos'è successo questa mattina" dico nervosa.

"Prego" mi invita a proseguire tranquillamente mentre continua ad analizzare la sua agenda settimanale.

Oddio, perché non dice nulla, non voglio fare questa cosa.

"Beh, prima di tutto, mi sono dimenticata di impostare la sveglia; solitamente non faccio errori del genere e mi dispiace e-" il mio discorso agitato viene interrotto.

"Tutti commettiamo degli errori" risponde calmo ed io emetto un respiro che stavo trattenendo.

"Immagino di si, ma mi dispiace veramente. Spero mi possa perdonare. Prometto che non succederà mai più" dico guardandomi le mani imbarazzata.

[EDITING] My Boss' Son |ITA|Where stories live. Discover now