7. Pagine nascoste

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CAMILA POV'S

-"Ally smettila, non riesco a respirare!"- Urlai in preda agli spasmi.
-"Smetterò di farti il solletico se mi prometti di non tenere più il broncio."- Rispose continuando a solleticarmi sul petto.
-"D'accordo la smetto ma.."- Non riuscì più a rispondere, stavo ridendo troppo. Con la mano battei due colpi sul muro in segno di resa, lo avevo visto fare in alcuni incontri di wrestling in TV.
Ally si staccò e rimase ad osservarmi ridendo mentre io cercavo di riprendere fiato.
-"Sei veramente una stronza."- Dissi sorridendo.
-"E tu una gran testa di cazzo."- Rispose mandandomi un bacio.
-"Grazie..."- Sussurrai con la sguardo basso.
-"Di niente tesoro. Dio non vuole vedere volti tristi. Sei a casa, questa è la tua nuova famiglia."-
-"Senza di te questo posto sarebbe una merda."-
-"Ma no, devi solo guardare più a largo, e non limitarti alle donne con i capelli corvini e gli occhi smeraldo!"- Disse mandandomi una frecciatina.
Le sorrisi ancora, era davvero carinissima con me e non potevo far altro che esserle grata.
-"Brooke e Cabello, siete state selezionate per un nuovo impiego."-Una guardia ci interruppe con il suo tono freddo e severo. Dopo il suo annuncio io ed Ally ci scambiammo un'occhiata di incertezza.
-"E quale sarebbe?"- Domandai.
-"E io che cazzo ne so."- Rispose con tono di superiorità.
-"Fra 15 minuti dovete essere in lavanderia."- Concluse prima di girarsi ed alzare i tacchi.
-"Fantastico, sicuramente diventeremo le nuove lavanderine."- Sbuffò Ally.
Probabilmente fare la "lavanderina" sarebbe stato più dignitoso che essere la sguattera dei cessi, perciò in fondo non ero tanto rammaricata.

Io ed Ally ci avviammo verso la lavanderia 10 minuti dopo. Quando arrivammo notammo di non essere sole. Nella stanza erano presenti anche Dinah e la ragazza del ghetto del quale non ricordavo il nome. E poi c'era...
-"Merda.."- Sussurrai non appena la vidi entrare. Possibile che su 356 detenute dovevano mettere proprio me e lei nella stessa stanza? Dall'ultimo episodio avevo deciso che l'avrei ignorata per tutta la durata della pena. Avrei fatto finta che nulla fosse mai accaduto.
Dalla porta arrivò il signor Rivers scortato da due agenti di sicurezza.
-"Buongiorno ragazze."-
Nessuno rispose. Dinah era presa dalle sue unghie ben curate ed affilate mentre la ragazza con la pelle scura stava squadrando minacciosamente Big Rob, masticando un chewing-gum come una pecora e tenendo ben salde le braccia conserte. Non so cosa facesse Lauren perché avevo deciso di evitare il suo sguardo.
-"Dunque, siete state convocate perché ho un magnifico progetto da proporvi."-
-"Come quando ha detto che avremmo ottenuto un servizio retribuito e invece siamo state costrette a lavori forzati?"- Disse Dinah.
-"No. Questa volta vi posso assicurare che sarete correttamente pagate. L'azienda Barson vuole che voi ragazze..."- Creò della suspense. -"Foderiate libri."- Disse con un enorme sorriso sulla bocca come se avesse appena vinto le elezioni presidenziali.
-"E perché cazzo siamo in lavanderia?"-
-"Normani modera il linguaggio."- Ecco come si chiamava, Normani.
-"Siamo qui perché non sapevo dove altro andare."- Disse imbarazzato.
-"Quanto saremo pagate?"- Chiese Ally.
-"Un dollaro l'ora."- Spiegò tutto impettito e fiero.
Tutte quante sorridemmo, un dollaro era una bella cifra in quella prigione.
-"Il primo incontro sarà oggi dopo pranzo. Alcuni professionisti vi spiegheranno il tutto. Vi prego di non combinare casini e di non tagliarvi a vicenda con la carta."- Disse guardando Ally. Lei sbuffò e io scoppiai a ridere.
-"Ah dimenticavo.. Lavorerete a coppia, per rafforzare il vostro spirito di unità."-
Tornai subito seria, e se fossi capitata con Lauren? Non doveva accadere. Sarebbe stato difficile ignorarla.

Subito dopo pranzo fummo accompagnate in una stanza che non avevo mai visto prima. Era stata allestita appositamente per questo lavoro. Davanti ai vari banconi erano state disposte delle sedie di legno in riga sulla quale ci accomodammo in attesa. Un uomo sulla trentina entrò e iniziò a spiegare delle tecniche di rivestimento dei libri. Era interessante sentirlo parlare, aveva un eccellente metodo di interloquire.
-"Okay ora che ho finito, qualcuno di vuoi vuole venire qui e dimostrarmi cosa ha capito?"- Lauren si alzò e andò dietro la grande cattedra di fronte a noi. Sembrava di essere tornati a scuola. Abilmente maneggiò quei fogli e quella copertina di pelle sistemandoli perfettamente. Brad, il nostro insegnante le fece i complimenti, Ally applaudì seguita da Normani e Dinah. Io ero ferma, la fissavo e lei fissava me con uno sguardo da cane bastonato. Accennò un finto sorriso e tornò al suo posto.
-"Camila vieni tu."- Non volevo farlo, non volevo mostrarmi davanti a tutti, era una cosa che mi imbarazzava. Lentamente mi alzai e raggiunsi Brad.
-"Datti una mossa Puta."- Mi incitò Dinah.
Cercai di eseguire attentamente ogni passo. Inizialmente tutto filò liscio, ma qualche minuto dopo mi ritrovai con le dita incollate ad alcune pagine del libro.
Scoppiarono tutti a ridere e io mi sentì così piccola e indifesa.
-"Tranquilla Camila non a tutti riesce da subito. Sarai in coppia con Normani, mentre Dinah e Lauren saranno insieme ed Ally starà con me."- Dalla bocca di Ally uscì un fischio di compiaciuto. Ero salva.
Io e Normani andammo dietro il nostro bancone fornito di una macchina per cucire le copertine di pelle e di cuoio, colla per le pagine, dello spago bianco, e un taglia carte.
-"Hey mozzarella stammi bene a sentire. Non ho voglia di fare due volte lo stesso lavoro perciò cerca di non sbagliare o ti taglio le dita col ferma carte."- Mi minacciò la donna di colore.
-"O-okay.."- Rispsoi deglutendo.
Iniziammo subito a rivestire i primi libri, erano libri per bambini, semplici de foderare, bastava del cartoncino e della colla. Poi passammo ai libri antichi, che richiedevano una certa destrezza, che io non avevo. Infatti non impiegai molto a strappare una pagina.
-"Scusami..."- Dissi a Normani che sospirò e si voltò dall'altra parte.
Presi un nuovo libro e lo foderai alla perfezione, era bellissimo, sopra c'era inciso una parola in latino del quale non conoscevo il significato. Lo accarezzai godendomi la soffice copertina che lo rivestiva. Era strano lo so, ma mi piaceva il fatto che stessi toccando qualcosa che veniva da fuori. Chiusi gli occhi e continuai a tastarlo con un dito.
-"Hey ma che cazzo fai?"- Mi interruppe Normani.
-"Lo hai rovinato!"- Guardai il libro e scoprì di averlo macchiato con le dita di colore.
-"Oh dio, mi dispiace.."- Iniziai ma Normani mi allontanò con una mano.
-"Coccolino ascolta, io non voglio stare in coppia con lei, è una frana sta rovinando tutto."- Urlò a Brad.
-"D'accordo allora vai con Jaureg.."-
-"Io vorrei stare in coppia con Camila, sono brava e potrei aiutarla."- perché lo stava facendo? Quella donna soffriva sicuramente di gravi problemi di bipolarismo. Prima mi mandava a quel paese, poi mi baciava, poi mi allontanava e infine mi sceglieva come compagna.
Lauren arrivò accanto a me e io spostai lo sguardo verso Ally. Le avevo raccontato tutto e mi aveva detto di lasciar perdere Lauren. Sperai di riuscire a trovare il suo sguardo ma era presa dalle battute di Brad che stava palesemente flirtando con lei.
-"Allora, secondo me dovremmo dividerci i compiti così sarebbe tutto più facile. Cosa ti riesce meglio?"- Domandò senza un minimo di imbarazzo. Come poteva essere così tranquilla non lo capivo. La guardai e poi posai lo sguardo sul libro che avevo in mano.
-"Credo di essere capace a rivestire il libro con la copertina, in tutto il resto pare sia una frana."- Ammisi annoiata.
-"Ma no credo solo che tu debba fare più pratica."- Mi rispose sorridendo e chiudendo gli occhi.
-"Come dici te."- Iniziai a rivestire il cartoncino con l'apposita copertina di carta.
-"Aspetta, stai sbagliando. Dovresti tenerlo da qui."- Mi spiegò facendo pressione sulla mia mano.
I miei occhi cercarono subito i suoi che erano fissi sulle nostre mani. La sua mascella era serrata e potevo vedere i muscoli contratti della mandibola. Iniziò ad accarezzare il dorso della mia mano con il suo pollice, poi sorrise e mi guardò.
-"So che sono sempre in questa situazione ma devo scusarmi ancora con te. Ho agito d'impulso nel bagno."
Stavo fissando le sue labbra che lei stessa stava torturando con i denti.
-"Perché te ne sei andata?"- La buttai fuori d'istinto.
-"Vedi questo libro?"- Iniziò spostando la mia mano sul bordo della copertina.
-"La sua copertina è nuova, profuma di bello e di importante. Eppure se lo sfogli, potrai notare la storia che racconta. È un giallo drammatico, perciò sicuramente troverai tante cose brutte e cruente. E alla fine qualcuno si farà del male. Le pagine raccontano la sua vita, non importa quanto bella possa essere la copertina, potrà essere sostituita migliaia e migliaia di volte, ma nessuno cancellerà mai quello che racchiude."- Spiegò con gli occhi lucidi. Lauren nascondeva qualcosa, di sicuro le era successo qualcosa in passato che l'aveva ferita pesantemente.
-"Mi piacerebbe molto conoscere la sua storia."- Risposi fissandole gli occhi smeraldo che erano quasi spariti sotto le sue lacrime.
-"Te ne pentiresti."-
-"Lascia che sia io a deciderlo."-

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