TU SEI PAZZA...

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Alec
Emma si avvicina con passo leggero, quasi assente, se non fosse per il suono della sabbia sotto i tacchi e per le sue imprecazioni ogni volta che il piede le affonda troppo distorcendogli la caviglia non credo che qualcuno si accorgerebbe di lei...

-Alec- il suono della sua voce rimbomba nella mia testa, la sua voce è troppo uguale a quella di mia madre e troppo simile a quella di Izzy.

-ascolta... Io non ho voglia di parlare... Scusa- le dico senza troppi giri di parole.
-di parlare,no. Però ascoltare non ti costa nulla giusto?-
-non credo che...- Magnus fa per dire qualcosa, ma subito lei lo liquida con un gesto veloce della mano.
-Alec, so che quello che hanno fatto i miei...i nostri genitori può sembrare terribile, ma...non avevano scelta! Tu la vedi nel modo civile, come la vedrebbe un qualsiasi cittadino...
Io la vedo per come è in realtà.
Loro non avrebbero mai voluto mentirvi, ma...-
-ma cosa- le dico con amarezza talmente intensa che puo essere palpabile -se hanno mentito è perché volevano, loro ci hanno usato come scudo difensivo. Eravamo solo una copertura.
Non gli fregava nulla di noi e mai gli fregherà!-
-e tu cosa ne sai! Hanno rimpianto ogni singolo giorno quello che vi hanno fatto...
Tu non ci sei stato in questi ultimi mesi, non hai sentito i pianti isterici della mamma, non hai visto la faccia di papà ogni volta che vedeva una una vostra foto...
Loro non volevano farvi soffrire...-
-non volevano farci soffrire? Davvero?- una risata mi esce dalla gola, ma non c'è nulla di divertente, nulla di bello.

Mi alzo di scatto sciogliendomi dal dolce abbraccio di Magnus.

-se fosse vero non si sarebbero mai lasciati sfuggire un dettaglio così stupido come un cellulare, sono agenti speciali della CIA, accidenti... Se devi far finta di morire perlomeno cambia telefono...-

Magnus si è alzato e adesso è dietro di me che mi tiene una mano sulla spalla.

-cavolo, mi immagino già Izzy quando lo scoprirà...- mi metto una mano sulla fronte e la lascio ricadere subito dopo...

Sposto lo sguardo sul mare, non posso guardarla.... È troppo simile a lei, troppo simile alla donna che mi ha abbandonato.

- ecco, appunto è per questo che sono venuta... Lei non lo deve sapere...- la voce di Emma è ferma, come quella di mia mamma, non un tremito, sembra quasi... Disumana, neanche Izzy, che è sempre stata abituata a non mostrare emozioni, riuscirebbe a essere calma in un momento così.
-come?- le chiedo lentamente tornando a fissarla.
-ho detto- ripete seccata -che Isabelle non lo deve sapere!-
-e per quale motivo? Sono anche i nostri genitori, non solo i tuoi!-
-lo so, ma se glielo dici tutta la fama che i nostri genitori hanno guadagnato lavorando nella CIA si dissolverà come fumo-
-come puoi dire una cosa simile? Come puoi parlare di fama, di gloria in un momento come questo?-
-la fama e la gloria sono la cosa più importante, Alexander, ricordalo sempre. E se ti interessasse minimamente della tua famiglia non saresti un gay senza speranze che esce con una palla da discoteca tutta glitter e niente palle.-
-come ti permetti? Sarai anche la sorella di Alec, ma sei il suo esatto contrario... Non lo conosci neanche e ti permetti di dire cose del genere? Io questo non lo accetto-

Nonostante la situazione il modo in cui Magnus gli è saltato dietro appena mi ha insultato mi fa venire un brivido.

-eppure sembravi una ragazza così matura- dico lentamente -Magnus andiamocene- sussurro poi all'orecchio del mio ragazzo.
-oh no... Voi non andate da nessuna parte!-
-tu sei pazza-
-non sono pazza, sono stanca che tutto mi venga portato via. I nostri genitori hanno faticato tanto per arrivare così in alto e io non vi permetterò di rovinare tutto!-
-ma è veramente di loro che ti interessa o è solo perché così, data la loro popolarità, verrai presa in considerazione anche tu?-
-può darsi, fatto sta che se dirai anche solo una parola a quella cagna di tua sorella tutto quello che hanno creato andrà in frantumi.-
-come osi! Tu non conosci minimamente Izzy! Non è una cagna, è una ragazza dolcissima, che mi ha sempre sostenuto senza prendermi in giro per la mia sessualità!-
-oh, fidati fratellino, io la conosco molto meglio di quanto pensi-
-ci spii per caso?-
-a te non interessa frocio!-
-ah no questo è troppo!-

Magnus fa un passo avanti spingendomi indietro come per farmi da scudo.
Inizio a squadrarla da capo a piedi con un evidente smorfia di disgusto.

Ha l'aspetto di un angelo, ma l'anima di un demone.

Colgo un piccolo bagliore sotto la sua giacca firmata di Armani e sporgendomi un po' verso sinistra riesco a mettere a fuoco l'immagine.
Un coltello affilato è sistemato, in modo poco sicuro, in una cinghia che passa all'interno del cappotto.

-Magnus- gli sussurro in un orecchio mentre si guardano in cagnesco - Magnus ha un coltello andiamocene.-

Faccio per tirarlo, ma riesco a spostargli solo il braccio mentre il resto del corpo rimane fisso e immobile difronte a Emma.

-puoi anche scappare, Alec, ma sappi che se proverai a dire una parola a qualcuno di Robert e Maryse io ti troverò e distruggerò tutto ciò che ami per poi distruggere te-
-tu sei pazza...-
-sarà.... Ma il coltello che hai visto lo so usare molto bene...-
-Giuro che se provi anche solo a sfiorarlo io ti ammazzo-

Magnus mi cinge il corpo con un braccio e mi spinge ancora più indietro.

-senti, io lo dirò a Izzy che ti piaccia o no-
-scelta sbagliata.... Stai attento l'addestramento per entrare nella CIA insegna molto più di quanto tu creda.-

Detto questo Emma gira i tacchi e se ne va rincominciando a imprecare per la scomodità dei tacchi sopra la sabbia.

-Magnus, mi dispiace... Ho rovinato tutto... Non avrei mai dovuto...-
-hey, Alec.. Non ti preoccupare, io sono nato solo e solamente per proteggere il mio fiorellino. Io ti amo e nessuno si deve permettere di sfiorarti con un dito.- dice mettendomi una mano sulla guancia e sfiorandomi lo zigomo con il pollice.

A quel punto non posso più resistere.
Lo afferro per la maglia e lo bacio.
Avvolgo le mie braccia al suo collo e lo tiro ancora più verso di me, eliminando ogni distanza che ci separa.

-sono appena le 8.30 e già io ho voglia di tornare a letto- dice tra un bacio e l'altro.

Mi siedo per terra tirandolo giù e lui si siede a cavalcioni su di me.
Le onde del mare mi arrivano quasi ai fianchi, ma non importa.
Quest'ultima ora è stata così pesante che voglio stare tra le sue braccia.
Bagnato o asciutto non è importante.

-ti amo- dico poi.

*il mio angolino*
Sono tornataaaaaaa!!!!
Scusate l'eterna assenza, ma ero al mare e non avevo abbastanza internet per pubblicare...
Questo capitolo non mi piace molto, però spero di non avervi deluse.
Ho finito di leggere "città delle anime perdute" e sono troppo in crisiiiiii (chi lo ha già letto saprà di cosa parlo) non dico il motivo perché magari qualcuno non l'ha ancora letto e non voglio spoilerare...
Un bacio.
F: AlecMatt03

Malec || StayWhere stories live. Discover now