QUANDO VUOI FIORELLINO

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Alec
Una settimana...
È passata una settimana da quando sono morti...
Una settimana da quando ho deciso di non uscire più dalla mia stanza...
Una settimana di assoluta tristezza...

I messaggi di Magnus continuano ad arrivare:
"Fiorellino.. Mi dispiace tanto"
"So quanto deve essere dura per te..."
"Non ti vedo più a scuola..."
"Mi machi"

Non me la sento di rispondere...
In questa settimana sono uscito solo per mangiare e fare la doccia, il resto del tempo l'ho trascorso sdraiato sul letto, a fissare il soffitto.
Lo stesso soffitto che da piccolo mi sembrava così enorme, quello che la notte era scuro, troppo scuro, fino a che papà non ci attaccò le stelline luminose.

"Devi uscire da questa stanza" mi continua a ripetere Izzy...
Lei è riuscita ad andare avanti...
Forse il mio problema è che non riesco a lasciarli andare...
Non posso...
Non voglio...

Sento la porta della mia camera cigolare e dei passi avvicinarsi.

-Alec...-

Appena sento la voce di Izzy mi volto sul fianco dandole le spalle.

-ora basta.- dice con tono quasi arrabbiato -non puoi andare avanti a trattarmi cosi! Sto soffrendo anche io sai? Ma non resto sdraiata sul letto a piangere tutto il giorno solo perché non sono riuscita a dirgli quello che avrei voluto! Loro ci volevano bene e sono sicura che non vorrebbero che tu gettassi via la tua vita così! TI STAI COMPORTANDO COME UN BAMBINO!-

Le sue parole mi bruciano dentro.

È vero sto facendo il bambino, ma è il mio unico modo per far passare il dolore.
Viverlo fino a diventare patetico, in modo che passi... Che passi una volta per tutte.

Non le rispondo.
Stringo più forte il cuscino mentre una lacrima mi riga il viso.

-okay... Non vuoi fare nulla tu? Ci penso io-

Magnus
Sento bussare alla porta.
Per un attimo un'ondata di speranza mi innonda il cuore.

Forse è...
No, non illuderti Magnus, Alec ha di meglio da fare.

Giro la chiave nella serratura e apro la porta.
Con mia grande sorpresa, mi ritrovo di fronte Izzy, la sorella di Alec.
Mi fissa con un'espressione preoccupata in viso.

-ciao.. Magnus...-
-ciao- le rispondo -posso esserti utile?-
-in realtà si...- dice.
-vuoi entrare?-
-no no è veloce, davvero-
-okay-
-allora... Alec...beh ecco lui... Sta davvero male e pensavo che forse tu...-

Non le lascio neanche il tempo di finire la frase.
Prendo la giacchetta appesa all'attaccapanni vicino alla porta e metto in mano a Izzy il caffè che stavo bevendo.

Non mi preoccupo neanche di chiudere la porta e comincio a correre.
Voglio solo arrivare da Alec.
Voglio solo vederlo.

Corro il più veloce possibile per le strade, leggendo tutti i nomi delle vie in cerca di quella giusta.

Eccola è questa..

Mi fermo per un secondo con la schiena piegata e le mani appoggiate alle ginocchia.
Ho corso per più di 10 minuti senza fermarmi e finalmente sono di fronte a casa sua.
Mi avvicino alla porta e la apro affacciandomi per poi entrare chiudendomela alle spalle.
Cammino lungo un corridoio fino ad arrivare alla cucina, poi al salotto e infine in bagno.
Salgo una lunga rampa di scale e mi ritrovo di fronte ad un'altro corridoio dove trovo 3 porte tutte chiuse.
Mi affaccio in una di esse, ma riconosco che è la stanza dei genitori di Alec per le foto attaccate al muro e per il grande letto matrimoniale.
Chiuso la stanza e provo una seconda porta, dove finalmente lo vedo.
È sdraiato sul suo letto con lo sguardo rivolto alla finestra.

Alec.
-Izzy vattene- dico

Ha il respiro affannoso, come se avesse corso per 3 chilometri.
Mi giro per vederla in faccia e capire cosa le sia successo.

Magnus...
Cosa ci fa qui?

-Magnus...- dico mettendomi a sedere. -cosa ci fai qui?-
-ero preoccupato per te fiorellino...-

Lui si avvicina lentamente al mio letto e poi si siede.
Sento le sue mani avvolgermi il viso e poi le sue labbra appoggiarsi sulle mie.
Un calore divampa nel mio petto.
Rispondo al suo bacio tirandolo sempre di più verso di me, la distanza è troppa..
Mi sdraio sul letto portandomelo dietro...
Sento la pressione delle sue labbra spostarsi al mio collo.
Magnus si stacca dalla mia gola e mi dà un bacio sulla fronte per poi sdraiarsi accanto a me.

Sento una lacrima scivolarmi sulla guancia e a quel punto non riesco più a trattenermi.
Lascio uscire tutte le lacrime che fino a quel momento avevo cercato ardentemente di tenere dentro di me.
Magnus mi passa un braccio dietro le spalle e mi stinge a se.
Continuo a piangere con la faccia premuta sul suo petto e la sua camicia tra le dita.

Finalmente le lacrime smettono di scendere, non mi piace piangere davanti ad altre persone, perché ho sempre paura di fare la figura di quello debole.

-grazie- sussurro piano.
-quando vuoi fiorellino.-

Sono felice.
È la prima volta da quando ho saputo dei miei genitori.
Forse è un segnale..
Forse è arrivato il momento di lasciar andare i miei genitori...

*il mio angolino*
So che il capitolo è molto corto, ma spero comunque che vi piaccia.
Un bacione.
Come sempre scusatemi per il titolo.
F: Shadowhuntersmalec

Malec || StayWhere stories live. Discover now