Trentaduesimo

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Sono le tre passate e non riesco a prendere sonno,mi giro,mi prendo più cuscini,guardo la TV. Niente. Non ho sonno. Alla fine decido di alzarmi. Non riesco ad evitare di non pensare a Lorenzo. Non fa altro che passarmi per la mente il suo sorriso e quelle labbra sulle mie. Mi stringo nervosamente il sotto del vestito e non voglio negare a me stessa che vorrei che lui fosse qui.
Sento vibrare il telefono e corro a prenderlo.
"Sei ancora sveglia furia?" inizia a farmi male la pancia dalla gioia.
"Non riesco a dormire" rispondo.
"Puoi aprirmi la porta. Ti va?" Guardo in direzione della porta e di nuovo il telefono. Non posso credere che sia qui. Non ci penso nemmeno e corro ad aprire la porta senza rendermi conto di avere il fiatone.
<<Ciao>> dico in preda all'agitazione ma cercando di non darlo a vedere. Ha in mano un sacchetto porta-cibo.
<<Ciao a te. Posso?>> non l'avevo nemeno invitato ad entrare. Lo guardavo così intensamente che ho dimenticato le buone maniere.
<<Certo. Scusami>> chiudo la porta e mi volto. Ammiro le sue spalle e il modo in cui appoggia delicatamente  il sacchetto. Ero talmente sorpresa di averlo dietro la porta che non mi sono nemmeno ricordata di essere praticamente nuda. Ho addosso solo un vestitino di seta rosa abbastanza trasparente da non lasciare spazio all'immaginazione. Inizio a cercare con gli occhi qualcosa da indossare prima che lui si volta a guardarmi. Ma non trovo nulla. Quindi mi affretto verso l'armadio e questa volta sono io che gli do le spalle.
Cerco di divincolare la felpa di Lorenzo dalla gruccia e sento subito il suo respiro nel collo. La sua mano blocca delicamente la mia impedendomi di prendere la felpa. Sono bloccata. Davanti ho ancora l'armadio aperto e dietro un profumo dolce inizia a farsi strada.
Chiudo gli occhi, il mio cuore sembra voler uscire dal petto. Mi fa scivolare la mano insieme a lui e con l'altra mi sposta i capelli da un lato lasciandomi dei teneri e piccoli baci sul collo. Come adoro.quando fa così!
<< Non voglio che ti imbarazzi di fronte a me. Sei bellissima>>
Sento i brividi irradiarsi in tutto il corpo e nonostante sia svestita inizio a sentire caldo. Mi lascio trasportare da lui e cerco di memorizzare ogni singolo suo movimento,per evitare di dimenticarlo.
<< Vorrei dirti qualcosa e vorrei che tu mi ascoltassi e mi lasciassi finire di parlare.>> il suo respiro è corto e sembra quasi agitato. Mi volto leggermente a guardarlo e osservo che ha la mascella contratta e la fronte arricciata.
<<Va bene. Così mi fai preoccupare,però.>>
Se non fosse che le sue mani sono su di me avrei creduto che avesse stretto le mani a pugno. Non l'ho mai visto così insicuro di sè. Lorenzo che emette lunghi respiri e cerca di trovare le parole adatte? E' il caso di portarlo in ospedale?
<< So benissimo di non essere un bravo ragazzo...>>
<<Lorenzo io...>> mi ferma e vorrei urlargli che non l'ho mai pensato e che mai lo penserò. Anzi,proprio il contrario. Vorrei che anche lui si rendesse conto di ciò che vedo io.
<< Sei la solita furia. Fammi prima finire>> gli scappa un sorriso nervoso e lo lascio continuare. << Ho commesso tanti sbagli nella mia vita e sto cercando di rimediare. Sono stato,forse un po' sfortunato,in passato,o forse doveva andare così per farmi trovare proprio qui,oggi. Sai benissimo la storia dei miei genitori e di come questo mi abbia condizionato. Non avevo più fiducia nelle persone ed ero sempre molto sulle mie,per evitare tante cose. E prima che venissi tu ero sempre diffidente,sempre lavoro e locale. Mi impegnavano parecchio e per me andava benissimo così.>> non so dove voglia arrivare. Mi volto totalmente verso di lui e lo faccio sedere sul letto con me sopra. Prendo le sue mani e le intreccio alle mie. Vorrei che capisse che io ci sono. E lui sembra aver capito la mia intenzione.
Lui infatti le guarda e rimane in silenzio giusto il tempo per riprendere fiato. << Ultimamente la mi vita ha preso una svolta diversa e di questo devo ringraziare solo te. Tu,con la tua semplicità riesci a stravolgermi la giornata. Sono stato molto duro con te. Soprattutto quando il giorno prima ti avevo fatto credere delle cose e il giorno dopo,in presenza di alcune persone ti ho mantenuto alla larga.>> non credevo che potesse dirmi una cosa del genere. Credevo che volesse evitare il discorso,invece lo ha accantonato per poi uscirlo al momento giusto. << Ti chiedo scusa perchè non era mia intenzione. Ho voluto che prendessi il merito,quello che è giusto che sia,e non volevo che potessero minimamente pensare che io ti abbia aiutato in qualche modo con il progetto o che tu ti fossi avvicinata a me per questo scopo. Insomma non avrei potuto fare altrimenti. So che non è una giustificazione. E che avrei dovuto parlartene prima. Ma sono un tipo,come penso hai già capito,che quando si creano problemi,non riesco a parlare. Preferisco scappare e chiudermi.>> sposta la testa verso il basso. Non posso vederlo così. Non c'è la faccio più.
Gli alzo il mento costringendolo a guardarmi.
<< Lorenzo non devi scusarti di niente. Sono stata una sciocca io. Mi sono comportata come una bambina. Invece di cercare il lato positivo. Ho visto subito quello negativo e sono arrivata a conclusioni sbagliate. Tu hai una grande libreria da gestire e devi comunque salvaguardarla. E' giusto che hai voluto nascondere quello che è successo tra noi onde evitare possibili disguidi.>> gli accarezzo il viso e provo un forte senso di colpa nei suoi confronti.
<< Beatrice tu sei una ragazza fantastica. E' da molto tempo che avrei dovuto dirti alcune cose che mi tengo dentro. Ho pensato tanto a quello che ci siamo detti a cena e sono arrivato ad una conclusione.Non voglio più avere paura di confessare quello che sento. >> si alza e con le sue mani delicate mi fa sedere da sola nel letto mentre lui fa avanti e indietro dalla stanza. Fino a quando decide di farmi alzare e usciamo nel balconcino.
È ancora tutto buio fuori. Si sente solo il movimento del mare e c'è una leggera brezza che fa venire i brividi. O forse sono le sue parole.
<<Vorrei che tu sapessi che non riesco a superare la giornata senza pensare a te. Sei diventata come un ossessione per me, sorrido per strada,pensandoti,senza motivo. Mi sono reso conto che ogni volta che sento pronunciare il tuo nome mi esplode qualcosa dentro. Mi capisci?>> mi si illuminano gli occhi e queste parole mi colpiscono fortemente al cuore.
<<Penso di si.>> ho il cuore in fiamme. Sto scoppiando dalla gioia,ma non riesco a far uscire niente dalla mia bocca. E' pensare che credevo che non volesse avere niente a che fare con me.
<< Quando vederti mi fa stare bene allora capisco che questa persona non è come tutte le altre,è speciale. E non voglio più tenere i miei sentimenti rinchiusi. Voglio viverti,ogni giorno. Voglio dimostrarti di essere la persona che vorresti al tuo fianco. Anche se ci metteranno bastoni tra le ruote,anche se bisogna lottare,io non voglio allontanarmi più da te. Non voglio più fare a meno di te.>> a queste parole prendo il suo viso e lo porto alle mie labbra che non desiderano altro che sentire il suo sapore. La sua lingua sembra cercare disperatamente la mia e le sue mani sembrano non avere abbastanza contatto.
<<Non ho più intenzione di starti ad ascoltare quando dici che non sei un bravo ragazzo.>>
Lui ride e il suono della sua risata è la più bella melodia che io abbia mai sentito.
<<Sappi che per quanto mi riguarda non esiste l'uomo perfetto. Esiste quel tizio che arriva,quando meno te lo aspetti e ti fotte cervello e cuore. Quindi Lorenzo non so cosa succederà domani ma non mi interessa. Voglio te e voglio dimostrarti che quello che hai appena detto lo provo anche io.>> mi prende in braccio e mi ritrovo a cavalcioni su di lui. Mi aggrappo con le gambe e mi bacia con una voglia di recuperare tutto il tempo perso. Abbiamo così tanta voglia l'uno dell'altra. Mi ritrovo appoggiata sul muro e con le gambe aperte sul suo corpo. Ha le mani impegnate a tenermi,il vestitino si è alzato fino al giro vita e le sue mani sono praticamente sul mio sedere. Ma non provo nemmeno il minimo imbarazzo. La sua bocca riesce perfettamente a mandarmi in ebollizione. Non posso crederci. Un uomo così bello e affascinante come lui mi ha appena confessato che non può fare a meno di me. Adoro il suo profumo. Adoro le sue braccia. Adoro il suo sapore. Adoro persino il gel che ha sui capelli. Adoro tutto di lui e da questo momento in poi non avrò più dubbi.
Gli avvolgo le braccia al collo e mi porta dentro. Mi fa sedere dolcemente sul letto mentre lui rimane in piedi a fissarmi. Così decido di farmi avanti. Inizio ad abbassarmi la spallina destra...

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