Quinto

207 20 0
                                    

La giornata si conclude subito e torno a casa soddisfatta,perché nonostante sia stato il primo giorno mi sono dedicata a molte cose.
Mi sono portata a casa un libro. Il Sig Stefano,prima di andar via,mi ha consigliato di tenermi aggiornata con le news del momento,giusto per non cogliermi impreparata. Credo sia un'idea fantastica. Decido di prendere il libro più venduto.  Oggi in libreria ho riassortito molto questo libro perché ho scoperto che è il libro del momento tra le teenager. Sono curiosa di sapere perché è così tanto richiesto.
In ascensore salgo con il Signor Romano. Un uomo molto simpatico.
<<Buona sera Sign. Romano>> é così strano perché non ha nemmeno un capello e la sua testa é così lucida. Sarei curiosa di sapere se gli passa qualcosa per farla diventare così.
<< Buona sera Signorina. Come va? Ho saputo che hai iniziato a lavorare?!>>
<< E lei come...?>> non riesco proprio a capire perché mia mamma non tiene la bocca chiusa. Ogni volta non fa altro che riferire tutto alla nostra vicina e quest'ultima non fa altro che dirlo a tutto il vicinato.
Apro la porta ma le luci sono tutte spente. Non c'è nessuno.
- Sorpresaaaaaaaaaaa! Tanti auguriiiiiiiiiiiiiii! !
Oh no! Dovevo immaginare che mia mamma avrebbe organizzato qualcosa e invitato metà dei nostri parenti, per non dire tutti. Aiuto!
<< Grazie Mamma...Grazie zia Emily...Grazie zia Rosi....>> spero di uscirne viva. Sicuramente dopo la nostra chiamata mia mamma avrá chiamato tutti per organizzare questa festicciola. << Ehi fratè?? >>
<< La mia piccola sorella>> Antonio passa due nostri parenti per raggiungermi ed abbracciarmi <<contenta di questa
organizzazione?>>
<<Secondo te? Potevi evitare, no? Sai che queste cose mi imbarazzano>> mio fratello adora mettermi in difficoltà soprattutto quando la mamma ha queste strane idee.
<<Era così contenta? Dovevi vederla? Sembrava una bambina. Non potevo fermarla. Era troppo divertente. Passava da una stanza all'altra chiamando la zia,la nonna,la cugina...>>
<< Papà??>>  non riesco a credere ai miei occhi. In fondo alla stanza c'è  mio padre.
<<Papá...?? >>  urlo percorrendo tutta la stanza per raggiungerlo. Per dargli un bacio devo alzarmi in punta di piedi e questo mi fa ricordare quando era piccola. Mi diceva sempre che io ero la sua fatina,così bassa e piccolina..
<< Mamma mi ha detto che eri a Londra. Non ti vedo da tanto,troppo tempo. Mi sei mancato tanto>> ci abbracciamo e lo stringo più che posso.
<< Bea, mi sei mancata tanto anche tu. Tua madre mi ha chiamato subito quando hai riattaccato con il Sign. Mondo per dirti del colloquio,sai com'è fatta. Così non avendo dubbi che saresti stata brillante ho fatto subito il biglietto per scendere. Mi devi raccontare tutto. Ma giuro che non sapevo niente di questa festa. Lo sai che sono l'ultimo a sapere le cose. Appena sono arrivato tua mamma stava mettendo i palloncini. Anzi a proposito mi devi ringraziare che l'ho convinta a non metterli,ci mancava solo questo!>>
Adoro mio padre. Lui non ha mai avuto dubbi su di me. É sempre stato convinto che un giorno avrei scritto la storia della mia vita facendomi promettere che avrei scritto un bel pó di lui.
Con il divorzio credevo che mi avrebbe abbandonata,che ci saremmo allontanati piano piano fino a dimenticarsi di me. Invece non è stato per niente così,anzi i nostri rapporti si sono intensificati facendosi vedere spesso. Mi ricordo ancora quando mio padre mi accompagnava a scuola. Tutte le mamme dei miei compagni non facevano altro che guardarlo,ma lui è sempre stato fedele alla mamma. Almeno così diceva. Il giorno che mi ha confessato che sarebbe andato via di casa mi ha detto la verità. Non andavano più d'accordo,non la stava lasciando per un'altra donna ma era arrivato il momento di separarsi perché non avevano più niente in comune,a parte me e mio fratello.
Ora credo che sia felice anche se non si è creato una famiglia. Non so se esserne contenta o meno. Non voglio certo che stia solo ma so che è sempre impegnato con il lavoro. Vorrei che uscisse di più e che si staccasse dal suo PC.
La festa proseguì fino a tarda sera e per tutto il tempo ringraziai e diedi baci a persone che non conoscevo neanche.
<<Mi raccomando Bea. Dai il meglio di te,come sempre. >>
<< Ok nonnino. Buona notte. Vi voglio bene. Mi raccomando. State attenti e appena arrivate chiamatemi.>> dico e mia nonna ride tirandosi il nonno. A lei piace quando gli dico così perché sa che mio nonno lo fará davvero.
Abitano sopra da noi quindi devono solo salire le scale. Infatti un minuto dopo mi squilla il telefono. Mi scappa un sorriso perché immagino mia nonna che gli urla dicendogli che mi prende troppo sul serio.
<<Vado a letto. Domani sveglia presto. Buona notte a tutti.>>
<< Vado anche io. A domani. Notte>>
Mia madre e mio padre sono rimasti soli in cucina. Chissà come e dove dormiranno.

Oggi sono più energica degli altri giorni. Mi sveglio troppo presto e non riesco a rimanere a letto. Così mi alzo. Scorgo mio padre e mia madre abbracciati nel divano e sorrido.
Indosso la tuta e scarpe da jogging e vado a correre. Una giornata troppo bella per rimanere a letto per poi andare a lavoro.
Inizio con una semplice camminata e poi una piccola corsetta.
Dopo poco più di due ore sono già in macchina in perfetto orario. Noto che la libreria è ancora chiusa così mi avvio verso il bar. Menomale che mi sono portata il libro. Ieri sera a letto non riuscivo a smettere di leggere. Cammino e nel frattempo sono curiosa di sapere cosa combineranno ancora Cameron e Cris.
"Cameron mi guarda intensamente e appoggia una mano sul mio mento. Il mio respiro si fa corto,il battito più rapido,è l'unica cosa che riesco a fare è fissare la sua bocca desi. .."
Ma che diavolo?? Indietreggio e mi accorgo subito di aver urtato qualcuno.
<<Dobbiamo smetterla di incontrarci così Bea?>> che strano sentire il mio nome da lui. Sembra così diverso dalle sue labbra. E poi? Di mattina è ancora più affascinante. Per un attimo vorrei vederlo dormire. Chissà magari è un tipo coccolone? Ma che dico? Probabilmente sarà uno di quei tipi che di mattina presto odiano parlare.
<<Ehi Lorenzo. Si scusami. Questa volta è colpa mia. Ero immersa nella lettura che non ho guardato nemmeno dove mettevo i piedi. Per fortuna che questa volta non avevi il caffè! >>
<<Che peccato! Hai la maglietta rossa oggi quindi niente trasparenza. Non ne sarebbe valsa la pena!>>
Che spiritoso!

Ti Ho Trovato [IN REVISIONE E AGGIORNAMENTI]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora