•Quarto capitolo•

Comincia dall'inizio
                                    

Qualche ora dopo tutti si sono svegliati, tranne Mayli. 
Dopo aver fatto un'abbondante colazione a base di muffin alla farina di avena e cocco comprati ieri ad uno dei tanti autogrill, tutti decidono di cambiarsi e andare a prendere il sole in spiaggia, che dista qualche decina di metri da casa. 
Appena rimango da solo attuo lo scherzo che mi ha suggerito Logan.
Prendo il doppione della chiave della camera di Mayli dall'ufficio di mio padre e la apro facendo meno rumore possibile.
La trovo sul letto che dorme con un libro appoggiato in grembo al contrario.
Il titolo è Punk 57, davvero particolare.
Guardandola vedo che si è cambiata, indossa una maglia bianca con delle caramelle e dei pantaloncini con delle linee di tutti i colori, davvero dolce.
Se avessi il cellulare dietro le farei un book fotografico e appenderei  le sue foto in ogni bar di Long Beach, in modo che si vergogni così tanto da passare tutto il mese chiusa in camera sua.
Ma forse è meglio se penso a uno scherzo alla volta.
Tiro fuori dalla tasca dei pantaloni il bigliettino fatto poco prima e lo metto sul suo comodino. Mettendogli vicino un biscotto al doppio cioccolato preso dalla confezione di biscotti che stava mangiando sta mattina.
Nel bigliettino ho scritto:

Mayli mi dispiace per queste divergenze che abbiamo avuto. Spero che con questo biscotto riusciremo a risolvere i nostri problemi. Matt.

Trattengo a stento le risate.
Mi avvicino alla porta per uscire mettendo il ragno finto che mi ha prestato Logan sul pomello della maniglia, nel lato interno così non lo nota subito alla vista. 
Non so perché il mio amico avesse un ragno finto nella valigia, ma sinceramente non voglio saperlo. Le lancio un'ultima occhiata uscendo senza fare il minimo rumore e la richiudo dentro.  Successivamente do un colpo abbastanza forte alla porta per svegliarla e corro in camera mia che è nel lato opposto del corridoio a una porta di distanza. La socchiudo, aspettando una sua reazione.

Mayli
Sento un forte rumore e mi sveglio di botto facendo cadere il mio amato libro sul pavimento.  Mi abbasso per riprenderlo e vedo che sul comodino c'è un biglietto e un biscotto.
Sposto lo sguardo subito sulla porta che è chiusa come l'ho lasciata io.
Senza farmi troppe domande leggo il piccolo foglietto.
Lo leggo due volte per capire davvero cosa mi sta chiedendo. Fare pace con lui? Ma anche no. Solo ricordare quel periodo in cui eravamo amici mi viene un vuoto fastidioso nel cuore.
Non saremo mai amici come prima e la pace se la può anche scordare.
Lo strappo in due e mi alzo buttando i pezzetti nel cestino del bagno.
Torno in camera e guardo il biscotto al cioccolato che ha davvero un buon odore e il mio stomaco brontola subito dato che non ho ancora pranzato.
Vorrei mangiarlo, ma sono abbastanza convinta che ci abbia messo del veleno.
Assottiglio gli occhi. Meglio evitare.
Mi cambio velocemente infilandomi un costume verde acqua con un vestito rosso per il mare sopra.
È ora che mi goda anch'io la spiaggia ed anche se non sono esattamente dove vorrei, poco importa. Una vacanza è una vacanza a prescindere dal luogo e dai giorni di permanenza.
Vado verso la porta facendomi una treccia laterale, la apro con la chiave e giro la maniglia.
Un momento.
Cos'è questa cosa viscida e al tatto pelosa sotto la mia mano?
Alzo lentamente la mano e vedo che c'è un ragno nero, grosso e schifoso. 
Grido come non ho mai fatto e mi butto sul letto di pancia, raggomitolandomi su me stessa aggrappandomi al cuscino.
Urlo ancora e strizzo forte gli occhi.
Quel coso disgustoso mi ha toccato la mano!
«Che schifo!» urlo con gli occhi chiusi stringendo il cuscino e cercando di dimenticare la sensazione di quella cosa a contatto con la mia mano, strofinandola sul copriletto ripetutamente.
Sento qualcosa che mi tocca la spalla e urlo ancora più forte.
Mi ha raggiunto!
«Calma Mayli» dice Matt. 
Mi giro e vedo che è Matt. 
Lo guardo per un secondo smettendo di urlare per poi lanciarmi su di lui e abbracciarlo in un momento di panico totale. «Ammazzalo» sussurro terrorizzata.
Matt che all'inizio si irrigidisce dopo pochi secondi ricambia l'abbraccio cercando di calmarmi. Mi passa ripetutamente le mani sulla schiena.
Riacquistando lucidità mi rendo conto di che diavolo sto facendo e mi scosto cercando di tornare ad essere composta, sedendomi con le gambe incrociate sul letto.
Mi schiarisco la gola.
«Scusa c'era un ragno sulla maniglia e non mi piacciono per niente» dico con lo sguardo basso, arrossendo leggermente.
Non arrossisco tanto spesso e lo devo fare proprio con lui? Vedendo che non si muove, alzo lo sguardo e vedo che ha le labbra strette come se stesse cercando di trattenere un sorriso.
Notando la mia confusione si piega in due, scoppiando a ridere. Lo guardo male inarcando un sopracciglio.
Mi sta prendendo per il culo? Avere paura dei ragni è una cosa assolutamente normale, sono pieni di occhietti, pelosi e probabilmente velenosi.
Poi con calma, collego i fatti. Come ha fatto Matt a lasciarmi il bigliettino sul comodino se la porta era chiusa a chiave?
Mi giro verso il ragno e vedo che pende dal pomello della porta in modo inanimato.
Assottiglio gli occhi, lasciando andare un sospiro sconfitto.
Lo ha fatto apposta.
Quello è un fottuto ragno finto!
Mi alzo e gli tiro un pugno sul braccio.
Lui si allontana di un passo continuando a ridere, accarezzandosi il braccio che gli ho colpito.
«Dovevi vedere la tua faccia, la prossima volta faccio un video» dice arretrando ancora verso la porta. 
«Te l'ho già detto che sei un vero stronzo?» chiedo a denti stretti. Senza aspettare una sua risposta. Prendo la mia borsa per il mare già pronta e me ne vado.
«Mayli dai, era uno scherzo» dice ma lo ignoro. 
Sento che mi insegue ma non mi interessa, in questo momento sto solo pensando alla mia vendetta. 
Esco di casa e corro fino alla spiaggia rimanendo per un secondo incanta dalla sabbia candida per poi cercare gli altri tra le decine di persone riverse ovunque.
«Mayli fermati dai» urla Matt tra le risate dietro di me.
Sta ancora ridendo, è incredibile! Individuo Logan vicino ad un chiosco ed ha un costume da bagno rosso e degli occhiali da sole in mano. 
Sta dando una leccata ad un gelato al cioccolato che deve aver appena comprato. Ho trovato la mia vendetta.
Cammino verso di lui, alzando della sabbia con le infradito.
«Ehi Mayli» mi saluta lui. «Posso?» chiedo con un sorriso, indicando il suo gelato.
Logan aggrotta la fronte ma allunga lo stesso verso di me il cono.
Quando sento che Matt è abbastanza vicino.
Prendo con la mano la crema fredda al cioccolato e gliela tiro in faccia beccandolo in pieno.
Lascio andare un urletto di gioia e ridendo mi porto la mano alla bocca per leccandomi le dita.
Il dolce gusto della vittoria!
Logan guarda entrambi stupito per poi fermare lo sguardo su di me, fissandomi.
«Mi devi un gelato, Mayli» dice più divertito che infastidito.
Gli faccio l'occhiolino, buttando per terra la mia borsa ai suoi piedi.
«Quando vuoi» dico togliendomi il vestito di dosso e dandoglielo. Corro verso l'acqua buttandomi in mezzo alle onde.
Dopotutto questa vacanza non è poi così male.

Non eri nei miei pianiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora