•Secondo capitolo•

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Matt
Esco di casa e vado verso la macchina, posteggiata nel vialetto, con la mia valigia grigia al seguito. Il sole è già alto mentre l'aria è calda come sempre.
Mi avvicino alle macchine, una è mia e l'altra è di mia madre.
Sento il ticchettio dei sandali di quest'ultima sugli scalini in pietra di casa segno che mi sta seguendo.
Appena arrivo davanti al mio Range Rover nero cerco le chiavi per aprire il bagagliaio, che sono dentro il taschino davanti della valigia.
Non la uso molto spesso, preferisco di solito la mia BMW Serie1 regalata da mia madre in occasione della mia patente, solo quando devo andare in vacanza uso il SUV che di solito tengo parcheggiato in un deposito.
Rovisto dentro alla tasca ma non le trovo e mi sale subito il panico. Mi sembrava di averle messe lì l'ultima volta.
Guardo mia mamma in cerca d'aiuto. 
Alza il braccio e vedo che ha in mano le chiavi con attaccato il peluche a forma di palma che stavo cercando.
«Cercavi queste?» chiede innocentemente
Mi allungo per prenderle ma lei chiude la mano.
Sbuffo e incrocio le braccia.
«Come sapevi che erano lì?» chiedo abbastanza duro.
Lei tira su il mento con fare deciso.
«Me lo ha detto Connie».
Sa più cose Connie che mia madre, non ho parole.
«Me le puoi ridare per favore?» chiedo con tutta la dolcezza che ho, anche se in questo momento è davvero poca.
Lei mi guarda seria con quei suoi occhi blu uguali ai miei, l'unica cosa che ho preso da lei, per il resto sono uguale a mio padre, aggiungerei per fortuna.
«Solo se fai venire con te Mayli» dichiara.
Io faccio un respiro profondo.
«No manco per sogno» dico deciso. «Non siamo più amici» dico infilandomi le mani nelle tasche dei pantaloni.
Non le devo niente.
«Matthew, pensa a tutto quello che Connie ha fatto per te da quando sei nato, tutti i favori e i piaceri che ti ha fatto» dice ma io scuoto la testa.
Lei diventa seria e capendo che non riuscirà ad intenerirmi così, cambia strategia.
«Allora mi sa che dovrai andare a piedi nella vecchia casa di tuo padre» dice girando su sé stessa e dirigendosi verso casa.
Ditemi che sta scherzando!
Sospiro guardandomi intorno in cerca di una soluzione.
Le corro dietro mettendomi davanti a lei prima che varchi la soglia di casa.
«Siamo già in cinque, non posso portare un passeggero in più» dico facendola ragionare. «Pagherò io eventuali multe» afferma come se nulla fosse.
«Mamma non la vedo da anni e l'ultima volta che abbiamo parlato non è stata proprio una conversazione civile per favore non farmi questo» dico.
Lei mi abbraccia ma io rimango rigido non ricambiandolo.
«Fai questo sforzo Matt, per lei significherebbe molto, non la noterai neanche stai tranquillo» dice facendomi l'occhiolino prima di darmi le chiavi e aprire la porta di casa.
Come se fosse facile non notarla.
«Grazie tesoro» urla.
Sbuffando vado verso l'auto per infilare la valigia dentro al porta bagagli.
Apro la portiera e mi siedo aspettando che arrivino i miei amici per partire e che lo voglia o no ci sarà anche Mayli.
I primi ad arrivare sono Trevor e Kimberlee in taxi, mano nella mano, mi vengono incontro con le loro valigie ed un borsone.
Sorrido alzandomi dal sedile, battendo le mani sul tettuccio della macchina.
«La mia coppietta preferita» dico salutandoli. Kimberlee ride e si appoggia al Trevor guardandolo sognante.
Ho conosciuto Kim e Trevor da Naomi, Kim è la sua migliore amica non che vicina di casa.
Sono una coppia che definirei perfetta perchè si compensano l'uno con l'altro, dove Trevor é silenzioso c'è Kimberlee che fa rumore per entrambi.
«In questa vacanza sono positiva, ho comprato una crema speciale e mi abbronzerò senza diventare rossa come gli anni scorsi» dice Kimberlee facendosi una coda alta con i suoi lunghi capelli rossi.
Ha la pelle molto chiara con qualche lentiggine qua e là quindi ne dubito fortemente che si abbronzerà senza diventare prima un pomodoro.
«Lo so che tu ci credi tesoro ma..» dice Trevor mettendo le valigie in macchina, Kim però lo interrompe.
«Ma cosa?» dice lei con gli occhi da cucciolo smarrito.
Trev si ammutolisce e sposta lo sguardo verso il viale per entrare nella mia proprietà dove è passato prima con la sua fidanzata.
«Logan amico» dice liquidando Kim e andando verso di lui per salutarlo.
Io rido. È carino da parte sua non voler infrangere i sogni della sua ragazza, nonostante siano destinati a fallire.
Mi avvicino anch'io a Logan vedendo che non c'è Naomi con lui.
«Naomi?» chiedo.
Lui mi guarda male.
«Non sono la sua guardia del corpo» afferma infastidito.
Non gli dico nulla anche perché è evidente che non ne vuole parlare.
Dopo qualche minuto, vediamo arrivare anche Naomi con un delizioso vestitino e una valigia rosa con i fiori al seguito.
«Ciao a tutti» dice allegra, muovendo una mano.
Kimberlee le va incontro e la abbraccia stretta.
«Siamo pronti a partire allora» dice Logan caricando la sua valigia.
«In realtà vi devo dire una cosa» dico facendo un respiro profondo.

Non eri nei miei pianiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora