Capitolo 12: La magia del sangue

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Lei sospira e quando si scosta dal muro, Loki nota le impronte di due mani incavate nella roccia come se la pietra si fosse sciolta nel punto in cui si era appoggiata Freya.

È certo che anche lei abbia notato quel particolare, ma nessuno dei due ne fa parola. "Devi ricordare cosa è successo quel giorno, Loki" conclude lei, lapidaria.



Quel giorno, Loki è in biblioteca e sta leggendo un antico volume riguardante il mondo di Svartálfaheim. Quello su Midgard è stato una lettura noiosa e inutile e ora spera di trovare qualcosa di più interessante.

Sta sfogliando la seconda pagina quando Thor fa l'ingresso nella sala, dirigendosi verso di lui con un'espressione trionfante sul viso. Suo fratello afferra una sedia, accomodandosi di fronte a lui con una serie di borbotti che il dio degli inganni non riesce a capire.

"Grandi notizie, Loki!" esclama Thor, lanciando al cielo il suo pugno chiuso.

"Padre ti ha dato il consenso per cominciare una guerra su Jotunheim?" chiede ironico, facendosi beffe del fratello. "O sei riuscito a battere Sif alla corsa dei cavalli?" prosegue, voltando un'altra pagina.

In tutta risposta, Thor si alza in piedi e gli da una spinta giocosa alla spalla. "Meglio fratello!"

Loki decide di prestargli finalmente attenzione e guarda gli occhi di Thor brillare di un'insolita eccitazione. Deve essere avvenuto qualcosa di davvero straordinario se il dio del tuono mostra uno sguardo tanto agguerrito e quasi esaltato.

"Thor, parla! Cos'è successo?" lo sprona Loki, che non ha intenzione di perdere minuti preziosi nell'attesa che suo fratello si degni di rivelargli l'enigma.

"Partiamo!" esclama il possessore di Mjolnir, guadagnandosi occhiate truci dagli altri frequentatori della biblioteca.

Il dio degli inganni si impone di mantenere la calma, domandandosi come possano essere fratelli due individui tanto diversi in aspirazioni e fatti.

"Partiamo per dove, Thor?"

"Andremo a caccia, Loki! Noi e i Tre Guerrieri! Padre ci ha assegnato il compito di affrontare il Grande Serpente!"





Il calore dentro di lei sta diventando insopportabile e Freya si lancia con rabbia verso il muro, forzando l'uscita ad aprirsi verso l'esterno. La porta, inglobata nelle pareti, si spalanca facendo cadere dell'intonaco e lei barcolla sul pavimento ansimando.

"Pensi di farcela a fuggire in questo stato?" interviene Loki, alle sue spalle, scoccandole un'occhiata inquisitoria. "Che cos'hai?"

"Non lo so..." sussurra Freya, scuotendo la testa per schiarirsi le idee. "Ma sono sopravvissuta al veleno degli elfi oscuri e ti assicuro che il mio corpo non cederà tanto facilmente."

In verità, non è più certa di nulla, ma non vede perché lui dovrebbe saperlo.

"Potrei aiutarti se tu mi liberassi" la voce di Loki è bassa e sinuosa. "Il Tesseract mi ha mostrato molte cose..."

Freya piega le labbra in una smorfia divertita. "Certo non ti ha indicato come sfuggire a Thor" commenta. "E ora sei qui."

"Siete qui."

Quell'inattesa intrusione la coglie impreparata e lei si volta con le mani rivolte verso l'avversario, pronta a lanciare un incantesimo. Alle sue spalle sente Loki frugare tra i vestiti alla ricerca di altri pugnali.

Cicatrici   |COMPLETA|Where stories live. Discover now