Capitolo 12: La magia del sangue

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"Mi stai dando del codardo?" sibila lui.

"Ti sto solo dicendo ciò che io ho visto in te."

"Perché tu pensi di essere su un piedistallo, vero? Hai tradito Asgard tanto quanto me!" esclama il dio degli inganni, puntandole il dito in forma di accusa. "Per anni ti sei mostrata solo come ciò che non eri. La tua maschera non sarà visibile, ma la porti sempre con te."

"In questo siamo uguali. Indossiamo entrambi delle maschere. Tutti hanno dei segreti che preferiscono celare al resto del mondo" obietta Freya. "Per di qua." aggiunge, superandolo e avanzando per prima.

Non ha intenzione di parlare con Loki di ciò che è, o di ciò che è stata. Ci sono questioni più urgenti a cui deve pensare, per primo come fare per lasciare Asgard inosservata.

Freya ha sempre avuto pronto un piano per la fuga nel caso una situazione simile si fosse presentata. Víli amava programmare ogni mossa in anticipo e lei ha imparato ben presto a sfruttare i vantaggi garantiti da una buona strategia.

Tuttavia, in nessuno dei suoi progetti era prevista la presenza di Loki al suo fianco.

"Per quale motivo stiamo andando verso le tue stanze?" interviene il dio degli inganni.

"Devo recuperare Vanadis, potrebbe tornarci utile" spiega lei, sfiorandosi la ferita che si è procurata al braccio e sanandola con l'aiuto del Seiðr.

Vorrebbe aggiungere altro ma vacilla in avanti, improvvisamente stordita.





Loki si ferma bruscamente quando sia accorge che qualcosa non va in Freya. Le sembra instabile nei movimenti, quasi barcollante, e ha la mano attorno alla gola, stretta su un pendente che lui non riesce a vedere.

Un rantolo di dolore lo mette in allerta e Loki si chiede se Aster li ha trovati e se stia giocando con Freya a colpi di Seiðr.

"Fa... caldo" gli dice lei, senza voltarsi e dominando il suo tono sofferente.

No, non fa caldo, considera il dio degli inganni osservando la patina di sudore che ricopre la pelle della ragazza. Le sembra quasi febbricitante, esattamente come quel giorno che l'ha trovata nel letto e la stanza attorno a lei bruciava.

Loki non è mai stato il tipo che si allarma per così poco, ma ha imparato che le coincidenze su Asgard non sono mai solo quello che appaiono.

Freya riprende a camminare e lui la segue mettendo tra loro una breve distanza. Non ha intenzione di finire incenerito se lei non fosse in grado di controllare... qualsiasi cosa le stia succedendo.

In ogni caso, deve ammettere che trova ammirevole il modo in cui la figli di Víli continua a proseguire nei suoi proposti.

La parte razionale di Loki vorrebbe abbandonarla e trovare qualcuno che possa liberarlo da quei bracciali, mentre un'altra vuole scoprire cosa le sta accadendo.

"Tu e Thor..." interviene Freya, interrompendolo dai suoi pensieri. "... di preciso, cosa avete fatto al Grande Serpente? Come avete sconfitto Jormungand?"

"Ha importanza?" domanda Loki, scuotendo le spalle.

Davanti a lui, Freya si ferma, appoggiandosi alla parete. "Quella creatura vuole vendetta, è evidente. Ma perché cerca te e non Thor? Cosa è successo il giorno in cui l'avete cacciato?"

"È accaduto più di un secolo fa... non puoi pretendere che io sappia quali tipo di pensieri vagano nella mente di un serpente. Jormungand è una bestia folle e insensata, ogni leggenda su di lui lo può confermare."

Cicatrici   |COMPLETA|Where stories live. Discover now