155 giorni prima...

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I successivi due giorni passano in fretta, come sono sempre passati.
Oggi invece mi sembra una giornata infinita, non so perché ma stamattina quando mi sono svegliata mi sono sentita più depressa del solito...
Ero così depressa che mi sono fatta del male di prima mattina, non mi era mai successo prima.
Non so, mi sento strana dopo quel giorno nel bosco con Andy, non so cosa mi stia succedendo...
~
Fuori fa caldissimo e mi tiro un po su le maniche della felpa nera per poi riabbassarle prima di entrare a scuola.

"Hey Vampire Girl! Ti copri così tanto anche con 25 gradi perché altrimenti ti vaporizzi al sole?"
Grida una voce in lontananza seguita da fragorose risate.

Ma che cazzo di battuta è? Non fa nemmeno ridere!

"Secondo me si veste con vestiti così larghi e scuri per nascondersi e sembrare più magra, oltre ad essere una tortura per gli occhi è anche obesa, peserà 200kg!"
Grida una voce femminile seguita anch'essa da molte risatine, fra cui una risata che ho già sentito.
Una risata calda, spontanea... Andy...

Andy sta ridendo di me...
Dopo quella sera pensavo fosse diverso dagli altri, ma è solo una copia sputata di quei coglioni!

Mi scappa una lacrima e corro subito in bagno.
Mi rifugio nel mio luogo preferito e piango finché non finisco le lacrime.

Perché a me? Che cazzo gli ho fatto di male? Sono una ragazza normale anch'io. Mi prendono per il culo perché non ho amici e sto sempre da sola, ma sono loro i primi ad evitarmi.
Dicono che sono pazza, strana, anonima, offendono la mia famiglia, il mio aspetto, ma che ne sanno loro? Che ne sanno loro di come mi sento io? Che ne sanno loro del perché sto sempre da sola? O del perché mi vesto sempre con vestiti neri e larghi e mi trucco di nero?
Loro non mi conoscono!
Di me conoscono solo il mio nome, non la mia storia...

Assorta nei miei pensieri, sento aprire la porta nel bagno.
Spero che si Andy, proprio come la prima volta che mi è corso dietro, ma purtroppo non è così.
Sono due ragazze che sghignazzano.

"Hahaha, ma l'hai vista come è corsa via quella?" Dice una.

"La capisco poverina, anche io se avessi quel cesso parlante al posto della faccia non vorrei farmi vedere da nessuno"

Scoppiano a ridere entrambe.

Io continuo a piangere, singhiozzo.
Loro mi sentono e gridano all'unisono:
"Vampire Girl!"
E se ne vanno sghignazzando.

Le lacrime continuano a scendere...
Mi porto le mani sul viso e iniziò a toccarlo, prima il naso, poi le labbra, gli occhi, le orecchie, i capelli...

Forse hanno ragione, non c'è una singola cosa in me che vada bene, è tutto sbagliato... Tutto! Anche la mia intera esistenza...

Mi faccio forza, mi asciugo le lacrime ed esco dal bagno.
Ignoro gli sguardi e le risatine altrui e mi dirigo a casa, non ce la faccio più a stare in quell'inferno...
~
Apro la porta di casa e trovo mio padre seduto sul divano che guarda una partita di football mentre si beve una birra, ma non deve essere l'unica dato che ce ne sono altre vuote sul pavimento.

"Brad..." Sussurro

Lui mi ignora e tiene gli occhi fissi sul televisore.

"Brad" dico più forte.

Si gira lentamente verso di me con gli occhi imbambolati.

"Perché sei a casa?" Chiede con una voce assente e stanca.

"Non avevo voglia di stare a scuola..." Confesso.

"Okay" dice mentre annuisce e si rigira verso la TV.

Salgo le scale per andare in camera ma mi fermo quando lui dice il mio nome.

"Che c'è?" Chiedo

"Stavo pensando... " fa una piccola pausa e poi continua.

"La scuola è inutile non credi?"
Annuisco

"Allora perché non la lasci e vieni a lavorare nella mia impresa? Sei bellissima, giovane,sexy... Guadagneresti molto sai?"
Dice calmo mentre si porta alla bocca la bottiglia e beve un sorso di birra, senza staccare gli occhi da televisore.

"Stai scherzando spero? Vuoi che faccia la puttana?"

Coma cazzo fa a chiedermi questo?
Quale razza di padre chiederebbe alla propria figlia di prostituirsi?

"Perché? Non lo sei già? L'unica differenza è che ti faresti pagare"
Dice con tutta la naturalezza del mondo.

Lo ignoro ferita dalle sue parole, finisco di salire le scale e vado in bagno.
Riempio la vasca da bagno d'acqua e schiuma, mi spoglio e mi ci infilo dentro.
Prendo la mia "migliore amica", la fisso e la rigiro fra le dita.

"Tu sei di ferro... Io sono una calamita, siamo destinate a stare insieme..."
Sussurro per poi affondarla nella mia carne un paio di volte.

Mi lascio andare fra la schiuma e i miei pensieri autolesionisti mi avvolgono come l'acqua ormai diventata rossa...

Non l'avevo mai fatto due volte in un giorno...

You Almost Saved MeWhere stories live. Discover now