166 giorni prima...

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'Mi sveglio normalmente come tutte le mattine, guardo il calendario e, sorpresa sorpresa! È il 6 febbraio, il mio compleanno. Mi alzo dal letto e sono nuda e completamente ricoperta di sangue dal collo in giù e ho macchiato tutto il letto. Sulla mia pelle però non vi sono tagli o ferite così capisco che il sangue non è il mio...
Mi avvio verso il bagno per darmi una sciacquata, apro la porta e rimango scioccata nel vedere il mio corpo morto nella vasca da bagno ricoperto completamente da tagli insanguinati e immerso in quell'acqua rossa...
Inizio ad urlare a squarciagola e improvvisamente tutto diventa buio e io inizio a cadere nel vuoto...'

Qui mi sveglio, non so che cosa significhi ma sicuramente mi ha spaventata tantissimo e ora sto ansimando seduta sul letto completamente sudata.
Mi alzo dal letto tremando leggermente, scossa da quell'incubo, vado in bagno e mi faccio una doccia fredda per svegliarmi meglio.

Scendo le scale per fare colazione, mio padre non c'è...

Finito il mio solito toast afferro la cartella e mi avvio verso la scuola.

Arrivata a scuola intravedo subito da lontano Stacy che si sta avvicinando a me tenendo per mano Andy.

Non venire qui. Non venire qui. Non venire qui.

Ecco, appunto! È venuta qui

"Hey Vampire Girl!"
Dio quanto la odio!

"Se mi chiami di nuovo così ti mando all'ospedale, puttana"

"Oh, tu hai il coraggio di chiamare me puttana? Tu?"
Scoppia in una risata stridula e Andy la guarda stranito.

"Suo padre gestisce un giro di escort, è lì che ha conosciuto sua madre..."
Dice rivolgendosi ad Andy.

"Ritira subito quello che hai detto stronza!" Urlo

"E se non lo faccio?"

Ok adesso sono furiosa.

"Brutta..."
Sto quasi per picchiarla quando Andy mi immobilizza le braccia

"Lasciami!" Urlo.

"Hey, hey calma. Non voglio farti niente." Lui sembra tranquillissimo al contrario di me.

Mi carica sulla spalla e mi porta dentro la scuola mentre io continuo a gridare e a tiragli pugni sulla schiena ottenendo però solo delle fragorose risate da parte sua.

"Se non mi metti subito giù ti denuncio per rapimento!" Urlo di nuovo.

Lui ride ancora e mi porta nel bagno dei ragazzi chiudendo la serratura e mettendosi la chiave in tasca.
Mi mette giù e io corro a cercare di aprire la porta.
Lui ride ancora.

Sto iniziando ad odiare quella sua fastidiosissima risatina insolente!

"Cosa ci trovi di così divertente?" Chiedo.

"Tutto, sei tu che sei buffa."

Roteo gli occhi e rinuncio a provare ad aprire la porta.
Mi lascio scivolare con la schiena lungo la porta e lui si siede di fronte a me fissandomi di nuovo.

"Perché mi hai portata qui?" Chiedo piuttosto arrabbiata.

"Perché altrimenti avresti ucciso la mia ragazza" dice abbassando lo sguardo.

"La tua ragazza?!" Dico stupita

"Mmhm" mugola annuendo.

Scoppio a ridere.

"Che hai da ridere?" Continua a fissarmi.

"Che c'è? Tu puoi ridere quando ti pare e piace mentre io no?"

"Non parlarmi così!" Sbotta

"Ah certo! Tu mi prendi di peso e mi chiudi nel bagno dei ragazzi contro la mia volontà e poi sei tu quello offeso?"
Mi arrabbio nuovamente con lui e grido più forte.

"No... È solo che... Scusa, mi dispiace" abbassa la voce.
Fa quasi tenerezza con quello sguardo da cucciolo bastonato e mentre si morde il piercing sul labbro. Inizio a mordermi istintivamente il labbro mentre fisso i suoi denti picchiettare sul metallo del piercing.
Lui se ne accorge e sorride tornando a guardarmi negli occhi.

Wow, non avevo mai notato quel sorriso stupendo che gli incornicia la faccia.

Dopo un po scoppia a ridere e mi abbraccia.

"Oh mio Dio! Ma quanto sei lunatico?"
Gli dico sorridendo.

"Se io sono lunatico tu che sei allora?"
Scioglie l'abbraccio.

Non faccio in tempo a rispondere che qualcuno inizia a picchiare insistentemente alla porta del bagno, allora Andy tira fuori la chiave e apre.
Esco dal bagno seguita da lui.

"Avevo sentito dire che fosse lesbica ma non pensavo andasse addirittura nel bagno dei ragazzi, stai a vedere che è un uomo!"
Dice una ragazza dopo essere scoppiata a ridere.

Io crollo, e scoppio a piangere.

"Mar!" Urla Andy mentre corro via, ma non lo ascolto, corro nel bagno delle ragazze e mi chiudo in una toilette.

Lo sento entrare subito dopo di me e inizia a bussare alla porta.

"Mar? Apri dai!"

"Perché dovrei? Così puoi prendermi per il culo anche tu?"

"Oh andiamo! Ma te la prendi per così poco?"

"Non è solo questo Andy! È che, quando tutti ti offendono e prendono in giro per così tanto tempo, poi anche la minima sciocchezza ti fa star male perché sai che la dicono con cattiveria."
Ho il viso completamente ricoperto di lacrime e non riesco a smettere di piangere.

"M mi dispiace..." La sua voce diventa tremolante.

"Non è colpa tua"

"In parte però mi sento in colpa..."

Mi asciugo le lacrime e apro la porta.
Lui si avvicina a me e mi aiuta ad alzarmi da terra.

"Come stai?"Chiede.

Ferita. Inutile. Sola. Confusa. Tradita. Sul punto di piangere. Depressa. Ansiosa. Abbattuta. Distante. Patetica. Col cuore spezzato. Rifiutata. Schiacciata. Mi sento come se stessi per cadere da un momento all'altro. Vuota. Sconfitta. Come se non fossi mai abbastanza.

"Bene" rispondo

Lui fa un sorriso e mi abbraccia

"Perché?" Chiede all'improvviso.

"Cosa?"

"Perché dici di stare bene quando due secondi fa stavo piangendo?"

"Ci sono abituata." Abbasso lo sguardo

Lui mi guarda e annuisce senza dire una parola.

"Vuoi che ti accompagni a casa?"

"No" dico fredda.

Annuisce e mi accompagna in classe.
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Finita la scuola vado dritta a casa e mi chiudo subito in bagno.
Lo faccio di nuovo...
Poi mi fiondo sotto le coperte e mi addormento con le lacrime agli occhi.

You Almost Saved MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora