Capitolo 3.

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Era fidanzato.. Si stava baciando con una ragazza, bionda, strinsi i denti e andai dritta dentro il centro commerciale. Per questo era freddo con me, non capisco quindi se un ragazzo è fidanzato non può salutari gentilmente una ragazza? "Tu sei gelosa" disse il mio subconscio.. Io gelosa? Di un ragazzo che non conoscevo nemmeno? No, non era così, punto. Lydia e Allison mi raggiungessero preoccupate.
«Emily, cos'è successo? Sembra che hai visto un fantasma.» disse una Allison davvero preoccupata.
«Mi sembrava di aver visto una persona ma non era lui.» mentii spudoratamente. Lei a quel punto si tranquillizzò e andammo verso il negozio di vestiti. Loro si misero a cercare qualche vestito io invece andai nel reparto maschi per vedere se vi erano qualche maglietta di Star Wars o dei fumetti Marvel. Ne trovai una e me ne innamorai immediatamente. Vi era raffigurata uno scontro avvenuto nei fumetti : Captain America contro Red Skull. Presi la mia taglia e la tenni in mano continuando a girovagare per il negozio fino quando Lydia quasi non mi rapí cercando qualcosa di carino da farmi mettere stasera.
«Metti questo.» esclamò una Lydia sorridente.
«Ti starebbe da Dio, seriamente.» dissi Allison dando pienamente ragione a Lydia.
Era un vestito verde corto con la gonna a ruota, sinceramente non avevo mai portato abiti del genere, ero più da leggins e t-shirt.
*********
Alla fine Lydia mi convinse a comprarlo così invitai entrambe ma Allison ci disse che aveva una cena di famiglia e che ci raggiungeva alla partita. Era venerdì sera quindi i miei andarono a cena fuori, era un loro abitudine. Io e Lydia ci ordinammo una pizza data la scarsa bravura in cucina di entrambe, dopo averla mangiata, io andai a farmi la doccia e Lydia iniziò a prepararsi. La doccia quella sera non aiutò i miei pensieri la scena che avevo visto fuori del centro commerciale non mi voleva andar via dalla testa, le sue labbra incollate a quelle della sua ragazza, presumevo. Come potevano essere le labbra di Derek Hale? Dolci, morbide ma formose almeno da lontano sembravano così, oggi pomeriggio. Scossi velocemente la testa e sciacquai il balsamo. Mi misi un accappatoio qualsiasi andando in camera mia, lì trovai una Lydia alle prese con un acconciatura che io non sarei riuscita a fare nemmeno nei sogni più profondi. Sapevo al massimo farmi una coda o una treccia normale, credo che si dicesse così. Anche nel trucco non ero un cima, sapevo solamente mettere il mascara, la matita dentro l'occhio e il rossetto.
«Pettinati quei ricci che stasera sei liscia, ti faccio la piastra.» Annuii sorridendo notando che avevo finito di acconciarsi i lunghi capelli biondo fragola, così disse Stiles ieri mentre mi parlava di lei dicendo di esserne innamorato dalla quarta elementare.

Un ora dopo ero perfettamente alla moda, parole della Martin. Per fortuna eravamo in perfetto orario per la partita di lacrosse, Allison ci aveva tenuto i posti sulle tribune centrali in modo da avere una visuale perfetta. Scott iniziò quasi subito a segnare seguito da Jackson, Ally appena vedeva segnare il suo fidanzato esaltava in maniera allucinante, urlava quasi da farsi sentire in tutta Beacon Hills. A metà partita si avvicinò un ragazzo, Michael, chiacchierammo un po'.
« Ti va di uscire con me?» chiesi ad un certo punto, mi era simpatico, certamente ma non era il mio tipo.
Certo perché il tuo tipo è alla "bello e tenebroso" come Derek disse le me interiore. Sta zitta, Derek non è il mio tipo risposi. Oddio ero come Deadpool parlavo con un altra nella testa. Quando stavo per rispondere di no Lydia si intromise e rispose «Certo che esce con te. È timida per risponderti.» Cosa aveva appena detto? Oddio che figura, non mi interessava per niente.. Dissi internamente, però era vero della timidezza.
« A sabato prossimo!» esclamò tutto contento e tornò da i suoi amici. Mi girai verso il bosco e vidi una figura che ormai, bene o male, conoscevo, Derek Hale. Scesi dalle tribune e corsi verso di lui, per fortuna mi ero messa le converse così riuscii a correre normalmente. Lo raggiunsi e lo guardai negli occhi mordicchiandomi il labbro dalla timidezza.
"Inizia con un ciao, idiota" mormorò l'altra me. Aveva ragione!
«Ciao Derek!» dissi accennando un sorriso timido
«Ciao Emily» disse distaccato.
«Allora ti ricordi di me, id..» Oddio pensai meno male che mi ero trattenuta nell'ultima parte.
«Certo che mi ricordo di te, eri piccola ma sei sempre uguale.» osservò sorridendo. Il suo sorriso mi scatenò mille emozioni, era una cotta di questo ne ero certa.
«Ti va di fare un giro?» domandai intraprendete, dove avevo preso tutta sta sicurezza adesso..
«Certamente.» disse semplicemente e mi prese per mano.
«Ma non sei fidanzato? Cioè chi è quella che ti sei baciato?» Mio Dio che figura di merda, mi ero smascherata alla grande.
«Primo non è la mia ragazza, secondo l'ho respinta subito e terzo come fai a saperlo, mi segui piccola?» osservò con un sorrisetto che non mi convinceva proprio.
«Ero al centro commerciale oggi pomeriggio e ti ho visto, tutto qua» annuì con la testa. Camminammo un altro po' mano per mano e mi trovai davanti alla sua macchina, guardai prima lui dopo la macchina poi nuovamente lui.
«Vuoi montare oppure rimanere lì impalata? È tardi e fa freddo si vede da come tremi.» mi aprì la portiera e mi diede la sua giacca ordinando di metterla, feci come disse e montai in macchina seguita poco dopo da lui. Per la durata del tragitto rimasi in silenzio e lui fece lo stesso. Si fermò ed era perfettamente davanti casa mia, anche questo sapeva, beene.
«Mi dispiace Derek per la tua famiglia, ho saputo dell'incendio». Lui puntò il suo sguardo dentro il mio ed io lo abbassai arrossendo leggermente.
«Grazie per il tuo pensiero, anche a me dispiace per tuo fratello.» scesi di macchina e lui mi seguì, mi fermai davanti alla porta lentamente mi girai verso di lui e lo abbracciai allacciando le braccia al suo collo, lui rimase per qualche secondo fermo poi mi strinse anche lui.
«Grazie per quel giorno di dieci anni fa, fosti l'unico a farmi riuscire di smettere di piangere quel giorno» sorrise mostrando completamente i suoi denti e il mio cuore cominciò ad esplodermi in petto. Prese ad accarezzarmi un guancia con il pollice mentre continuava a fissarmi negli occhi, si avvicinò a pochissimi centimetri e mi baciò sulla fronte chiudendo gli occhi.
«Buonanotte piccola.» sorrisi e ricambiai la buonanotte entrando in casa. Sentii la macchina ripartire ero ancora particolarmente scossa dagli attimi appena passati.. Abbassai lo sguardo e vidi che avevo ancora la sua giacca.

This Was Boy I Loved. {Derek Hale} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora