Capitolo 2.

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Si girò verso di me, come se potesse sentirmi anche da metri di distanza.
«Io ti conosco» disse solamente, non capii nemmeno se era una domanda o una affermazione. Tornò a parlare con Scott dopo quella frase, certo non mi aspettavo un "come stai" ma nemmeno un saluto così freddo, dove era finito quel ragazzo gentile e carino? Non sembrava più lo stesso. Stiles però mi fece scoppiare a ridere si mise dietro a Derek e iniziò a fargli il verso, mi beccai un occhiataccia dal ragazzo con gli occhi più belli che avessi mai visto. Se ne andò quasi subito insieme a Scott dopo che egli salutò Allison con un bacio sulle labbra. Tutti noi rimanemmo lì altri dieci a parlare delle lezioni, del lacrosse e altre cose del genere, Stiles ad un certo punto iniziò a tartassarmi dicendo che voleva accompagnarmi lui a casa. Da ultimo accettai perché quando voleva Stiles diventava snervante. Mi condusse davanti a una jeep e alzai un sopracciglio sorpresa ridendo, era fantastica quella macchina. Mi aprì la portiera come un vero gentiluomo e montai agganciandomi subito la cintura. Mise in moto l'auto e iniziò a parlare subito.
«Come fai a conoscere Derek?» si sentiva perfettamente la sua curiosità.
«Quando mia madre venne a sapere della scomparsa di mio fratello, ce lo dissero a scuola, la mattina prima era andato via da casa ne quel giorno ne quello in cui ci avvertirono andò a scuola, la sera prima ci aveva chiamato e disse che stava da un amico ma si scoprì che era una bugia. Lei andò dentro l'ufficio del preside insieme a tuo padre e mi disse stare buona sulle poltrone che ero lì davanti però io non le diedi retta così me ne andai a fare un giro. Mi persi e automaticamente scoppiai a piangere lui mi trovò e mi portò indietro gentilmente, tutto qua.» spiegai spallucce, in effetti non era una storia meravigliosa ma lo sognavo in continuazione ultimamente.
«E come hai fatto a riconoscerlo? È stato 10 anni fa!» esclamò.
«La fisionomia del viso, gli occhi sopratutto». Gli occhi di Derek erano la cosa più meravigliosa che avevo mai visto, ti potevano scavare dentro e lui l'aveva fatto quel giorno.
«Capito Emy.» disse Stilinski svegliandomi dal mio stato trans accorgendomi che eravamo già davanti casa. Scesi salutando Stiles con la mano sorridendo. Entrai in casa, non c'erano i miei genitori, erano a lavoro. Mangiai solamente una mela e mi misi a studiare, avevo tanto da recuperare.
*********
Dopo un'ora che cercavo di studiare smisi non riuscivo propio a concentrarmi, pensavo solamente a Derek, a quel saluto freddo, si ricordava di me, forse? Certo se anche si fosse ricordato di me non mi aspettavo un saluto come ad una vecchia amica, non ero sua amica, mi aveva solamente parato il culo quando avevo sei anni poi non ci eravamo più visti dato il mio trasferimento in un altro stato. Notai che era quasi l'ora di cena, non avevo molto in realtà non avevo mai fame. Cucinai a miei genitori così avevano già tutto pronto, feci la pasta surgelata, sapevo cucinare solo quella. Quando fu pronta la misi in forno per mantenerla calda fino al loro arrivo. Salì e andai in camera mia buttandomi sul divano, si avevo il divano in camera. Presi il portatile e andai su Facebook notai che sia Stiles e Scott che Allison e Lydia mi avevano mandato la richiesta di amicizia, accettai subito il tutto e mi arrivò un messaggio da Allison con scritto che lei e Lydia venerdì andavano al centro commerciale se mi andava potevo andare con loro, accettai subito. Notai che c'era anche Stiles online così riuscii a domandargli come si chiamava Derek di cognome, lui rispose Hale, lo ringraziai e chiusi Facebook iniziando a cercare notizie su di lui. Lessi un articolo con scritto :

"Tragico incendio colpisce la casa della famiglia Hale, nell'incendio sono morti le due figlie di Talia Hale, anche lei rimasta vittima cercando di salvare la sua famiglia, gli unici sopravvissuti sono stati Derek Hale e lo zio Peter Hale morto dopo sei anni che era ricoverato nell'ospedale della contea."

Ecco cosa era successo a Derek aveva perso la sua famiglia come io avevo perso mio fratello, capivo perché era cambiato anche nel suo sguardo.
*******
Venerdì arrivò e aspettavo con ansia quel giorno, non vedevo l'ora di uscire con le ragazze. L'ora di spagnolo finì ed io uscii velocemente dall'aula venendo raggiunta da Allison e Lydia. Uscimmo e salutammo i ragazzi, come al solito Jackson stava trattando male Stiles così lanciai un occhiataccia a Jackson che smise di parlare quando arrivammo noi, se gli sguardi potessero uccidere lui era già morto da molto tempo. Scott diede appuntamento a Allison dopo la partita di stasera di lacrosse ed io promisi a Stiles di andare a vedere la partita così avrei capito come era il gioco e lui poteva parlarne tranquillamente con me. Montammo in macchina dirette verso il centro commerciale.
«Stasera vieni alla partita?» chiese Lydia risposi di sì e lei sorrise dicendo che avrei potuto conoscere qualche ragazzo carino e uscirci.
«Certo però non riesco a farmi piacere nessuno e non so cosa mettere». Dissi a Lydia.
«Tranquilla ci penso io a te.» esclamò dopo essersi ritoccata il rossetto. Arrivammo al centro commerciale, Allison parcheggiò lì davanti, scesi e notai la stessa macchina di Derek e muovendo lo sguardo di poco lo vidi attaccato a una bionda, che si stava baciando con lui.

This Was Boy I Loved. {Derek Hale} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora