capitolo -23-

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'Si marta,sono proprio io.'

Non riuscivo a muovermi,era surreale. Non era possibile,lei era morta.

Mamma.

La mia vera mamma. Ero sicura che fosse morta,sono andata al suo funerale. È un'allucinazione,per forza. Senza averne il controllo mi scese una lacrima che Stefano si affrettò ad asciugare. Anche lui rimase senza parole. Questa donna potrebbe essere chiunque,i miei genitori non li ricordo.

'N-non è p-possibile..'
'Sono io gioia.'
'Non chiamarmi gioia. Chi cazzo sei? Tu non sei mia madre.'

Era un po' stupita,forse per la parolaccia oppure per l'ultima frase ma insomma,lei non può essere mia madre. Mia madre è morta.

La donna rimase impalata davanti a me con le labbra socchiuse,così tirai per il braccio Stefano che si lasciò trasportare da me dentro al ristorante.

Non so cosa mi è successo quando l'ho vista,ma è come se un animale feroce fosse stato liberato dopo 20 anni rinchiuso. Ma quell'animale non era cattivo. Sentivo una specie di "attrazione" verso di lei. CALMA. Non pensate che io sia lesbica,assolutamente no,ma fu come se la conoscessi già.

Mentre correvo con la mano destra impegnata nel braccio di Ste,lui mi gurdava. Non so che avessi ma non mi importava,ero come distrutta. Non so perché. Stefano chiese un tavolo per due che ci venne assegnato subito. Camminammo mano nella mano uno dietro l'altra fino al nostro tavolo. Era così bello quel posto. Era così illuminato e di classe. Era principalmente rosso e bianco,mi sbalordii.

Parlammo un po' di tutto durante l'attesa del cameriere con il nostro cibo. Mi aspettavo quella domanda da Stefano che non tardò ad arrivare:

'Ma che ne pensi della tua presunta madre?'

Fece un sorrisino,come se sapesse del mio caos nella testa.
Risosi scrollando le spalle. Magari era davvero mia madre.

EHI MARTA RICORDI DEI TUOI GENITORI ADOTTIVI? DEI TAGLI? DI TUA NONNA? EHIII?

Si. Ricordo cazzo.

Scosse la testa sempre con il suo sorrisino da schiaffi che tanto amo. Alla fine della cena,dopo tantissime risate e sguardi dolci uscii con una frase

'Vorrei parlarci con quella donna.'
Sorrise e lo feci anche io.
'Cercherò io il modo di contattarla.'

Lo baciai.
Madonna qunto siete mielosi.
Gne

**due settimane dopo**

Stefano cercò in tutti i modi di contattare la donna e ci riuscì. Fissammo l'appuntamento per oggi alle 18 al ristorante di quella sera.

Erano le 17:00 e decisi di cominciare a vestirmi. Misi un semplice jeans chiaro strappato,una maglia nera con scritto "normal people scary me" con un giacchino di pelle. Nulla di particolare.

Ormai era ora e Stefano era bellissimo anche con un jeans e una t-shirt semplice con un giubbotto nero. Ci incamminammo e devo dire che ero abbstanza agitata. Giocherellavo con le dita di Stefano e lui rideva,forse ero ridicola.

Alle 18:00 precise lei era li. Devo dire che era davvero una bella donna,le sue gambe erano davvero bellissime e faceva bene a metterle a vedere con le gonne. È molto magra,capelli ramati,viso giovane anche se credo che 43-44 anni li abbia,sembra comunque molto giovane. Ha delle curve molto delineate,molto bella nel complesso.

Stefano si allontanò da noi due in modo da lasciarci parlare. Ci fu un gran silenzio molto imbarazzante,davvero. Dopo qualche minuto mi disse

'Sai,io sono davvero tua madre. Te lo giuro. Insomma,siamo uguali. Quando eri piccola abbiamo fatto in modo da "sparire" dalla tua vita perché al tempo ero molto giovane,e non volevo figli. Abbiamo simulato un funerale e sono a conoscienza di cio che hai passato senza di me e tuo padre. I tuoi genitori adottivi,i tagli sui polsi che ti facevi e quando finalmente ti sei ribellata. Di tutte le volte che sei scappata di casa in lacrime,correvi sotto al tuo albero a disegnare. Tu non lo sapevi,ma io ci sono sempre stata.'

My dream.||Stefano Lepri.||Where stories live. Discover now