capitolo -7-

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Le settimane successive passarono normalmente,io e Stefano eravamo come prima,io Sascha,Sal, e Giuse migliori amici come prima. Tutto andava benone. Gli altri sono tornati a casa loro,e mi mancavano tanto. In questo periodo mi sentivo molto sola,anche con ste accanto. Insomma,non avevo nessuno oltre a lui e i restanti Mates. Mi mancano gli abbracci della mia mamma e del mio papà, anche se poco mi ricordo di loro. Ricordo che mia mamma era una donna tanto dolce e bella,magra e sempre sorridente. Mio padre invece,era più alto e sempre allegro,con capelli castani ed occhi chiari. Ricordo che ogni pomeriggio,quando tornava a casa da scuola,mi faceva sedere sulle sue ginocchia e mi riempiva di baci. Mi mancano tanto. Tornando a noi,Stefano è fuori da qualche ora per delle commissioni,così,essendo a casa sola andai a fare una passeggiata. Misi le mie cuffiette e le mie vans. Cominciai a camminare a testa bassa,sotto l'accompagnamento di "my immortal" degli evanescence. (Adoroh) mentre guardavo i miei piedi veloci correre sull'asfalto,sbattei contro una persona massiccia,ma non vidi il suo viso. Cadei a terra dolorante,ma questo non si fermò neanche. Che maleducato. Mi alzai in piedi ed urlai a lui
Io: "cazzo,sta attento quando cammini idiota."
Lui si girò,aveva un viso familiare ma davvero non ricordavo chi fosse.
Mi disse
X: "ciao Martina,da molto non ci vediamo,vero?"
CAZZO. CAZZO. CAZZO. Mi ricordo chi è...il mio padre adottivo. Aveva sempre la stessa faccia da coglione. Lo guardai con disprezzo e dissi
Io: "Sparisci stronzo." Cominciai a correre via,ma sentii un braccio prendere il mio. Mi girai di scatto ed urlai
Io: " PORCA TROIA MI DEVI LASCIARE STAEE BRUTTO PEZZO DI MERDAA."
Non realizzai che quello con cui stavo urlando era Stefano. Non so come,non so quando ma lo avevo incontrato. Mi guardò stranito e disse con aria perplessa
S: "amore,stai bene?"
Io: "ehm..s-s- si. Si."
S: "non mentirmi. A chi dovevi urlare?"
Io: "sono uscita a fare una passeggiata,e indovina chi ho incontrato? Il mio "padre adottivo" -mimai le virgolette con le dita- mi guardava in modo malizioso,così cominciai a correre,e pensavo fosse lui a fermarmi."
S: "se lo trovo gli stacco le ossa a quella testa di cazzo." Sorrisi.
Lo abbracciai forte e lo baciai,fece lo stesso e mano nella mano ci incamminammo verso casa. Ero felice. Ma non tranquilla.

My dream.||Stefano Lepri.||Where stories live. Discover now