Capitolo 26

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POV'S CAMILLE
"Mia madre?! Cosa significa tutto questo?! Perché è con Maxus?"
-Sai, non è carino sbirciare le cose degli altri.- quella voce...
-Ehi stronzetto. Come stai Giliard? E la pallottola nel braccio? Brucia per caso?- chiesi girandomi verso la sua direzione.

"Quando mi aveva rapita, ricordo che ero riuscita a mettergli una pallottola nel braccio. Spero solo che Gregory non abbia pensato che quello fosse il mio sangue..."
-Tu razza di bastarda! La pagherai per questo!- disse prendendomi per il collo. L'aria non passava più. La presa si faceva più stretta. "Sto per morire qui? No. Non posso." Fortunatamente quello stronzo molló la presa quasi come fosse stato abbagliato da una luce divina. Caddi a terra portandomi le mani al collo e cercando di prendere più aria possibile.

-Sei.....un.... coglione..... razza....d'imbecille.....- dissi tra un respiro e un altro.
-Tsk! Sei fortunata che servi a mio padre viva, altrimenti ti avrei già spezzato il collo.-
Mentre parlava presi un taglia carte che trovai sul tavolino e iniziai a grattare la fune.
-O certo! Facile attaccare una che è legata. Ti credevo uno stronzo, non un codardo!- dissi per distrarlo.
-Stai attenta! Posso anche ucciderti e farlo sembrare un incidente.-
-Fanculo stronzetto!-

Cercò di prendermi nuovamente il collo ed in quel momento la corda decise di spezzarsi, così lo presi per le braccia e lo lanciai contro il muro.
-Chi fa il gradasso adesso? E stronzetto?!-
Si rialzó da terra più incazzato di prima.
-Non dovevi farlo!- gridó
Si lanciò verso di me ed io parai il colpo. Sfoderai le mie lame e iniziai a colpirlo ripetutamente. Continuammo così, per quasi un eternità. Era molto bravo nel combattimento, la sua specialità era la falce.

Mentre riprendemmo fiato, cercai una via d'uscita. In quella stanza non vi erano porte e la cosa era strana. "Che fosse nascosta da un'illusione? Se così fosse, devo cercare un modo per farla apparire." Gli diedi un calcio allo stomaco e si piegò in due, dandomi il tempo di concentrarmi. Chiusi gli occhi e iniziai a riflettere. Li riaprii e diventarono rossi. In quel rossore, intravidi una porta dove prima non c'era. Feci sparire le mie armi ed in fretta e furia mi lancia fuori dalla stanza.

Davanti a me un lungo corridoio mi separava da una rampa. Corsi più che potevo e scesi le scale due gradini alla volta. Alla fine trovai un salone, probabilmente l'ingresso. Vidi una grande porta rossa che sembrava essere l'uscita, così la spalancai ed uscii fuori da quella prigione. Gli inferi mi salutavano come fossero amici di vecchia data. Il calore delle fiamme, l'aria cupa che galleggiava su di noi... "devo ammettere che un pochino mi mancava questo posto. Peró ora non ho tempo da perdere" Seguii un sentiero roccioso che mi avrebbe dovuto portare verso la civiltà. Mi allontanai più che potevo, ma una strana sensazione continuava a perseguitarmi: "come mai le guardie non c'erano? Perché mia madre era con Maxus?"

Avevo bisogno di risposte e di certo qui a parlare da sola non potevo trovarne. Un lampo di genio si fece spazio nella mia mente: "io conoscevo un modo per arrivare prima in un posto! Che stupida che sono! Quali erano le parole?? Trovate!"

Chiusi gli occhi e recitai delle parole magichem All'improvviso il mio caro amico Gatto Mammone fece la sua apparizione dal nulla.
-O Camille, che bello rivederti.-
-Salve Sgr. Gatto Mammone, per piacere mi porti a scuola. Ho una faccenda da sistemare !-
-certo, subito!-
Con la coda mosse un pochino di polvere da terra e formò un cerchio che poi si taglió e diventó un portale. Entrai e subito venni catapultata al confine fra il bosco e la scuola.
-La ringrazio-
-Prego Camille e sappi che ogni volta che avrai bisogno, io ci sarò- e sparì nel nulla.

"Ok, adesso dovevo trovare Gregory!" Raggiunsi la stanza di Gregory e buttai letteralmente giù la porta.
-Ma che cazzo!- disse innervosito Jason
-Perfetto, almeno tu ci sei! Gli altri???- chiesi guardandomi in giro
-Sono a spasso. Senti ma Gregory? Non era con te?-
-Ho bisogno del tuo aiuto, vieni con me e ti spiegherò strada facendo.-
-Dove dobbiamo andare?-
-Ti guideró io, però ora sbrigati, è urgente!- lo presi per un braccio e lo trascinai fuori dalla camera e successivamente dal dormitorio.

-E ora?- mi chiese spaesato
-Per favore trasformati! Devo raggiungere un posto in fretta!-
-Mh non saprei...-
-Jason ti prego!- insistetti
-Ok ok!- e si trasformó in uno splendido lupo grigio con gli occhi verdi. Si inginocchió, per modo di dire, ed io salii sopra di lui.
-Jason vai dritto e mi raccomando corri veloce. Gregory è in pericolo....mio zio lo vuole uccidere ed io lo devo fermare a tutti i costi!- detto ciò Jason iniziò a correre come una saetta.

Scuola Per "Diversi"  [REVISIONE]Where stories live. Discover now