Capitolo 18

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-Ecco, prof io diciamo non  sono capace. E poi perché si lamenta solo con me?! Questo tipo qui non ha combinato niente!- dissi indicando il bel ragazzo
-Signorina, prima di puntare il dito deve sapere che  il signor Giliard è un angelo della morte, quindi dubito fortemente che si possa trasformare. Lei che scusa ha?- chiese scocciato il Prof.
-Ok allora, mettiamola così: io sono una specie di angelo- affermai sperando che se la fosse bevuta
-Ah, un angelo. Capisco...-

Sperati fortemente che non mi facesse più domande, ma il "signor" Giliard decise di aprire bocca e rovinare la mia copertura:
-Prof. Questa ragazza non è un angelo, è uno schifoso Nephilim.-
Il professore inizialmente sembrava perplesso, poi però collegó il mio aspetto a quello di un angelo e le cose non gli ridavano affatto.
-Signorina, deve essere onesta. Non glielo hanno insegnato a casa?- esclamó il professore
-Si Porf. per mia fortuna IO,al posto di una certa persona, ho avuto un'educazione eccellente. Non trovavo giusto doverlo rivelare a degli estranei.- risposi facendo appello a tutto il mio controllo. "Questa lezione invece di aiutarmi a controllare, mi fa incazzare di più!"
-Ahahahaha! Ti rendi conto di quello che hai detto almeno? Sei uno schifoso Nephilim che non dovrebbe nemmeno esistere ed ora? Sei qui che ci crei problemi! Torna nella fogna da cui sei nata!- rispose Giliard

Mi alzai dalla sedia, gli occhi incominciarono a bruciare e seppi cosa significava. Nelle mie mani feci apparire Nake e Leku. Mi girai e lessi negli occhi di tutti paura. Tutti tranne Giliard e il professore.
-Ecco professore, questa se vuole la può definire la mia trasformazione. E tu, Angelo della morte, spera di non doverti MAI piú incrociare con me quando sono in questo stato, altrimenti non ci penserò due volte a farti fuori.- sbuffai incazzata
-Bene signorina, ora penso che le ci vorrà un pó di tempo per "raffreddarsi". Può andare a fare un giro, ma sia chiaro deve tornare fra 10 minuti- disse il Prof

Almeno un pó di cervello ce l'ha! Feci scomparire Nake e Leku, ma i miei occhi restarono sempre rossi. "Poco importa, mi sta bene così. Volevano il mostro? Bene, ora è qui!"

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Non andai da nessuna parte, ero seduta fuori con la schiena incollata al muro. Gli occhi smisero di bruciare.

Rientro in classe e vidi che la situazione non era cambiata: Giliard con aria di superiorità seduto alla sua sedia, gli altri ancora trasformati che tentarono di riprendere l'aspetto umano ed il professore che valutava le loro capacità.

-Signorina come si sente adesso?- chiese il Prof
-Tutto ok ora. Avevo solo bisogno di calmarmi- risposi sospirando
-Bene, la prossima volta vorrei analizzare meglio il suo caso. È alquanto interessante.-
-Si si, come vuole lei.- mi misi a sedere osservando il piccolo orologio sulla parete, che ticchettava ogni minuto.

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"Finalmente questa ora è passata senza difficoltà, apparte Giliard che mi osservava in continuazione. Secondo me quello ha dei problemi. La prossima ora ho combattimento e spero vivamente di non avere un altro professore rincoglionito."

Uscii dall'aula e incontrai i miei amici.
-Ehi.... ciao- dissi
-Ehi Camille! Dove sei stata stanotte?- mi chiese entusiasta Erica
-Ehm.... come dire... sono andata da Gregory...- risposi in imbarazzo
-Che cosa?!?!?- dissero insieme Lucas e Samanta
-O ragazzi! Ha una vita Camille! Lasciatela fare.... però più tardi mi racconterai tutto vero?- mi disse Erica

Mi voltai verso Samuel e Nicolas che non sembravano volermi parlare.
-Samuel... Nicolas.... io...-
-No Camille, ci spiegherai tutto più tardi. Adesso dobbiamo andare a lezione, a dopo.- mi interruppe Nicolas e se ne andarono tutti.
"Che macello. Devo correre altrimenti non riuscirò ad arrivare in tempo alla prossima lezione!
Il problema è che non so dove cazzo andare?! Ma una mappa in sta scuola no?!"

Fortunatamente incrociai una bidella e mi fermai a chiedere informazioni.
-Scusi, sono in ritardo e non riesco a trovare l'aula di combattimento. Dove si trova??- chiesi col fiatone
-La lezione si svolgerà fuori in cortile cara. Meglio se ti affretti: il professore non è un tipo gentile con i ritardatari...- disse la bidella

-Grazie infinite signora!- urlo e mi lancio contro la porta di uscita.

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Arrivai in cortile proprio nel momento in cui il Prof fece l'appello ed arrivò al mio nome.
-Stone?- chiese il professore
-Si... eccomi- risposi piegandomi in due dalla stanchezza.
-Bene. Poi l'ultimo.... signorino Wenstel?-
-Eccomi Prof.- disse un ragazzone alle mie spalle, mi girai e vidi Giliard che mi guardava ancora più male di prima.
-Sempre tra i coglioni tu?- sbuffó
-Sai cosa? Fottiti!- risposi e mi girai

Scusate tanto tanto tanto se ieri non ho pubblicato.... stavo facendo le crostate

Scuola Per "Diversi"  [REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora