III

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E a quel punto Thomas si rese conto che Newt era bellissimo. I capelli dorati, illuminati dal sole che è alto cielo e che li fanno sembrare piccoli filamenti d'oro, il viso pallido e ancora tenero, senza nessun segno del passaggio della pubertà, le labbra piccole e rosee, incrinate in un sorriso imbarazzato, e infine gli occhi. Scuri, che ti tirano a se, in cui puoi sprofondare e perdertici mille volte.

"Ehm..sì?" La voce di Newt lo riscosse dal suo stato di trance, ma riuscì comunque a costatare che solo la voce era particolarmente cambiata. "Sono Thomas." Disse sorridendo, mentre l'altro lo squadrava. Poi Newt spalancò gli occhi e si raddrizzò "Tommy?" Thomas sorrise e annuì e Newt si grattò la testa nervosamente "So che ora dovrei farti delle domade come 'come stai?' O robe del genere ma...sono in ritardo e..dov'è la classe di arte?" E fece un piccolo sorriso nervoso, Thomas un po' si rattristo, non so, forse si aspettava un abbraccio o cose cosi; ma comunque "Oh...ehm...sì, vai al corridoio a destra e poi sempre dritto, alla sinistra c'è la classe." Newt sorrise e si avviò verso la direzione che gli aveva indicato l'amico, se così si può dire, poi si fermò prima di entrare dentro la scuola "ci vediamo in giro...Tommy" e poi iniziò a correre, anche se un po' zoppicante.

E Thomas sorrise senza alcun apparente motivo, se non il nomignolo con cui l'aveva chiamato Newt.

***

"Ti dico che è così, fidati!" Thomas era buttato sul suo letto e stava avendo una chiamata con Minho. Era ormai sera e Thomas non faceva altro che pensare a Newt, non vedeva l'ora di rivederlo.

"No Thomas! È impossibile che IronMan batta CapitanAmerica! CapitanAmerica è il triplo più forte di lui!" E anche se era abbastanza stufo della conversazione che stava avendo con Minho, non poteva lasciarlo vincere.

"Ma hai visto IronMan? Ha dei fottuti laser sulle mani! E poi è il quadruplo più intelligente di CapitanAmerica." Quei due stavano litigando da mesi per quello stupido film sui supereroi, e finche non l'avessero visto, continuavank a farsi la lotta.

"Se se, io non ci scommetterei" Thomas si alzò sbuffante dal letto e andò verso la finesta, scrutò la casa difronte e vide dinuovo la donna che aveva visto quella mattina, ora aveva i capelli più arrufati e era visibilmente stanca, ma continuava a portare scatoloni in casa, tanto che Thomas pensò che fossero infiniti.

"Comunque! Il vero motivo per cui ti ho chiamato è che volevo sapere com'è andata col biondino." Thomas poggiò la fronte contro il vetro della finestra, poteva bessimo immaginare la bocca di Minho allungata in un ghigno.

"Se vuoi dico a Brenda che l'ho baciato così ti da i soldi" disse scocciato, la donna della casa difronte prese uno scatolone e poi rientrò in casa, senza uscirne per un po', anche se aveva lasciato il furgone aperto.

"Wow...lo faresti veramente?" La voce di Minho era veramente stupita e sincera, forse si credeva veramente.

"Certo che no!" Sbuffò Thomas e in quel momento Newt uscì dalla casa e prese uno scatolone, riportandolo dentro, evidentemente aveva fatto il cambio con la donna, che molto probabilmente era sua madre. "È qui" si limitò a dire Thomas con vece rigida "È qui chi? Newt? E che fa? Ti fa una serenata?" Thomas scosse la testa, anche se dopo si diede dello stupido, "Abita difronte a me." "AH! Segni del destino Thomas caro! Va! E conquista la tua principessa" e con questo attaccò.

Thomas scese veloce le scale e si precipitò in cucina, dove si trovava sua madre che armeggiava con delle scatole di noodles, non era mai stata brava a cucinare, e così si erano arrangiati. Appena la donna vide il figlio, sorrise leggermente "i nuovi vicini sono i Sangster, sono tornati qui perchè alla fine si sono separati...sono stata brava come investigatrice?" E fece una smorfia, sua madre sembrava più una bambina che un'adulta. "Diciamo..." dondolò un po' la testa Thomas, come se ci stesse pensando "Comunque! Non dovremmo portare qualcosa a loro, tipo come benvenuto?" In verità gli serviva solo una scusa per porter andare da Newt. "In verità, sua madre mi ha portato una cheescake al limone..." inziò sua madre mettendo a bollire l'acqua "Ma poi a che ti serve? Se vuoi andare a parlare col tuo amichetto del cuore vacci, avete anche fatto il bagno insieme quando eravate piccoli, non ti vergognare ora. E secondo, che dovrei dargli? Una busta di noodles? A proposito...gamberetti o manzo?" Finì con nonchalance alzando due buste diverse, mentre Thomas arrossì "Abbiamo fatto il bagno insieme?!" Quasi urlò, indietreggiando. Sua madre rideva leggermente e annuiva "Allora...Manzo o gamberetti?"

***

Alla fone Thomas, dopo aversi fatto spiegare da sua madre che aveva solo 2 anni quando avevano fatto il bagno insieme e aver detto che voleva i noodles al manzo, si ritrovò difronte alla casa di Newt a suonare il cotofono, aprì la donna bionda, era alta nella media con i capelli che le arrivavano alle spalle, gli occhi scuri e delle piccole rughe le particolareggiavano il volto, alla vista del ragazzo sorrise "Ciap Thpmas! Quanto tempo! Sei proprio cresciuto" e lo abbracciò dolcemente, come farebbe sua madre. "Immagino tu sia venuto qui per vedere Isaac" a Thomas gli venne in mente quando Newt gli raccontò che sua madre voleva chiamarlo Isaac, in onore di Isaac Newton, ma che il padre pensava che fosse un nome troppo banale, così lo chiamò Newt, sempre in onore dell'ononimo scenziato. Annuì e sorrise imbarazzato, evidentemente, ora che si erano separati, si era pentita di averlo chiamato così "Isaac! Scendi!" Strillò la donna, mentre faceva segno a Thomas di entrare, "Mamma quante volte ti devo dire che, per quanto tu detesti questo nome, mi chiamo Newt!" Sbuffò Newt scendendo dalle scale. Ora era in pigiama: una maglia bianca con qualche stupido disegno sopra e dei pantaloni che sembravano molto pesanti. "Oh ciao Tommy" disse appena lo vide, "ci è venuto a far visita!" Sorrise la madre "Oh beh...avreo voluto portarvi qualcosa ma...non credo che siate interessati a spaghetti istanei."

***

Poco dopo si era ritrovato in camera di Newt, seduto sul letto, con un silenzio imbarazzante che lo avvolgeva. "Allora...com è stato vivere senza di me per tanti anni" spezzò il silenzio Newt, seduto sula sedia della sua scrivania ancora vuota "Oh sai, mancava proprio quel pizzico di Newt" resse il gioco Thomas, così che Newt rise leggermente. "Sul serio...com è andata? So che dopo un po' non ti ho scritto più, ma pensavo che ti eri fatto degli altri amici" Detto questo Newt abbassò la testa e si torturò le mani, evidentemente pentito di quella scelta "Oh beh, sì...ma comunque rinasto sempre mio amico, per me, anche se non mi hai scritto più" disse Thomas sorridendo dalla sincerità dei gesti del ragazzo, Newt alzò la testa "Anche per me Tommy" sorrise "Abbiami tanti anni da recuperare" e già, tanti anni da recuperare.


Ma buongiorno, siamo arrivate a 5 stelle tipo in 2 giorni....QUIIINDI...che ne dite di arrivare a 7? Così avrò più tempo per strutturare il capitolo

P.S. sto scrivendo Newtmas in Pills! Aggiorno praticamente ogni giorno quindi vi conviene leggerla :D

Back To The Past (Newtmas)Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ