II

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"Tommy?"

Newt ora era disteso sul pavimento della casa sull'albero a pancia sotto, si reggeva il volto con le mani e guardava fuori la finestra.

Era una calda domenica di primavera e i due amici si erani rifugiati nella casa sull'albero per trovare ombra e fresco.

"Che c'e?"

Tomas era seduto difronte a lui con la schiena appoggiata alla parete. Non li serviva guardare fuori la finestra quando poteva guardare Newt.

"Credo...credo che dovrò trasferirmi..."

Newt abbassò lo sguardo a terra, sapeva che era così, i suoi genitori parlavano di una promozione molto importante e che sarebbero stati molto felici...in un altra città.

"COSA? E dove andrai?"

Thomas ora guardava Newt spavetato, era come se gli togliessero un fratello! Non voleva abbandonare Newt

"A...A Londra..."

Se Newt avesse alzato gli occhi, Thomas avrebbe visto che anche lui aveva gli occhi lucidi

"Noi non ci separeremo Newt te lo pro-"

"THOMAS!"

Questo non c'era nel ricordo

"THOMAS! SVEGLIATI" e così Minho gli tirò una librata in testa. Thomas si tirò subito su e si guardò intorno spaventato...e dolorante.
"Non ringrazziarmi, ora corri che sta per suonare la campanella." Disse Minho uscendo fuori dalla classe. Thomas si precipitò a mettere le cose nella cartella e a seguire l'amico. "Cosa è successo?" Disse sfregandosi gli occhi, l'asiatico alzò le spalle e rispose con nonchalance "Nulla, hai fissato il biondino nuovo finchè non ti sei addormentato" Thomas si sentì arrossire: si eranotato così tanto che fissava Newt? "E dov'è ora 'il biondino'? Che per tua informazione si chiama Newt" disse scuotendo la testa per allontanare l'imbarazzo, un'altra alzata di spalle da parte di Minho "A lezione probabilmente...dove dovremmo essere anche noi, bell'addormentato" e fece un sorriso maligno; Thomas sbuffò per il nomignolo e lo liquido con un "Se va beh...vado" prima di iniziare a correre per raggiungere l'aula.

***

Quando arrivò l'ora di pranzo Thomas si precipitò verso la mensa in cerca dei suoi migliori amici, e si tra questi c'é Newt.

Trovò molto facilmente Minho e Brenda, mentre di Newt nessuna traccia, e doveva sembrare veramente frustrato per far scattare Brenda dalla panca e dargli un pugno, non troppo amichevole, sulla spalla.
"Che cavolo ti prende?" Disse con voce tesa "Muovendo la gamba su e giù fai muovere tutto il tavolo! Mi fai venire un nervoso..." continuò, sbattendo le palpebre decisa mentre, risedendosi al suo posto, si aggiustava una ciocca che le era caduta sul viso nel suo impeto di rabbia e un piccolo gruppo di ragazzi, che si era girato per vedere la sua scenata, ritornarono a mangiare.

Minho stava cercando di non ridere per, probabilmente, un doppio senso trovato nella frase della ragazza, mentre Thomas strabuzzava gli occhi e mormorava un "Si scusa..." ma intanto la sua gamba continuava a "trotterellare", come diceva sua madre, sotto il tavolo. "È inutile se ti scusi ma poi continui..." sospirò Brenda addentando il suo panino "che ti prende, sul serio Tom, mi preoccupi" da quando Brenda lo chiama come fa Teresa? A proposito, dov'è Teresa? Pensò di sfugita Thomas, "No no, è solo che" provò a iniziare ma Minho gli mise una mano sulla faccia e continuò per lui: "Oggi è arrivato un certo biondino e l'ha fissato per tutto il tempo. Ora mi devi 10 dollari, lo sapevo che era gay" sorrise togliendo la mano dalla faccia di Thomas e facendo l'occhiolino a Brenda. "Cosa? Veramente?" Chiese Brenda un po' stupita, infondo non credeva che una persona potesse diventare gay da un momento all'altro, (ha ragione...infatti l'ho è sempre stato) "Ma cosa? Ovvio che no! Lui era un mio vecchio amico che si è trasferito tanto tempo fa...e poi si chiama Newt." E nonostante non parlesse con lui da ormai 7 anni, doveva comunque difenderlo, anche se non' c'era il bisogno.

Brenda prese un sospiro di sollievo "Ora me li devi tu dieci dollari" disse raddrizandosi con la schiena e guardando Minho come se avesse scalato l'Everest; no, non le importava se il suo amico fosse gay, si era preoccupata per i soldi. "A fine anno, a fine anno Brenda" annuì più volte Minho lasciandole un'occhiata di sfida.

Thomas sospirò e guardò un po' il suo vassoio finche due labbra morbide ma screpolate si poggiarono sull'angolo della sua bocca. Teresa. Ella si sedete al suo fianco e prese subito la mano destra di Thomas fra le sue, piccole e candide, abbastanza diverse da quelle del ragazzo. "Di che si parla?" Esordì sorridendo, e Thomas si era reso conto che era veramente bella, con il sorriso solare e i capelli corvini che le cadono sulle spalle, in contrasto con la pelle candida e gli occhi color cielo: bella, ed è sicuro che anche un sacco di persone la pensano così. Thomas si affrettò a rispondere prima che Minho facesse qualche casino "Nulla di che, solo ho incontrato il mio vecchio vicino di casa: Newt, è arrivato oggi" Alle parole 'Nulla di che' Minho, che stava bevendo dell'acqua, quasi non la sputò su Brenda per le risate, la quale gli fece una faccia schifata e si spostò più lontano da lui, verso Teresa. Quest'ultima rise leggermente e poi si girò vero il fidanzato "Newt? Newt Sangster? Un biondino abbastanza alzo e con la faccetta carina?" Thomas non seppe se l'emozione che gli si sviluppava nel petto era gelosia per il fatto che Teresa trovasse carino Newt o per il fatto che qualcuno trovasse carino Newt all'infuori di lui. Si costrinse a scegliere la prima affermazione e rispose impettito "Faccia carina?" forse era troppo tirata come voce, ma Teresa rise lo stesso e "Non più della tua" disse prolungando la sua risata, lasciando un buffetto affettuoso sulla guancia di Thomas. A quel gesto Minho fece finta di vomitare e Brenda fece finta di reggergli la testa, fintamente preoccupata, la scenetta era buffa ma appena la mano di Brenda sfiorò i capello dell'asiatico, Minho si tirò su e si sistemò i capelli già in perfetto ordine "Vietato toccare" fece alla ragazza, che rispose con una risata falsa.

***

Ora Thomas e Teresa sono difronte all'armadietto di quest'ultima, al primo piano, un corridoio lungo e bianco e illuminato da finestre grandi che ricoprivano la parete a destra, che si affacciava al cortile della scuola, mentre nel lato sinistro, la parete è completamente ricoperta di armadietti laccati di blu metallico, anche se aluni sono rovinati o personalizzati. Thomas con il doppio dei libri in mano spaccandonsi i piedi, Teresa, imvece, cerca la 'misteriosa chiavetta persa nello sconfinato mondo dell'armadietto di Tes' come aveva commentato Minho. "Teresa muoviti! Siamo già in ritardo e il professore ci metterà in punizone se non ci sbrighiamo" non era arrabbiato, ne stufato, solo stanco: quei libri pesavano. "Si ma senza chiavetta sarebbe inutile andarci" continuò Teresa imperterrita a trovare la MCPNSMDADT (misteriosa chiavetta persa nello sconfinato mondo dell'armadietto di Tes)e Thomas si appoggio pesantamente a uno degli armadietti che affiancavano quello della ragazza.

E poi lo vide, eccolo là: Newt, che correva nel cortile disorientato, evidentemente non sapeva dove andare. Aveva lo srano inpulso di buttare i libri di Teresa per terra e correre da lui e l'avrebbe anche fatto se Teresa non l'avesse preso per mano urlando "AH LA MIA CHIAVETTA, FINALMENTE" alzando la mano che stringeva l'oggetto incriminato.

No. Lui voleva aiutare Newt.

"Tes, arrivo subito, ho...ho dimenticato una cosa" Thomas stacco la sua mano da quella di Teresa lasciandola allibita e non dandole il tempo di contrabbattere, era abbastanza veloce a correre.

***

Quando Thomas arriva in cortile, trova Newt girato di spalle che gira più volte la testa a destra o a sinistra, palesemente in difficolta. "Newt?" La voce di Thomas è piu un sussurro che una domanda, come se avesse paura che pronunciando quel nome, Newt si fosse vaporizzato sotto i suoi occhi; ma in vece no, Newt semplicemente si gira e i suoi occhi incontrano quelli Thomas.
Ed è bellissimo.

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Dopo tanto tempo...eccomi qua...perdono perdono perdono per il ritardo. Commentate e stellinate.
Almeno 5 stelle per il nuovo capitolo? Plz. NULLA ORA, KYAU KYAU

Back To The Past (Newtmas)Where stories live. Discover now