•CAPITOLO 29•

18.3K 1.1K 62
                                    

Stanotte ho fatto un sogno meraviglioso.
Ero sola in un immenso prato verde.
Ero a piedi nudi e addosso avevo una semplice gonna bianca.
Ad un certo punto in mezzo a questo prato mi appare una scala fatta di nuvole. Comincio a salire.
È interminabile.
Salgo...salgo...salgo...sono molto stanca ma non mi arrendo e continuo a salire.
Voglio vedere dove mi porterà.
Sono in alto, intorno a me solo azzurro, se guardo in basso vedo solo le nuvole.
Non ho paura, ho capito, sto raggiungendo la mia mamma.
Ora continuo a salire ancora più veloce e più serena.
Mi sento libera e sempre più leggera.
Dio ha ascoltato le mie preghiere.
In alto una forte luce mi acceca.
Sono quasi arrivata, presto riabbraccerò mia madre.
Arrivo ma non riesco ad andare oltre alla luce, non riesco a tenere neanche gli occhi aperti per quanto abbaglia.
Cosa succede? Cosa mi blocca?
Allungo una mano ma non afferro nulla.
Perché?
"Mamma mi senti? Sono qui, sono venuta da te" urlo a voce alta.
Solo silenzio come risposta.
"Mammaaaaaaa...." continuo a chiamarla senza ricevere risposta.
Mi siedo, mi sento stanca e triste.
Tanta strada per niente.
Accanto a me si siede un signore mai visto in vita mia.
"Ciao" dico " tu chi sei? Sapresti dirmi dove mi trovo?"
"Sei alle porte del paradiso " .
"Posso entrare? Sai lì c'è sicuramente mia madre".
"Quando arriverà la tua ora potrai entrare, ora no".
"Chi sei tu per dirmi questo?".
Solleva le spalle e mi sorride. Tutto un mistero!
"Perché allora sono qui? Perché tanta strada per niente?"
"Lo ha voluto la tua mamma. Ha detto che ti devo ricordare una cosa che forse nel dolore hai dimenticato ".
"Cosa ho dimenticato? La promessa? Non ho pianto "replico " non voleva che piangessi e non l'ho mai fatto ".
"Una lettera " mi risponde e così come è apparso improvvisamente scompare lasciandomi seduta lì con lo sguardo perso nel vuoto.
La lettera che mi aveva dato il giorno del mio compleanno!
Persa nel dolore l'avevo completamente dimenticata.

Ora sono sveglia e mi trovo in camera di mia madre.
Apro il suo cassetto e la trovo.
La lettera è ancora custodita lì tra le sue cose.
Fuori troneggia la scritta 'A mia figlia Jessica '.
La stringo forte al petto e torno in camera mia.
Mi siedo sul letto e la guardo.
Le mani mi tremano per la forte emozione che sento.
Immagino già cosa mi avrà scritto ma ho paura lo stesso di aprirla.
Qualcuno nel frattempo bussa alla mia porta e lentamente la apre.
È Travis.
Lo guardo attentamente, anche lui è molto provato.
" Ciao, posso?" mi dice indicandomi il letto per sedersi.
Faccio cenno di sì con la testa.
Si siede e guarda le mie mani.
"Ne ha lasciata una anche a me e a papà. Ancora non la leggi?"  chiede meravigliato vedendo che è ancora sigillata.
Rispondo facendo di no con la testa.
"Fallo, poi ti sentirai meglio. Se hai bisogno di me io ci sono non dimenticarlo per favore " e si alza per uscire.
"Dimenticavo di dirti una cosa " dice sul ciglio della porta " lui ogni giorno passa e sta ore fermo sotto a guardare la tua finestra. Forse se lo ami o lo hai amato merita di essere ascoltato. Forse lui potrà aiutarti a risollevarti dal baratro in cui sei caduta. Pensaci".
La porta si richiude e rimango di nuovo sola.
Mi rigiro la lettera tra le mani poi finalmente mi decido e la apro.

" Mia cara piccola dolce Jessie, pulcino di mamma, quando leggerai questa lettera io sarò morta. Immagino già il tuo dolore, il vostro dolore, ma sappiate che io non voglio vedervi piangere, voglio che siate felici per me perché finalmente la mia anima è libera dalle catene di una sofferenza troppo grande. Dal giorno che mi è stato diagnosticato il male, la mia strada è stata tutta in salita. Ho dovuto accettare cure pesanti, ho dovuto superare un tradimento di tuo padre, ma per voi avrei fatto questo ed altro. Per fortuna ci siete stati voi a darmi gioia in questa vita, a renderla magica: i miei raggi di sole. Ti lascio i nostri ricordi, custodiscili stretti nel cuore. Ringrazio Dio per avermi dato l'opportunità di vedervi crescere almeno un po'. Purtroppo non mi vedrai il giorno in cui indosserai il tuo abito da sposa e andrai a sposare l'uomo che ami o il giorno in cui per la prima volta diventerai mamma ma sappi che io ci sarò. Sarò vicino a te a stringerti la mano nel momento del dolore, sarò vicino a te in qualsiasi momento mi cercherai. Sarò sempre qui, per te, non ti lascerò mai. E quando guarderai il cielo e sentirai il vento soffiare sul tuo viso sappi che sono le mie parole. Le puoi sentire? Sono le mie mani che sfiorano il tuo viso per salutarti. Ci sarò sempre, forse anche più di prima. Tra gioie e sofferenze il bilancio della mia vita è positivo perché ho avuto due figli stupendi come voi  e un marito che ho amato immensamente e che continuerò ad amare dovunque io sia. So che sarà difficile per voi superare questo momento, il vuoto si impadronirà del vostro cuore del vostro corpo ma non permettetegli di sopraffarvi, non troncate la vostra vita anzitempo, perché la vita è imprevedibile e può regalarci il sole quando meno ce lo aspettiamo. Prova a cercare il tuo nell'amore del ragazzo che hai accanto (sono malata ma non stupida, ho capito che sei innamorata!). Noi ci rivedremo quando arriverà il vostro momento. Il mio saluto non è un addio, ma un arrivederci quindi. Tienimi sempre nel tuo cuore e io farò di tutto per aiutarti ogni volta che ne avrai bisogno. Ma ti prego, VIVI, fallo per me.
Con eterno amore
La tua mamma Elizabeth

Una lacrima cade sul foglio bagnandolo.
È la prima di un lungo fiume.
Mi sento stringere per le spalle.
Non mi ero accorta che fosse entrato qualcuno nella stanza.
È mio padre.
Mi aggrappo a lui disperata.
"Le avevo promesso che non avrei pianto " sussurro mentre il mio corpo viene scosso dai singhiozzi "e invece..."
"Meglio così, tira fuori tutto il dolore e la rabbia che hai dentro. Poi starai meglio. Lei non avrebbe voluto vederti neanche soffrire così tanto. Piangi, non aver paura. Usciremo fuori dal buio. Ci vorrà un po' ma ce la faremo ".
"E tu papà? Come ti senti senza di lei?".
"Perso. Per fortuna mi ha lasciato la cosa più bella che si può desiderare nella vita: due figli come voi. Ora vivrò solo per voi".
Lo abbraccio forte. Si, ho sempre lui da poter abbracciare e la mamma nel cuore con cui parlare. Forse, con il tempo, riuscirò non a dimenticare, perché un dolore così è impossibile da dimenticare, ma a rassegnarmi.

Come tutti i giorni mi avvicino alla finestra della mia camera, scosto le tende e mi siedo per terra al pavimento. Guardo verso il cielo e osservo le strane forme delle nuvole. Sorrido, una ha la forma di un angelo.
'Ciao mamma' mormoro tra le labbra.
Poi il mio sguardo come spinto da una calamita scende giù verso il giardino e lo vede. Lui è lì, seduto sul muretto di cinta con una sigaretta in bocca. Tira fuori il fumo e guarda verso di me.
I nostri sguardi si incrociano e dalla mia bocca esce un lieve sorriso.
Lui continua a fissarmi ininterrottamente fino a quando, alzandosi di scatto e buttando la cicca a terra, lo vedo andare via.

THOMAS' POV

Sono seduto su questo muretto da due ore e oggi ancora non riesco a vederla.
È la quindicesima sigaretta che mi fumo.
Non ho mai fumato così tanto in vita mia.
Non so cosa fare.
Forse non verrò più.
Se vorrà un giorno sarà lei a venirmi a cercare.
Che schifo però è la vita!
Quando pensi che tutto stia andando finalmente per il verso giusto, lei ti cambia direzione.
Sono incazzato, incazzato nero.
Dò un altro tiro alla sigaretta e il mio sguardo va alla finestra.
È lì,come ogni santo giorno, seduta per terra con le braccia che stringono le sue gambe nude e la testa rivolta verso........me.
Trattengo il respiro per l'emozione che provo vedendo i suoi occhi posati su di me.
I nostri sguardi si incrociano.
Lei dopo tanto  finalmente mi ha visto e mi sta sorridendo.
Un sorriso lieve, ma pur sempre un sorriso.
Non ci posso credere, penso chiudendo gli occhi, sorride!
Butto a terra la cicca e vado via.
Non per sempre.
Ora so cosa devo fare.
Sicuramente non mollerò.

• • •
🌸
Ditelo che l'avevate dimenticata anche voi la lettera!
Nessuno ha fatto un commento chiedendo di essa.
Questo è un sogno fatto veramente.
Amo questo capitolo perché segna la rinascita di Jessica grazie alla madre.
Le mamme sono uniche!
Votate e mi raccomando: commentateeeeeeeeee
Buona domenica
•Ylenia•
Per maggiori informazioni sulla storia
•Pagina Instagram della storia: yleniamarini_books.wattpad
•il mio Instagram personale:
ylenia.marini

Oltre il buio (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora